Il Cuore della Città | Recensione

Pubblicato il 1 Agosto 2017 alle 10:00

 Il Cuore della Città è un piccolo gioiello fumettistico. Il viaggio fisico e introspettivo di un giovane all’interno della grande città è  reso emotivamente coinvolgente grazie alle efficaci battute di Francesco Savino ed ai magistrali disegni e colori di Giulio Rincione.

“Mamma, papà, eravate consapevoli quando mi avete messo al mondo di quale prodotto geneticamente incasinato avreste creato? Di quale groviglio di insicurezze avreste amato?” Capita a volte di sentirsi alienati, a maggior ragione se si vive in una grande città, caotica e sempre in movimento, capace di lasciare poco tempo per l’introspezione.

Il Cuore della Città è una webcomic, pubblicata sul sito dell’etichetta Wilder. La storia vede protagonista un giovane, il cui nome risulta anonimo, del quale seguiamo il percorso fisico e psicologico all’interno di una grande città. Il ragazzo vede il grande tessuto urbano come un nemico che lo ha risucchiato, quasi svuotandogli l’ energia vitale.

Così come in una sorta di A Christmas Carol il giovane protagonista si ritrova di fronte ad i fantasmi dei personaggi più stereotipati e tipici della città: l’anziano, la ragazza della discoteca, ecc. In suo soccorso interverranno però “Gli invisibili”, un’amalgama di persone rifiutate dalla città, pronte ad accogliere il giovane che si sente a sua volta rifiutato dal grande tessuto urbano. Sembra di trovarsi all’interno di una sorta di Fight Club, ma la realtà è che anche gli Invisibili hanno qualcosa da nascondere.

Il Cuore della Città è una storia che ci mette a confronto con molte delle nostre paure. Il disagio di vivere in una grande ed alienante metropoli in realtà è solo un aspetto superficiale, che nasconde un malessere più profondo. La città non è altro che una propagazione di quei “demoni interiori”che attanagliano il protagonista.

“Scambiare la sopravvivenza per vita” dice di sé stesso il giovane nel mezzo della sua odissea urbana. Il ragazzo decide una volta per tutte di scavare a fondo in un disagio interiore che la grande città ha solo amplificato.

“Questa città è viva mi hanno detto, quello che non sa è che ora lo sono anch’io”. L’ anonimo protagonista cerca un riscatto, lo vuole fortemente, ma per ottenerlo dovrà entrare nel profondo della grande città, e di sé stesso.

Quando un fumetto colpisce nel segno non servono trame complesse, sovrabbondanza di battute e dialoghi, disegni ipertrofici. Il meccanismo di immedesimazione, la catarsi nel lettore scattano spontaneamente, senza troppi artifici tecnici e stilistici. E Il Cuore della Città centra il bersaglio.

Ai testi c’è Francesco Savino, autore di Vivi e Vegeta, la webserie realizzata assieme a Stefano Simeone, premiata qualche tempo fa ai Micheluzzi. La scrittura di Savino è fatta per lo più di monologhi introspettivi veramente efficaci, spontanei, e che fanno scorrere bene la storia. Non c’è una battuta sprecata o mal calibrata.

Ai colori, disegni e lettering c’è Giulio Rincione, l’autore che assieme al fratello Marco ha creato quel piccolo capolavoro che è Paperi. I toni de Il Cuore della Città sono simili a quelli di Paperi: c’è la malinconia ed il disagio, anche se mancano la disperazione ed i toni drammatici. I disegni di Rincione (a volte dei veri e propri dipinti) hanno un’espressività quasi unica nel panorama fumettistico italiano. Stiamo parlando di un disegnatore e colorista dotato di una capacità artistica di livelli mostruosi.

Lo stile di Rincione unisce realismo ed espressionismo, un’amalgama di forme e di stili capaci di creare disegni e colori fortemente emotivi. Risulta veramente difficile non sentirsi coinvolti in ogni singola tavola. L’efficacia dei dialoghi di Savino poi fa tutto il resto.

Il Cuore della Città è un fumetto web da poter leggere, ammirare, studiare e guardare gratuitamente sul web. Meriterebbe un volume stampato, così come qualsiasi opera prodotta da Giulio Rincione. Insomma, non capita spesso di poter leggere un piccolo gioiello nato e concepito per essere fruito gratuitamente.

Consiglio vivamente la lettura de Il Cuore della Città, un po’ per ammirare la grandezza dello stile di Giulio Rincione, un po’ per farsi coinvolgere e, a volte rispecchiarsi, nelle parole di Francesco Savino. E un po’ anche per ritrovare un pezzo di sé stessi, che in mezzo al bombardamento d’impulsi social e da giungla urbana a volte si smarrisce, vivendone il disagio, ma senza realmente accorgersene.

 

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