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Video Girl Ai: rubate le tavole originali dell’opera di Masakazu Katsura – ora finite nel mercato nero

Eleonora Masala 30/11/2025

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Una delle notizie più scioccanti degli ultimi mesi nel panorama manga riguarda Video Girl Ai, storico capolavoro di Masakazu Katsura. L’autore ha confermato che circa 2500 tavole originali della serie sono state rubate durante il trasloco del suo studio e stanno ora riapparendo sul mercato nero attraverso aste online. Un danno culturale immenso, con una stima economica che supera i 46 milioni di euro. Non si parla di semplici disegni, ma di pezzi unici e irripetibili di storia del fumetto giapponese, ognuno con un valore artistico e affettivo incalcolabile.

Katsura ha raccontato che, prima del trasferimento, le tavole erano custodite con estrema precisione: raccolte in cartelle, organizzate per volume, riposte in un armadietto chiuso a chiave. Nonostante le istruzioni fornite alla ditta incaricata dello spostamento, proprio il materiale legato a Video Girl Ai, e soltanto quello, è svanito senza lasciare traccia. Wingman e le sue altre opere risultano invece intatte, conservate altrove. Un dettaglio troppo specifico per essere una coincidenza, tanto da far pensare a un furto pianificato, mirato e portato avanti da qualcuno in grado di riconoscere immediatamente il valore di ciò che stava sottraendo.

Le prime tracce delle tavole rubate sono emerse online qualche mese dopo, con apparizioni frammentarie su siti d’asta e collezionismo. L’autore, venuto a conoscenza della dispersione, sta ora preparando una nuova denuncia ufficiale, nel tentativo di bloccare il traffico e recuperare quanto possibile. La vicenda ha scosso profondamente l’ambiente professionale: molti colleghi hanno espresso solidarietà a Katsura, ricordando quanto fragile sia il patrimonio artistico originario dei manga, spesso conservato in spazi privati e non in archivi istituzionali.

Questa non è solo una notizia di cronaca: è un monito. Una parte insostituibile della storia del fumetto giapponese rischia di perdersi fra collezionisti anonimi e aste clandestine. Video Girl Ai appartiene ai lettori, ai ricordi di chi l’ha amata, alla memoria di un’epoca. E l’auspicio è che, pezzo dopo pezzo, quelle tavole possano tornare al legittimo creatore.

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