Last Man 2 – La recensione

Pubblicato il 14 Aprile 2015 alle 10:20

Continua il torneo nel fumetto sperimentale di Balak, Sanlaville e  Vivès: come proseguiranno i combattimenti per Adrian e Richard?

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Dopo il primo Volume, che ci ha introdotto ai personaggi ed ai combattimenti di Last Man, questo secondo volume inizia catapultando il lettore al centro dell’azione: Adrian sta combattendo contro Gregorio, avversario spavaldo e sicuramente superiore a lui.

Ma nella buona tradizione dei manga di combattimento, in questo tipo di lotte contra più il cuore e la motivazione, e Adrian riuscirà a mettere al tappeto l’avversario, sorprendendo tutto il pubblico presente. E poco dopo Elorna, stupita dalle capacità del ragazzo e disgustata dalla spacconeria di Gregorio, deciderà di abbandonare il match: il percorso di Adrian nel torneo, quindi, continua…

Nei festeggiamenti successivi invece, l’attenzione è tutta su Richard, misterioso guerriero che si comporta in maniera enigmatica, ma che fa percepire al lettore di essere, sicuramente, un combattente fortissimo. E finalmente il combattimento successivo, che vede Adrian e Richard lottare in coppia, ci fa capire qualcosa in più sulle effettive abilità del misterioso colosso.

Ovviamente i due usciranno vincitori, lanciandosi verso la grande finale, ma la lotta non è un solo susseguirsi di pugni, schivate e parate: i tre autori  mettono insieme nel combattimento scene quasi assurde, anche un po’ maliziose, ma che divertono e danno una identità più caratteristica al fumetto, che ovviamente non punta a essere semplicemente un manga realizzato in Occidente, ma vuole anche tentare di ribaltare alcuni stereotipi del genere.

La seconda parte della storia è ambientata in un castello, dove Adrian,sua madre  e Richard attendono la grande finale del giorno successivo, ospiti ad un grande banchetto. Qui gli autori giocano ancora di più con Richard, mettendo il personaggio al centro di una serie di eventi turbinosi, legati anche al suo misterioso segreto, e all’evidente attrazione che la madre di Adrian prova per lui.

E sono delle sequenze ben scritte, divertenti e che danno davvero uno spessore ai personaggi: forse la scusa del torneo è servita agli autori per raccontare la storia di Richard e di altri bizzarri personaggi che sarebbe stato difficile inserire in un altro contesto.
Il triangolo tra il ragazzino, sua madre e  il combattente è sempre più dettagliato, e non mancherà l’episodio imbarazzante, in cui Adrian troverà Richard e la madre in atteggiamenti molto…intimi.

Le situazioni però non sono mai pesanti, e l’ironia la fa da padrona, anche se il finale di questo volume 2 di Last Man è veramente esplosivo: il torneo si conclude in questo volume, e le svolte inaspettate delle ultime pagine danno la sensazione che il meglio debba ancora venire, e che sarà il terzo volume a dirci cosa Last Man vuole realmente essere.

In conclusione, ho apprezzato questo volume più del primo: la realizzazione tecnica, dai disegni alla scrittura, rimane impeccabile, ma qui i personaggi sono ben definiti e il fumetto acquista una sua identità precisa che lo rende di diritto un esperimento riuscito, abbastanza unico nel suo genere ma che punta a lasciare il segno.

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