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Principessa Mononoke torna al cinema in una nuova versione restaurata e con un nuovo doppiaggio

Eleonora Masala 06/12/2025

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Per chi segue e ama lo Studio Ghibli, il 2026 parte con una notizia che mette subito il sorriso: La Principessa Mononoke sta per tornare al cinema. Dal 4 al 10 giugno 2026 potremo rivedere il film in una versione restaurata in 4K e con un nuovo doppiaggio italiano. A riportarlo in sala sarà Lucky Red, che negli ultimi mesi sta rimettendo mano a diversi classici Ghibli e riportandoli sul grande schermo come meritano.

È un’occasione bellissima, soprattutto per chi non ha mai potuto vivere Mononoke al cinema. Il film arrivò in Giappone nel 1997 e da noi l’anno dopo, lasciando subito il segno grazie alla sua atmosfera unica, ai temi fortissimi e alla cura visiva che ancora oggi stupisce. Vederlo ora con un restauro così accurato permette di gustarsi tanti dettagli dell’animazione che, su uno schermo più piccolo, spesso sfuggono.

La versione restaurata in 4K promette di esaltare ancora di più la ricchezza visiva del film: i colori delle foreste, la fluidità delle scene d’azione, le texture dei personaggi e degli spiriti della natura. A questo si aggiunge il nuovo doppiaggio italiano, un elemento che sta già attirando molta curiosità. Non si tratta infatti di piccoli ritocchi, ma di una vera e propria rielaborazione pensata per avvicinare ancora di più la resa vocale alle intenzioni originali dell’opera.

Il ritorno di Principessa Mononoke al cinema rientra in un progetto più ampio annunciato da Lucky Red, che nel corso del 2026 porterà sul grande schermo altri titoli dello Studio Ghibli restaurati e accompagnati da iniziative dedicate ai fan. Un modo per celebrare un patrimonio culturale che continua a emozionare generazioni di spettatori.

Per chi ha amato il film sin dal primo giorno e per chi lo scoprirà per la prima volta, il prossimo giugno sarà l’occasione perfetta per immergersi di nuovo, o per la prima volta, nel mondo di Ashitaka, San e della lotta tra uomo e natura raccontata da Miyazaki con un’intensità che non ha perso nulla negli anni.

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