La Crociata di Jean Dufaux e Philippe Xavier – Recensione Panini Comics

Pubblicato il 18 Giugno 2013 alle 11:00

Inizia una saga di area bd imperniata sulle Crociate! Ma non avete mai visto una Guerra Santa del genere, narrata dal visionario Jean Dufaux e illustrata dal certosino Philippe Xavier! Non perdete questa nuova intrigante proposta targata Panini Comics!

La Crociata vol. 1 – Il Simoun Dja

Autori: Jean Dufaux (testi), Philippe Xavier (disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Genere: Fantasy

Provenienza: Francia

Prezzo: € 16,00, 19,5 x 26, pp. 112, col.

Data di pubblicazione: marzo 2013

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Negli ultimi anni si è spesso parlato, a mio parere in maniera insensata, di guerra di civiltà e tanti irresponsabili non hanno fatto altro che enfatizzare ed esasperare una presunta conflittualità esistente tra il mondo occidentale e quello islamico.

Alcuni sono andati oltre rievocando l’oscuro periodo delle Crociate che secondo me costituisce una delle pagine più vergognose della storia umana, prova dell’arroganza europea e della sua deplorevole ansia di imporre a culture diverse la propria visione delle cose. Si tratta comunque di un parere personale e non sarò certo io a sostenere che il mio assunto abbia la valenza di una verità oggettiva.

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Tuttavia, un fumetto intitolato Croisade e che fa delle Crociate la tematica fondamentale di primo acchito non mi entusiasmava. Ma leggendolo mi sono ricreduto e non solo perché la fenomenale saga ideata dall’esperto Jean Dufaux che in questi mesi forse alcuni hanno imparato ad apprezzare per il suo Giacomo C. è di grande qualità ma anche perché l’autore non glorifica l’istinto guerrafondaio della civiltà cristiana, dimostrando di avere un punto di vista critico. Inoltre, malgrado l’autore si concentri sulla Terza Crociata, Croisade non è da considerare un fumetto storico essendo non privo di elementi visionari e immaginativi di genere fantasy.

La storia inizia con gli eserciti cristiani che decidono di conquistare Gerusalemme caduta nelle mani del sultano Ab’dul Razim. Non mancano soldati, sovrani, principi, personaggi realmente esisti, sultani, sacerdoti cristiani e così via e abbondano momenti di azione e violenza con battaglie, decapitazioni e uccisioni efferate. Inoltre la story-line ha una fitta serie di intrighi che coinvolgono i character, narrati con uno stile che ricorda quello dei romanzi di Walter Scott e con testi dai toni ieratici, aulici e shakespereani. E ci sono dettagli immaginifici legati a una misteriosa entità, il Simoun Dja, una specie di demone che condiziona l’esistenza degli uomini.

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E dal momento che la vicenda si svolge nel Medioevo la figura del diavolo è onnipresente. Non appare mai ma è implicita nei dialoghi, nei sogni e nelle ossessioni dei protagonisti e persino nel corpo di una donna che suscita pensieri peccaminosi. Il sesso e la carne sono importanti tematiche dell’opera e lo stesso vale per l’ambizione e il desiderio di dominio. Con il pretesto quindi di un fantasy a sfondo storico, Dufaux analizza la contrapposizione di società diametralmente opposte, denunciando al contempo l’istinto aggressivo del potere politico e religioso (e ciò vale per i cristiani quanto per i musulmani).

Se i testi e la sceneggiatura sono di grande livello, i disegni sono ottimi e non potrebbe essere diversamente dal momento che la parte grafica è appannaggio di Philippe Xavier. Il suo stile è in linea con gli esiti creativi di area bd ma ci sono influssi dei comic-book statunitensi fantasy e supereroici. D’altronde bisogna ricordare che Xavier ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, lavorando per case editrici come la Marvel e la Caliber e non è trascurabile l’apporto da lui dato alla storica rivista Heavy Metal.

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Xavier caratterizza in maniera eccelsa i personaggi. Gli uomini evocano eroismo, forza fisica, emozioni intense e sovente negative; le donne sono sexy e valorizzate da sensualità innegabile (basti ammirare le pagine riguardanti una stupenda principessa cristiana che sotto gli effetti di una droga si trasforma in un irresistibile esemplare di lascivia) e il penciler rappresenta con dovizia di particolari i vasti paesaggi della Terra Santa, i palazzi dei sultani, i sotterranei, le cupe prigioni e i campi di battaglia insanguinati con perizia.

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Sono apprezzabili, in particolare, le sequenze di battaglia abbellite da piacevole fluidità e senso del movimento e le vignette che occupano due/tre tavole, di derivazione USA e indiscutibile impatto visivo. Complotti, morti efferate, colpi di scena, demoni, passioni sfrenate: tutto ciò è Croisade, una delle migliori proposte degli ultimi tempi. Da provare.


Voto: 8

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