Lupin Zero: come si presenta la miniserie dedicata alla gioventù del ladro gentiluomo?

Una miniserie davvero interessante

Pubblicato il 23 Gennaio 2023 alle 09:00

Lupin Zero è stato pubblicato il 18 gennaio sulla piattaforma streaming Prime Video, donando la possibilità anche al pubblico italiano di ammirare le avventure giovanili di uno dei personaggi anime più noto di sempre. Anime Factory ha gestito il tutto, e noi oggi siamo qui per parlarvi di questa piccola chicca davvero intrigante e interessante.

Le sei puntate in cui si concentrano queste avventure dedicate alla gioventù del ladro gentiluomo sono davvero dei piccoli capolavori, a partire dalla ricostruzione in chiave “vintage” del prodotto da parte di TMS Entertainment, che grazie a una direzione superba Daisuke Sako creano davvero una serie singolare.

Ichiro Okouchi si è occupato della sceneggiatura, a sua volta basata sul character design di Asami Taguchi, che aveva curato la quarta serie Lupin III – L’avventura italiana. Insomma gli addetti ai lavori di questa miniserie non sono i primi arrivati e conoscono benissimo il mondo di Lupin.

Una miniserie dal valore artistico davvero alto – Lupin Zero: come si presenta la miniserie dedicata alla gioventù del ladro gentiluomo?

Questa piccola perla si ambienta nei bassifondi di Tokyo degli anni sessanta, un periodo importante e incisivo per la gioventù di Lupin e anche Jigen, anch’esso al centro di queste bizzarre vicende che contraddistinguono la mini avventura.

Oltre questo all’interno del roster dei personaggi troviamo anche Lupin I e Lupin II, rispettivamente il nonno e il papà del noto protagonista della serie, in questo caso ancora in un periodo di “formazione” per quanto riguarda la “nobile arte” dei suoi colpi.

Quindi in Lupin Zero conosceremo non solo il passato e la gioventù di Lupin III, ma avremo modo di approfondire i due personaggi appena citati, che in un modo o nell’altro hanno “forgiato” il ragazzo. In sintesi abbiamo uno script interessante, che tramite dialoghi incisivi e a volte grezzi e diretti conducono una qualità artistica davvero superba.

Oltre la buona scrittura e la regia ottima, troviamo come già accennato il valore delle animazioni e dei disegni, ispirati alle tinte vintage meravigliose degli anime degli anni settanta e ottanta, anni importanti per il franchise di Lupin.

La serie dona al pubblico un comparto tecnico davvero eccelso

Lupin Zero è una serie per i vecchi fan della saga, su questo non ci piove, ma senza ombra di dubbio l’obiettivo della produzione abbraccia anche la possibilità di “trascinare” nel franchise anche il pubblico poco avvezzo al personaggio, usando questo spin-off come trampolino di lancio.

Prime Video offre un catalogo davvero immenso per quanto riguarda Lupin III, e tra contenuti presenti nell’abbonamento principale e quelli presenti su ANiME GENERATION la scelta è davvero vasta.

I disegni ricalcano e respirano quello stile “vintage” tipico delle vecchie avventure del noto ladro, e regalano al pubblico una fotografia meravigliosa che si amalgama alla perfezione con la regia e le sequenze action tipiche della serie creata dal mangaka “Monkey Punch”.

I bassifondi di Tokyo brillano di una luce sporca ma comunque magica allo stesso tempo, specie se ci si sofferma su ogni frame di queste bellissime puntate che immolano il pubblico verso il passato che hanno reso grande Lupin III. A livello tecnico tutto si fonde perfettamente e i colori profondi soffusi di ogni scena la fanno da padrone.

La cura nei dettagli è veramente incredibile e fin dalla sigla notiamo una qualità davvero eccelsa del tutto. Come accennato il comparto sonoro e musicale è molto valido e dopo la visione di Lupin Zero molto probabilmente la playlist in questione entrerà di prepotenza nei vostri ascolti quotidiani.

Conclusione Lupin Zero, la serie spin-off sulla gioventù del ladro più famoso degli anime e i manga

La serie è breve, questo era acclarato, ma allo stesso tempo riesce comunque a diluire alla perfezione il racconto, grazie a un connubio perfetto di regia, musiche, dialoghi e via discorrendo. Gli episodi non sono mai noioso e fin dalle prime battute entrano nel vivo dell’azione, offrendo al pubblico un prodotto “vintage” amante dei ritmi moderni.

Sì, perché nonostante le animazioni e il cuore pulsante della serie si rifaccia al volto originale di Lupin III, allo stesso tempo riesce comunque a donare e confezionare una serie fresca e moderna dal ritmo incalzante e mai banale, raccogliendo un’eredità incredibile volta a spulciare il passato del ladro più famoso di sempre.

 

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