Extraordinary Tales, l’horror di Edgar Allan Poe in un cartoon [Recensione]

Pubblicato il 6 Maggio 2016 alle 15:25

Presentato in anteprima al Future Film Festival di Bologna l’opera prima di Raul Garcia, storico disegnatore Disney, ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe. Una produzione tutta europea che presenta un grande lavoro di ricerca stilistica e visiva capace di lasciare il segno nello spettatore.

Chi è Raul Garcia? Questo nome potrebbe non dirvi nulla ma per gli appassionati del cinema d’animazione vuol dire tante cose. Si tratta di uno dei disegnatori più influenti del cosiddetto Rinascimento Disney.

Suoi sono i disegni per due capolavori, entrati di diritto nella storia dell’animazione, come Il Re Leone  e Aladdin nonché autore del breve filmato animato nella prima scena del film Mrs. Doubtfire-Mammo per sempre con Robbie Williams.

Questo film rappresenta il suo debutto come regista ed è un omaggio alla poetica e alle atmosfere gotiche di Edgar Allan Poe. Un corvo vola indisturbato in un cimitero dove la Morte, rappresentata da cinque figure femminili, ognuna con una sua caratterizzazione e fisionomia, lo richiama a sé.

Il corvo rappresenta l’anima dello scrittore che non trova pace per paura che la sua opera possa essere dimenticata dai posteri.

Con questo pretesto ci vengono presentati cinque tra i racconti più famosi dello scrittore di Baltimora: Il crollo della casa degli Usher, Il cuore rivelatore, La verità sul caso di Mr. Valdemar, Il pozzo e il pendolo e La maschera della morte rossa.

Ognuno di questi episodi è in realtà un pretesto per mettere in mostra le possibili e infinite capacità della CGI.

Il film, infatti, non è solamente un omaggio alle storie di Poe ma una riflessione e una ricerca sulle possibilità visive e grafiche della computer graphic per l’animazione.

È interessante perché, nel corso degli anni, abbiamo visto l’ascesa del 2D, la caduta del 2D, l’ascesa delle pellicole in CGI e ora siamo in un momento in cui il prossimo passo potrebbe essere la realtà virtuale o qualcosa del genere. Negli ultimi dieci-venti anni il mondo dell’animazione è esploso. […] Stiamo cercando di capire come utilizzare soluzioni narrative per la realtà virtuale e trovare un altro modo per raccontare storie” ha raccontato al pubblico lo stesso Raul Garcia nel corso di un’intervista prima della proiezione (che potete trovare qui sotto).

In effetti tutta la pellicola si presenta come composita e multiforme risultando così un vero e proprio film antologico: ognuna delle cinque storie presenta una soluzione grafica diversa (ne Il cuore rivelatore abbiamo una CGI in bianco e nero, sul modello di Sin City, più fumettoso si presenta Mr Valdemar, mentre Il pozzo e il pendolo ha sicuramente una grafica più affine a quella dei videogiochi).

Il risultato è un grande lavoro di ricerca che rende originale e immediatamente riconoscibile questo film e che potrebbe fare scuola per molti altre pellicole del genere in futuro.

Dopo aver rivoluzionato il mondo dell’animazione negli anni Novanta con le opere in 2D, quindi, il regista Raul Garcia e con lui tutto lo studio di produzione (una co-produzione USA-Spagna-Belgio-Lussemburgo che conferma il fatto che l’animazione europea è viva e sta conquistando un mercato sempre maggiore) che si è buttato in questo interessante e innovativo progetto, rinnovano il loro costante impegno per cercare strade nuove per l’animazione che passano attraverso una fusione con media diversi (in questo caso il gaming) cercando di attirare un pubblico sempre più diversificato e flessibile.

In questa ottica risulta perciò interessante anche la scelta del soggetto stesso, come affermato dal regista: ” Spesso si tende a vedere l’animazione come un genere preciso, come se fosse una cosa a parte, mentre invece l’animazione può essere di vari generi: romantico, avventura… l’animazione è, invece, semplicemente una “tecnica” con cui possiamo spaziare in generi diversi, anche quelli meno “da bambini” come l’horror. Quindi sono ben lieto di presentare questo come il primo film horror animato europeo“.

L’horror quindi è la scelta che Raul Garcia fa per questo film sperimentale che certamente è una delle pellicole più innovative e interessanti degli ultimi anni.

E l’atmosfera horror sarà certamente apprezzata per gli amanti del genere soprattutto per quanto riguarda la scelta dei doppiatori.

Una delle curiosità di questa pellicola, infatti, è l’utilizzo, per le voci narranti, di grandi icone del genere.

Tra le altre, quelle di Christopher Lee (Il crollo della casa degli Usher) e Bela Lugosi (Il cuore rivelatore) che “ritornano in vita” grazie a delle registrazioni di alcune letture fatte in passato, una scelta che sicuramente lo stesso Poe avrebbe apprezzato.

Il film di Garcia, dunque, gioca con i cliché del genere e con le tecniche d’animazione sulla base di uno sperimentalismo che rimane impresso nella mente dello spettatore per la sua iconicità e per l’atmosfera che riesce a creare.

Un opera intelligente e coraggiosa che non rinuncia alla spettacolarità e apre la strada a un diverso modo di intendere l’animazione. Da vedere rigorosamente (per gli amanti del genere) in lingua originale.

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