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Dragon Ball GT è il suo “illuminante” finale ispirato a “Il Viaggio in Occidente”

Nicola Gargiulo 19/11/2022

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Dragon Ball si ispira al classico della letteratura cinese “Il Viaggio in Occidente”, una storia immensa da cui Toriyama ha tratto molto delle sue storie e delle sue saghe all’interno delle avventure di Goku e compagnia.

Negli ultimi mesi avete visto il ritorno sui social e non di Dragon Ball GT e questo dibattito, insieme a tante altre cose, ha portato anche al finale della serie tanto discussa, mostrando alcuni dettagli e analogie forse sfuggite durante le prime visione del “sequel” di Dragon Ball Z.

Oltre alle trasformazioni, la qualità, la canonicità e via discorrendo, oggi tramite un Tweet di Jordan Lee, discutiamo appunto di alcune similitudini tra Son Wu Kong e Goku appunto, andando ad analizzare quel finale tanto amato e infinitamente onirico che ancora oggi è simbolo indiscusso dei manga e degli anime.

Il Tweet che potete visionare in calce recita questa: “Son Wu Kong trasforma un drago nel cavallo che il suo maestro ha usato durante il suo viaggio verso l’illuminazione. Il cavallo e Wu Kong compiono questa arduo viaggio attraversando e superando diverse prove, per l’esattezza sette, raggiungendo successivamente l’immortalità”.

Dragon Ball GT è il suo “illuminante” finale ispirato a “Il Viaggio in Occidente”

Il Tweet fa il paragone con il finale di Dragon Ball GT quando Goku fa questo viaggio sulla groppa di un drago, con accanto le Sette Sfere del Drago, simbolo rilevante anche per Son Wu Kong. Se leggete attentamente la traduzione del Tweet vi accorgerete sicuramente della bellissima analogia, specie se date un’occhiata alla clip in basso.

Goku si appoggia dolcemente al drago mentre vola verso l’illuminazione, l’immortalità. Sette sfere ruotano intorno al protagonista, che adagio si unisce egregiamente al potere delle sfere, ottenute tramite ardue prove affrontare nel corso della sua vita, proprio come il personaggio centrale de “Il Viaggio in Occidente”.

Arriva il momento di riposarsi, di raccogliere quanto fatto in vita da mortale, trascendendo in una nuova forma immortale, raggiunta successivamente ad ardue prove. Il cuore puro di Goku merita di essere lì, merita di essere lontano da tutti in una forma diversa da loro.

Un bellissimo e dolce messaggio di Akira Toriyama, che nel 1997 non salutava solamente Goku ma anche il suo pubblico che in un certo qual modo aveva affrontato quelle battaglie insieme ai protagonisti della serie.

Fonte Twitter

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