One Piece 1083: i 3 obiettivi di Sabo per cambiare il mondo

Pubblicato il 20 Maggio 2023 alle 10:00

One Piece sta portando più in alto il livello della saga finale del manga. Allo stesso tempo Eiichiro Oda sta portando alla luce tutte le ombre che hanno da sempre avvolto il suo manga. Uno degli argomenti più caldi è la verità circa tutto quello che è accaduto durante il Reverie.

In base a quello che Oda ha rivelato negli ultimi capitoli, è chiaro che l’Armata Rivoluzionaria comandata da Dragon sia entrata in azione in modo determinato. Ma questo evento ha portato con sé una scia di grande confusione legata alla morte del Re di Alabasta, Cobra. Da quel momento in poi, Sabo è stato accusato di omicidio nei suoi confronti e osannato da tutti in quanto si era sbarazzato di un sostenitore del Governo. Chiaramente da un lato Sabo non ha fatto nulla del genere e dall’altro Cobra era un Re amato da tutti.

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Ma il capitolo 1083 di One Piece ha visto Sabo approfondire bene quello che era successo durante il Reverie. Ricordiamo che nel presente articolo seguiranno alcune anticipazioni, quindi consigliamo a coloro che non vogliono scoprire anzitempo gli sviluppi del manga di proseguire oltre.

L’obiettivo dell’Armata Rivoluzionaria è di rovesciare il Governo Mondiale e con questo anche i Draghi Celesti. Per questo Sabo prende parte al Reverie insieme agli altri comandanti Karasu, Morley e Lindebergh. Il capitolo 1083 comincia proprio con Sabo che siede con Dragon e Ivankov, ai quali comincia a spiegare i tre obiettivi che ha portato a termine per cambiare il mondo.

Il primo obiettivo consisteva nel dichiarare guerra ai draghi celesti, distruggendo il loro simbolo. Il secondo invece era quello di liberare quanti più schiavi possibile e salvare Kuma. Il terzo obiettivo da portare a termine era di introdursi nel dominio degli dei e distruggere tutte le scorte di cibo.

Questo ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, al punto che l’influenza dell’Armata Rivoluzionaria in 12 nazioni, ha portato i popoli a scatenare rivolte. Otto di queste sono anche riuscite. Si scopre che questa era stata chiamata “la rivolta delle otto nazioni“, ma una di queste risulta completamente scomparsa. Stiamo parlando del Regno di Lulusia.

Dopo questa tragedia, le altre sette nazioni hanno smesso di pagare i tributi celesti al governo e di esportare le loro risorse, ossia cibo e denaro. I rivoluzionari, attaccando il convoglio merci del Governo affinché non arrivi a Marijoa, stanno indebolendo il nemico.

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