Swamp Thing, la nuova miniserie della Cosa della Palude [Recensione]

Pubblicato il 1 Marzo 2017 alle 10:00

Len Wein riprende una delle sue più importanti creazioni: Swamp Thing! Non perdete questa splendida miniserie dai toni mistico/esoterici, illustrata dal bravissimo Kelley Jones! Alec Holland recupera la sua umanità ma la sua vita si trasformerà in un incubo!

Len Wein è un autore fondamentale dei comics americani e l’importanza delle sue creazioni è indiscutibile. E’ stato lui a ideare Wolverine, tanto per fare un esempio, e nell’ambito DC si rese responsabile della nascita di Swamp Thing, la mostruosa Cosa della Palude. Coadiuvato dal disegnatore Bernie Wrightson, scrisse storie horror dai toni poetici, contrassegnate da atmosfere angoscianti, ancora oggi considerate classici del fumetto a stelle e strisce.

Tuttavia, Swamp Thing è per molti quello di Alan Moore che nella sua seminale run degli anni ottanta rinnovò il personaggio e anticipò la Vertigo (e va specificato che la testata del mostro fu una delle più rappresentative di quella divisione editoriale).

In ambito New52 Swampy è stato poi protagonista di una serie di buona fattura e, considerando la sua natura di avatar del verde, è apparso spesso in altri mensili.

Lion propone una recente miniserie che vede il ritorno di Wein al character che lo rese celebre. Ovviamente ha tenuto conto della sua evoluzione e la trama include sia gli elementi classici sia quelli introdotti da Moore.

I testi sono profondi e intensi, piuttosto lirici, e rievocano lo stile glorioso dei seventies; ma non sembrano datati e, anzi, risultano appropriati per la vicenda tenebrosa concepita dall’autore.

Swamp Thing, quindi, continua ad agire nelle paludi della Lousiana e sogna di tornare a essere Alec Holland. Si imbatte in una coppia che chiede il suo intervento.

Il loro figlio, infatti, è finito in un college in cui si pratica l’occultismo e ha fatto una brutta fine, divenendo una specie di zombi dedito agli omicidi. Swamp Thing decide di aiutarli ma le cose non sono come sembrano. Tuttavia, lo scontro tra la creatura e il ragazzo è il pretesto che serve a Wein per delineare una story-line molto più intricata.

E lo fa utilizzando Matt Cable, una vecchia conoscenza dei fan di Swampy. L’uomo afferma di voler aiutare la Cosa della Palude a ritrovare l’umanità perduta. E’ ciò che in effetti avviene e presto Alec Holland è di nuovo in circolazione.

C’è però un altro Swamp Thing e la vita di Alec si trasforma in un incubo agghiacciante poiché presto scopre di essere finito in un complotto ordito da uno dei suoi più temibili avversari. Wein gioca con il lato mistico/esoterico del DCU, facendo apparire lo Straniero Fantasma, Shade, Zatanna, lo Spettro, Deadman e Demon. In pratica, rende omaggio ai concetti che hanno fatto la fortuna della Vertigo nel corso degli ultimi vent’anni.

Si concentra altresì su situazioni terrificanti e visionarie e si diverte a citare Moore. Quando, per esempio, il nuovo Swamp Thing si fa riprendere da una troupe televisiva minacciando il mondo, non si può non pensare a un’analoga, storica sequenza con l’Uomo Floronico descritta dal Magus. La miniserie, quindi, è un piacevole e riuscito mix di classico e contemporaneo, valorizzato da testi e dialoghi di alto livello.

E sono di alto livello pure gli spettacolari disegni del bravissimo Kelley Jones, penciler noto per le sue tavole oscure, quasi gotiche, impreziosite da giochi d’ombra suggestivi. Vale anche per questa miniserie. Jones caratterizza ogni personaggio in maniera efficace: Swamp Thing è imponente e minaccioso; lo Straniero Fantasma è intimidente; Zatanna è piacevolmente sexy; Deadman è scheletrico e così via.

Inoltre, Jones rappresenta l’oscurità della palude, le desolate ambientazioni notturne della città di Houma e le pazzesche dimensioni oltremondane in cui finisce Swampy con un’eleganza e una raffinatezza encomiabili. Le matite sono valorizzate dai colori psichedelici di Michelle Madsen, ulteriore punto di forza della miniserie.

Insomma, se cercate un ottimo horror e una storia incentrata su un personaggio imprescindibile del fumetto americano, firmata da due autori di tutto rispetto, Swamp Thing è quello che fa per voi. Da non perdere.

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