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L’Attacco dei Giganti: perché il finale dell’anime è migliore del manga

Marco Strignano 22/11/2023

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L’anime de L’Attacco dei Giganti sì è definitivamente concluso qualche giorno fa. Naturalmente, questo ha suscitato molti confronti tra i fan, molti dei quali hanno iniziato a paragonare la fine dell’anime a quella del manga. E la maggior parte conviene sul fatto che il finale dell’anime sia migliore di quello del manga.

Molti ricorderanno sicuramente il polverone di critiche che aveva alzato il finale del manga. Infatti aveva lasciato molti lettori insoddisfatti sullo sviluppo degli eventi. Naturalmente, non è detto che tutte le storie abbiano un lieto fine e L’Attacco dei Giganti ha abituato i fan a questo. Fin dal primo capitolo e dal primo episodio dell’anime, l’umanità ha subito sconfitte su sconfitte. Questa atmosfera di angoscia e nessun scampo è ben dettagliata sia nell’anime che nel manga, ma i fan de L’Attacco dei Giganti credono che l’anime abbia costruito un finale migliore.

Per prima cosa, l’anime ha dato al finale un ritmo che il manga non avrebbe mai potuto replicare. Quindi il ritmo è stato un vantaggio, ma, cosa ancora più importante, l’anime ha aggiunto contenuti. Ad esempio, la conversazione tra Armin ed Eren è più estesa nell’anime. Si possono anche vedere più emozioni da parte di Armin in questa fase, quindi l’anime sottolinea i piani abominevoli di Eren meglio rispetto al manga.

Tuttavia, la parte più impressionante del finale dell’anime arriva con il suo epilogo. Molti fan hanno criticato il manga per aver reso inutili le scelte di Eren. Questo perché sembrava che Paradis si stesse preparando per la guerra non molto tempo dopo la morte del protagonista. Questo, tuttavia, non è il caso dell’anime. Grazie alle scene post-credits si riesce a capire che Paradis esiste come nazione per tantissimi anni dopo la morte di Eren. Questa conferma che Eren sia riuscito a portare la pace come sperava, ma ovviamente non poteva durare per sempre. Man mano che l’umanità dimentica la sua storia, è condannata a ripetere gli stessi errori.

Le animazioni sono maggiori e meglio realizzate, e l’epilogo dell’anime è più sfumato e meno netto. Non si vede solo la morte del protagonista, ma MAPPA ha dato continuità alle vite di Armin e Mikasa, che non si sono mai dimenticati del loro amico nonostante siano passati tanti anni.

Fonte – Comicbook

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