News Anime

Dorohedoro: il mangaka parla della seconda stagione dell’anime

Marco Strignano 13/01/2024

article-post

Dorohedoro è pronto a tornare con la seconda stagione dell’anime. Sono passati quattro anni da quando il protagonista con la testa da rettile in cerca di vendetta in un mondo di magia e mistero, ha debuttato per la prima volta sul piccolo schermo. E dopo l’annuncio della seconda stagione, il mangaka, Q Hayashida, ha colto l’occasione per condividere i propri pensieri sul ritorno dell’anime.

Dorohedoro ha debuttato per la prima volta nel 2000 e la sua serializzazione è durata diciotto anni prima di concludersi. La prima stagione dell’anime è stata realizzata dallo Studio MAPPA. Parliamo di uno degli studi di animazione più famosi degli ultimi anni, in quanto ha lavorato a titoli come Jujutsu Kaisen, l’Attacco dei Giganti e Chainsaw Man. Nonostante abbia lavorato alla prima stagione, al momento non è ancora confermato il ritorno di MAPPA per la seconda stagione, quindi non ci è dato sapere quale sarà lo studio di animazione che prenderà le redini del ritorno di “The Hole”.

Q Hayashida non si è limitato a ringraziare i fan, ma ha rivelato che la produzione della seconda stagione è in lavorazione da un bel po’ di tempo. “Non sono mai stato così felice di avere un prosieguo dell’anime di Dorohedoro! Io vorrei ringraziare tutti coloro che sono coinvolti in questo progetto. La produzione è in corso ormai da un po’ di tempo e non vedevo l’ora di guardarla“.

Gli eventi di Dorohedoro ruotano attorno al protagonista principale Cayman, un uomo dalla testa di alligatore, ridotto in questo stato da dei misteriosi stregoni provenienti da un’altra dimensione, a cui solo loro hanno accesso. Essi girano per la città di Hole lasciandosi dietro morti e deformati, praticando la loro magia nera sulla gente. Ma Cayman, immune alle loro arti e supportato dalla lottatrice e cuoca Nikaido, dà loro la caccia, consapevole che l’unico modo per tornare normale è trovare lo stregone che l’ha trasformato. Le atmosfere macabre e grottesche, l’eccesso di violenza e di scene puramente splatter sono bilanciati dall’inserimento di personaggi assurdi e da un umorismo nero a tratti demenziale.

Fonte – Comicbook

Potrebbe interessarti anche