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24enne arrestato per aver registrato il film di Demon Slayer
Eleonora Masala 25/08/2025

Dal Giappone arriva una notizia che ha fatto discutere i fan: un ragazzo coreano di 24 anni, studente e residente nel Paese, è stato arrestato perché avrebbe registrato di nascosto Demon Slayer: Infinity Castle al cinema usando il suo smartphone.
In realtà la vicenda è venuta fuori quasi per caso. La polizia stava già indagando su di lui per un altro reato: il giovane aveva usato una carta di credito rubata per comprare online circa 200 Blu-ray di anime, con una spesa che superava 1,3 milioni di yen (circa 9.000 dollari). Quando gli investigatori hanno sequestrato il suo telefono, oltre alle prove legate alla frode, hanno trovato anche vari video registrati in sala, compreso proprio Demon Slayer. Da lì è scattato un nuovo arresto legato alla pirateria.
Le conseguenze rischiano di essere davvero pesanti: secondo le autorità, potrebbe arrivare fino a dieci anni di carcere e dover pagare una multa enorme, che in dollari si aggira intorno ai 90.000. Una cifra altissima, soprattutto se pensiamo che si parla di uno studente.
La notizia ha fatto subito il giro del web perché mette in evidenza due problemi molto seri: da un lato la pirateria, che continua a colpire il settore dell’animazione, e dall’altro la tutela del lavoro degli studi e delle case di produzione, che investono risorse enormi per realizzare opere come Demon Slayer. Proprio per questo in Giappone la legge è durissima e non lascia spazio a leggerezze.
È un caso che fa riflettere: cercare scorciatoie illegali non solo rovina l’esperienza agli altri fan, ma può anche distruggere la vita di chi ci prova. Alla fine, il modo migliore per godersi anime e film resta sempre quello ufficiale e sicuro, perché solo così si sostiene davvero chi lavora dietro le quinte e si permette a queste storie di continuare ad arrivare sullo schermo.
FONTE: AnimeCorner


