Recensione Nebbia sul ponte di Tolbiac – Delitto al Luna Park – Rizzoli

Autori: Léo Malet (testi), Jacques Tardi (disegni)
Casa Editrice: Rizzoli
Provenienza: Francia
Prezzo: € 18,50

Letteratura e fumetto si sono a volte uniti, spesso con esiti interessanti. Altre volte, invece, tali connubi si sono rivelati fallimentari. Ma non è certamente il caso di Nebbia Sul Ponte di Tolbiac – Delitto Al Luna Park, recentemente proposto da Rizzoli. Però, considerando il livello degli autori coinvolti, non c’è da stupirsi: i testi sono, infatti, di Léo Malet, uno dei compianti padri del poliziesco francese e maestro del noir. E i disegni di un altro grande, quel Jacques Tardi che è un mito indiscusso del fumetto BD.

Malet è prevalentemente conosciuto per aver inventato il mitico investigatore privato Nestor Burma in una serie di romanzi di grande successo. Cinico e disincantato come e più di un eroe di Raymond Chandler (con un pizzico di pessimismo esistenzialista assente negli eroi dell’hard boiled americano), Nestor Burma è coinvolto in casi criminosi in una Parigi tenebrosa e suggestiva.

Tra le storie più celebri e amate di Nestor Burma, ‘Nebbia Sul Ponte di Tolbiac’, in particolare, colpì l’immaginario e la sensibilità dei lettori, e lo stesso dicasi per la non meno famosa ‘Delitto Al Luna Park’; e sono proprio tali opere ad essere state adattate per il fumetto (tuttavia, dobbiamo anche considerare ‘120, Rue De La Gare’, pubblicata in un altro libro, sempre da Rizzoli).

Come scrive lo stesso Malet nell’introduzione, un giorno lo scrittore vide, per caso, in una libreria, un volume a fumetti illustrato da Tardi. Pur non amando il medium fumetto, rimase favorevolmente colpito dallo stile del disegnatore e in seguito decise di collaborare con lui, creando, appunto, versioni a fumetti di alcune storie con Nestor Burma.

L’incipit del primo episodio è da brivido: ‘Parigi di notte. Un uomo si aggira sul ponte di Tolbiac. Nel suo sguardo, la follia’. E subito il lettore è rapito da una struggente e appassionante vicenda noir che coinvolge non solo il detective Burma, ovviamente, ma anche ex militanti anarchici con molti segreti da nascondere, poliziotti burberi, sbandati che vivono di espedienti e, in modo particolare, Bélita, una splendida zingara che farà perdere la testa a Burma e che è tutt’ora uno dei personaggi di Malet più amati dai suoi estimatori. E naturalmente il misterioso ponte di Tolbiac si rivelerà cruciale per una storia struggente e amara, come vuole la tradizione della narrativa noir.

‘Delitto al Luna Park’ non è da meno. Inizia, appunto, con un crimine compiuto nell’atmosfera festosa di un luna park e Burma, anche stavolta, dovrà affrontare bande di teppisti, uomini apparentemente irreprensibili, ragazze tormentate e splendide brune decisamente infide. Malet, con i suoi testi che sono, in realtà, letteratura di altissimo livello, descrive sapientemente la corruzione dell’animo umano, con malinconia e, nello stesso tempo, doloroso disincanto.

E se i testi di Malet sono letteratura, i disegni di Jacques Tardi sono arte allo stato puro. Tardi è bravissimo quando delinea i volti, le espressioni, gli sguardi dei personaggi coinvolti; ed è eccezionale anche quando raffigura la Parigi notturna, le sue ombre, i suoi vicoli squallidi, i bassifondi, i locali fumosi e le architetture della città.

In poche parole, questo è un volume di elevatissimo livello, che non può mancare nella libreria degli amanti del noir e di quelli del fumetto, non solo francese. Si tratta di uno dei pochi, veri, autentici capolavori che ho avuto modo di leggere quest’anno. Da provare.

VOTO 9