Iron Man 3: La recensione ( secondo parere )

Pubblicato il 2 Maggio 2013 alle 18:00

Inizia la Fase Due dell’universo Marvel cinematografico, dopo il clamoroso successo di The Avengers ! Ovviamente tocca al brillante Tony Stark aprire le danze, con un terzo capitolo un po’ fuori dall’ordinario, in cui potrà sfruttare solo le sue capacità per sconfiggere il Mandarino e l’A.I.M. di Aldrich Killian !

iron-man-3-tony-stark-and-pepper-potts-posterIron Man 3

Genere: Action – Fantascienza – Thriller

Regia: Shane Black

Interpreti: Robert Downey Jr., Ben Kingsley, Guy Pearce, Gwyneth Paltrow, Rebecca Hall, Don Cheadle

Provenienza: USA

Durata: 130 min.

Casa di produzione: Marvel Studios, Paramount Pictures, Noble Media, Outlaw Sinema

Distribuzione (Italia): The Walt Disney Company Italia

Data di uscita: 24 aprile 2013 (Italia), 3 maggio 2013 (USA)

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La grande battaglia per la salvezza della Terra che abbiamo ammirato in The Avengers ha lasciato strascichi pesanti persino su un brillante e apparentemente imperturbabile eroe come Tony Stark/Iron Man. Visto che i suoi problemi con l’alcol non sono stati particolarmente approfonditi nella sua saga cinematografica, in questo terzo capitolo dedicato al Vendicatore corazzato passiamo direttamente agli attacchi di panico: un disturbo che mai avremmo immaginato potesse riguardare un supereroe, specie se molto ricco e geniale come il nostro Stark… ma si sa che i supereroi di oggi non sono più perfetti e infallibili come quelli di una volta, anzi, spesso sono ancora più tormentati e problematici di noi ( da qui la famosa definizione “supereroi con superproblemi” ).

Iron Man 3  foto film (7)

Del resto, il vero eroe viene fuori proprio nei momenti di difficoltà, quando tutto sembra perduto e nonostante questo riesce a trovare la forza e la determinazione per andare avanti e riprendere in mano la situazione. La parabola dell’eroe caduto, che si trova a toccare il fondo per poi risalire, non è certo una novità per chi conosce un minimo il mondo dei supereroi: basti pensare alla famosa saga Rinascita di Devil, scritta da Frank Miller, o al recente Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan.

Vedere un simbolo del bene che perde clamorosamente una battaglia e tutte le sue certezze è qualcosa di profondamente destabilizzante, che provoca sgomento e delusione, ma permette anche di mettere a nudo il personaggio e mostrarlo per ciò che è veramente, con tutte le sue paure e insicurezze, ma anche con il coraggio e la volontà di rinascere come eroe e come persona. Ed è così che tutte le sensazioni negative provate inizialmente vengono di colpo spazzate via, nel momento in cui il bene torna per trionfare sul male, ancora più forte e consapevole di prima.

Questo è sostanzialmente ciò che accade anche in Iron Man 3, quando un Tony Stark già molto provato dalla sua avventura con gli Avengers sfida apertamente il Mandarino, un terribile terrorista mediorientale responsabile di numerosi attentati in tutto il mondo. Non passerà molto prima che il Mandarino sferri il suo attacco, distruggendo completamente l’abitazione del miliardario e tutte le sue preziose armature. A causa di un’errata programmazione dell’armatura che aveva indosso ( la Mark 42 ), Tony si ritroverà in una sperduta cittadina del Tennessee, solo e senza più nessuno dei suoi “giocattoli”, visto che anche la corazza ne uscirà profondamente danneggiata. Fortuna che laggiù conoscerà un ragazzino di nome Harley, che lo aiuterà ad indagare su dei misteriosi suicidi e su un virus chiamato “Extremis”, prodotto dalla A.I.M. ( Avanzate Idee Meccaniche ) di Aldrich Killian, un uomo con cui Stark si rifiutò di lavorare in passato e che adesso sembra essere collegato in qualche modo agli attentati del Mandarino.

E’ proprio in quest’occasione che Tony dimostrerà il suo valore e il suo coraggio, riuscendo a sbrogliare i nodi di questa matassa con il solo ausilio della sua intelligenza e abilità, senza bisogno di trincerarsi dietro una corazza super-accessoriata. Anche il rapporto che instaura con Harley è genuino e divertente, e soprattutto riesce a non scadere in inutili paternalismi o momenti melensi e strappa lacrime…

IRON MAN 3

Shane Black, sceneggiatore di film cult come Arma letale e alla sua seconda prova da regista dopo Kiss Kiss Bang Bang, tenta di uscire dai soliti schemi e fare qualcosa di più originale, focalizzando l’attenzione maggiormente su Tony Stark piuttosto che su Iron Man, senza per questo far mancare azione e ironia a volontà, come già ci eravamo abituati nei precedenti capitoli.

In questo caso però le armature si riducono quasi a un “feticcio” del protagonista e riescono a passare in secondo piano, se si esclude la grande battaglia finale che però è talmente caotica da non valorizzarle a sufficienza…

Iron Man 3. Storybook Iron Man noir

E’ quasi scontato dire, quindi, che tutto il film si regge sulle spalle dell’istrionico Robert Downey Jr., il quale riesce perfettamente a calibrare momenti drammatici ad altri decisamente spassosi. Quando è in coppia con l’amico James Rhodes, interpretato da Don Cheadle come nel precedente capitolo, sembra in effetti di rivedere Gibson e Glover in Arma Letale, e mi riferisco ovviamente ai momenti in cui Rhodes non indossa la sua armatura di Iron Patriot, infilata piuttosto a forza in questa pellicola in sostituzione a quella di War Machine.

IRON MAN 3

Per i fan di Testa di Ferro la delusione più grande sarà sicuramente il Mandarino di Ben Kingsley, sfruttato veramente poco e con risvolti nella trama che li lascerà quantomeno interdetti, ed è una delle ragioni principali per cui possiamo considerare “fuori dagli schemi” questo film, che si concede molte libertà rispetto al fumetto… Decisamente più convincente il ruolo di Guy Pearce nei panni del subdolo Aldrich Killian, prima viscido e sfigato e poi affascinante e malefico al punto giusto, tanto da non sfigurare affatto di fronte a Downey Jr.

Torna infine la bella e raffinata Gwyneth Paltrow nei panni di Pepper Potts, attuale capo delle Stark Industries e fidanzata di Tony. Anche stavolta il suo personaggio non è particolarmente sviluppato ma avrà una parte interessante e soprattutto inaspettata durante la battaglia finale del film… Come non citare infine il simpatico Jon Favreau, che stavolta si limita a interpretare nuovamente l’ex guardia del corpo di Stark Happy Hogan, dopo aver diretto i precedenti capitoli della saga.

Proprio perché Black ha voluto tentare nuove strade e fare qualcosa di diverso, questo Iron Man 3 ha inevitabilmente spaccato in due il pubblico, tra chi lo considera il migliore dei tre e chi lo stronca senza mezzi termini. Molti fan duri e puri sicuramente storceranno il naso di fronte ad alcune scelte del regista, forse fin troppo ardite e poco convenzionali per un film di supereroi, ma che comunque trovano quasi tutte un senso e una giusta collocazione all’interno della pellicola.

Penso quindi che sia giusto premiare l’originalità di Black e il suo tentativo di andare oltre le solite “super-scazzottate”, senza per questo negare la presenza di lacune nella sceneggiatura ed elementi che si sarebbero potuti sviluppare di più.


Voto: 6/7

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