Diociottovoltevirgolatre e le varie forme d’amore [Recensione]

Pubblicato il 31 Dicembre 2016 alle 11:00

Nuovo lavoro per il fumettista italiano Stefano Simeone. Edito in Italia per la Bao Publishing, Diciottovoltevirgolatre (il tonno, la tigre e il tempo) è un romanzo grafico dove l’autore racconta i diversi tipi d’amore provati dalla protagonista Francesca.

Quante forme d’amore possono esistere? Se ci si ferma per un istante a pensarci, si arriva subito alla conclusione che il sentimento del cuore non è di dominio solo di una coppia d’innamorati.

Amore per la propria famiglia, amore per i propri amici (sia veri che immaginari), amore per il proprio animale domestico. Certo l’amore per il proprio compagno o compagna di vita sovrasta tutti quelli appena citati, ma l’elenco appena messo in fila non è per nulla da sottovalutare.

È sulla tematica dell’innamoramento che i fumettista italiano Stefano Simeone traccia le sue linea guide per descrivere con Diciottovoltevirgolatre (il tonno, la tigre e il tempo) i diversi tipi di amore provati dalla protagonista del suo fumetto: Francesca.

In oltre trecento pagine l’autore colleziona e fa vivere al lettore le 18,3 volte in cui Francesca ha sentito battere il cuore all’impazzata e ha ascoltato l’urlo delle farfalle nello stomaco; insomma tutte le volte nelle quali la sua testa veniva comandata dal cuore.

L’autore parte davvero da principio, dalla nascita di Francesca e dunque dalla prima creatura che l’ha tenuta tra le braccia: sua mamma. È stato questo il primo vero amore della protagonista, quello ancora innocente e istintivo che accompagna ogni essere umano per tutta la vita.

La narrazione prosegue in modo cronologico, marciando su tutti i sentieri percorsi dalla ragazza: infanzia, adolescenza, età adulta e vecchiaia. Ogni percorso è segnato da qualcuno o qualcosa che manda Francesca su altri mondi non conosciuti; in ogni strada battuta si susseguono emozioni, errori, paure e incertezze che riempiranno la vita “amorosa” di un personaggio al quali ci si affeziona fin da subito.

Forse è un errore definire Diciottovoltevirgolatre come un romanzo grafico di formazione, nonostante i temi snocciolati da Stefano Simeone siano in linea con questo filone di scrittura. Più corretto forse definirla come una graphic novel realista, dove tutto quello che accade alla protagonista è frutto di “semplice” vita vissuta.

L’idea di fondo del lavoro di Simeone è più che valida, nonostante l’argomento amore sia stato ormai ridotto all’osso; forse quello che convince poco è una scrittura spesso poco dinamica, si fa fatica, a volte, a seguire con attenzione le vicende di Francesca a causa di uno stile narrativo troppo poco frizzante.

Probabilmente la mole di pagine (320 non sono certo poche) non aiuta il lettore a tenersi ancorato al foglio e abbandonarsi alla lettura.

Un volume che in fin dei conti lascia un po’ di amaro in bocca, ma che fa luce in maniera alternativa e non convenzionale sulla tematica del sentimento amore.

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