madre! di Darren Aronofsky | Recensione Home Video

Pubblicato il 25 Gennaio 2018 alle 20:00

Arriva finalmente in home-video il capolavoro di Darren Aronofsky.

A pochi giorni dal circo dei Razzie Awards (durante i quali è stato nominato per il peggior regista, la peggior attrice e il peggior attore) arriva in Italia l’edizione home video di un film che è già entrato nella storia del cinema mondiale: madre! di Darren Aronofsky.

Divisivo, totalizzante, criptico, surrealista, ambizioso, metaforico, brutale e folle: è tutto questo e anche di più l’horror psicologico scritto e diretto dal regista di The Wrestler Il Teorema del Delirio. Esattamente com’è brutale e folle l’edizione in blu-ray che noi di MangaForever abbiamo potuto provare in anteprima grazie alla Universal: ad accompagnare la grandiosità del film, infatti, l’home video di madre! riserva dei risicatissimi contenuti speciali (appena due extra) e include nella confezione tre cartoline del film (ispirati ad alcuni dei poster internazionali promozionali).

Se da una parte è lecito aspettarsi pochi dietro le quinte e/o interviste che commentino un’opera surrealista – il surrealismo non va mai spiegato, ma decodificato da chi ne è testimone (o vittima nella maggior parte dei casi) – dall’altra tutti quei fan che scelgono di spendere i propri soldi per poter spulciare, oltre al film, i contenuti extra dell’edizione home video potrebbero rimanere un po’ delusi.

Chi si è perso il film al cinema, invece, non può farsi scappare uno dei film più complessi e stratificati mai realizzati: Jennifer Lawrence e Javier Bardem sono una coppia apparentemente felice che vive isolata in una casa di campagna, lontano da tutti e da tutto. Lui è un famoso poeta tormentato dal blocco dello scrittore che spera di trovare l’ispirazione, lei è una donna innamorata che vuole conservare la vita insieme al marito, una donna che vuole ordine, che vuole serenità, che vuole solitudine e pace.

Una sera la quotidianità della coppia viene interrotta dall’arrivo di Ed Harris, un chirurgo in cerca di un posto per pernottare che ha scambiato la grande casa della coppia per un bed and breakfast. Bardem, incuriosito dall’uomo, lo invita a fermarsi fino al mattino successivo: a questo punto il vaso di Pandora viene scoperchiato, il caos entra nell’eden, e le cose precipiteranno tanto lentamente quanto inevitabilmente.

Il 1080p rende al meglio il formato originale pensato da Aronofsky – il film è stato girato in 16 mm e gli effetti realizzati in 35 mm – e ogni fotogramma appare leggermente patinato, come se coperto da una nebbiolina verde e gialla, che acuisce le atmosfere trasognate della vicenda. Ottimo l’audio – soprattutto la traccia in lingua originale in Dolby Atmos – che rende alla perfezione e le voci degli attori e i suoni ambientali (anche se fuori campo, contribuendo a creare disorientamento e ad accrescere la tensione nei momenti incalzanti).

I due extra corrispondono ad un breve dietro le quinte sul trucco e gli effetti speciali usati nel film e il documentario in trenta minuti madre!, la spirale discendente, tanto interessante quanto breve… del resto si potrebbe parlare per ore di questo film, dei suoi argomenti e delle sue allegorie, senza neppure arrivare al succo del discorso.

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