Captain Tsubasa: tra anime e realtà

Pubblicato il 20 Agosto 2020 alle 10:00

Nel 1981 faceva capolino su Shonen Jump Captain Tsubasa. Tsubasa Ozora, un ragazzino delle elementari che avrebbe cambiato per sempre il concetto di spokon nel manga giapponese. Non solo, il manga avrebbe spopolato nel mondo soprattutto grazie alla sua versione animata, conquistando in particolare Italia (con il titolo “Holly e Benji”), Spagna, Francia e America latina.

Forse non lo sapete, ma il personaggio di Tsubasa è in realtà basato su un vero calciatore: il giapponese Musashi Mizushima, ex giocatore del San Paolo tra il 1975 e il 1985.

La storia inizia nel 1975. Quell’anno, la celebre squadra del San Paolo lascia che Musashi Mizushima, un giovane attaccante di 11 anni, si alleni con il club su raccomandazione di Pelé. Purtroppo la sua carriera non fu come quella di Tsubasa, anzi. Ma un giapponese tesserato con una squadra brasiliana era un sogno che si avverava per un paese in cui il calcio professionistico non esisteva.

Avete notato il nome del giocatore? Musashi richiamava anche il celebre samurai Musashi Miyamoto. E chi era stato l’avversario storico di quest’ultimo? Un certo Kojiro Sasaki. Pare proprio che ci sia anche un Kojiro che gioca nel Meiwa e poi nella Toho, no? E le sfide Nankatsu-Meiwa rappresentano la parte più iconica dell’anime.

E ora, dal 27 agosto, potrete rivivere le emozioni del manga con la nuova serie remake Captain Tsubasa disponibile in DVD e Blu-Ray in versione integrale, con scene mai viste in tv, e, finalmente, con nomi per la prima volta fedeli all’originale.

Come tutti gli anime di grande successo, Captain Tsubasa (Holly & Benji) ha spesso superato lo schermo televisivo per spopolare anche nella realtà di tutti i giorni. Questo, come sanno i fan degli anime, accade spesso soprattutto in Giappone, ma nel caso di Captain Tsubasa anche all’estero la sua fama lo ha portato a comparire su vari prodotti, non solo a tema calcistico.

Captain Tsubasa e Adidas: una intesa vincente

Lo sponsor Adidas, legato alla nazionale giapponese da molto tempo, ha spesso presentato prodotti in edizione limitata dedicati al fuoriclasse della Nankatsu:

Il pallone Adidas Pro si ispira ai modelli utilizzati sui campi più importanti del mondo. La grafica è stata creata appositamente dall’autore del manga Yōichi Takahashi. Presenta i nomi dei protagonisti maschili e femminili della celebre serie per comunicare un messaggio di unità e uguaglianza.

E non dimentichiamo gli scarpini, sempre di Adidas, indossati anche dal celebre calciatore polacco Lukas Podolski, che ha giocato fino all’anno scorso nel Vissel Kobe (ora è tornato a giocare in Turchia).

Per rinvigorire il fisico dopo una partita di calcio, niente di meglio dei bagno doccia di Tigotà:

Captain Tsubasa: i calciatori che hanno imitato i tiri dell’anime

Molti giocatori si sono messi alla prova con i celebri tiri del manga, ed in ogni parte del mondo:

La squadra dei Cerezo Osaka mostra Hotaru Yamaguchi e Takahiro Ogihara riprodurre il tiro combinato (Twin Shot) di Tsubasa Ozora (Oliver “Holly” Hutton) e Taro Misaki (Tom Becker)!

Due giocatori dell’FC Tokyo Kosuke Ota e Naohiro Ishikawa sfidano le loro capacità per ripetere nella realtà il “tiro a rasoio” (Kamisori Shot) di Makoto Soda (Ralph Peterson).

Ma anche in Italia gli emuli dei protagonisti di Captain Tsubasa non mancano:

Questa volta sono Iturbe e Gabbiadini a provare una delle tecniche più famose della serie, la catapulta infernale (Skylab Hurricane) dei gemelli Tachibana, Kazuo e Masao (Jason e James Derrick).

Poteva mancare un esponente del calcio brasiliano? Givanildo Vieira de Souza, meglio conosciuto come Hulk, è attualmente un attaccante o ala dello Shanghai SIPG.

Ma quando giocava nello Zenit di San Pietroburgo ha provato a imitare Kojiro Hyuga (Mark Lenders) nel suo “tiro della tigre” (Tiger Shot):

Ma non vogliamo dare i giusti meriti anche ai portieri? Ken Wakashimazu (Ed Warner) ha un imitatore di talento:

Incredibile doppio salvataggio di Ángelo Campos (allora portiere peruviano U20), molto simile a quello del portiere di Meiwa e Toho. Quando la realtà batte la finzione!

Non solo i giocatori sono fan di Tsubasa, ma anche le federazioni!

La Federazione Francese di Calcio (FFF) e Captain Tsubasa avevano stretto una collaborazione l’anno scorso in occasione della partecipazione della squadra francese al UEFA Euro 2020, manifestazione purtroppo rinviata per i noti eventi legati al Covid-19.

Come sappiamo Tsubasa Ozora ha un unico grande sogno: diventare il miglior giocatore della storia e vincere la Coppa del Mondo FIFA. Ma questa volta collabora per gli Europei.

Nell’ambito di questa collaborazione, FFF e VIZ Media Europe offriranno agli appassionati di calcio una collezione di articoli, tra cui disegni esclusivi con gli undici giocatori della squadra francese.

Captain Tsubasa e il Giappone: un legame indissolubile

Ma ovviamente è in Giappone che Tsubasa è conosciuto da tutti, anche da chi non segue il mondo degli anime assiduamente. Del resto Yoichi Takahashi, il suo autore, è originario di Yotsugi, un sobborgo di Tokyo.

Proprio Yotsugi ha deciso di trasformarsi nella città simbolo di Captain Tsubasa.

La Yotsugi Station di Tokyo ha presentato un fantastico omaggio a Captain Tsubasa. L’operatore ferroviario Keisei ha decorato la stazione con giganteschi murales e opere d’arte di personaggi della serie, come Tsubasa Ozora e i suoi compagni di squadra. Per esempio le scale che portano ai cancelletti dei biglietti sono decorate con Tsubasa e Taro, ma la sorpresa più grande è in cima ai gradini, dove c’è un campo da calcio che vi aspetta!

Sempre Yotsugi ha dedicato al manga una serie di statue, sparse per il quartiere e dedicate ai personaggi più amati:

Captain Tsubasa, nonostante gli anni passati dal suo debutto, non stanca ancora i fan e grazie ai remake dell’anime continua a far affezionare e esaltare tutti i patiti del calcio e non solo.

E dal 27 agosto la leggenda continuerà, ne siamo sicuri!

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