Recensioni Comics
Ultimate Wolverine – Recensione
Tobia Brunello 04/08/2025

- Autori: Chris Condon, Alessandro Cappuccio
- Formato: 17X26, S., 32 p.
- Prezzo: 3,00 euro
- Casa editrice: Panini Comics
- Data di uscita: 27 mar. 2025
Ultimate Wolverine entra in scena come la nuova punta di diamante dell’Universo Ultimate (Terra 6160): un Wolverine al servizio del Consiglio del Creatore, agendo non come eroe ma come arma umana perfetta—il Winter Soldier definitivo. Creato da Chris Condon e illustrato da Alessandro Cappuccio, è la quinta serie regolare dell’Universo Ultimate, che arriva dopo il breve prologo in appendice allo speciale Ultimate Universe: Un Anno Dopo.
Il primo numero si apre con una missione brutale nei territori della Repubblica Euroasiatica: Wolverine cala da un aereo senza paracadute e stermina i membri dell’Opposizione guidata da Mystica e Kurt Wagner (Nightcrawler). I flashback rivelano il suo passato tragico: gravemente ferito, lavato del ricordo, potenziato e usato come arma vivente. Il trucco narrativo funziona perché costruisce un’aura di mistero attorno all’identità e al controllo mentale su Logan.
Condon, sceneggiatore che si è fatto notare con That Texas Blood, mescola azione serrata e flashback criptici con ritmo cinematografico. Nonostante la trama non brilli per originalità, rimescola abbastanza la formula Weapon X/Winter Soldier da restituire un Wolverine allo stesso tempo familiare e inquietante.
Cappuccio esprime tutta la sua potenza attraverso ombre nette, chiaroscuri e composizioni dinamiche: Wolverine diventa una spettrale presenza in nero e rosso su ambienti grigi e innevati. Perfettamente calzante lo stile “inquietante e privo di volto”, che enfatizza la sua natura senza umanità.
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La fluidità delle scene di combattimento e il dettaglio nei momenti statici confermano una sinergia perfetta con il tono horror-thriller contemporaneo del racconto.
Questa serie può essere vista come una sorta di “risposta” verso chi è rimasto eccessivamente spiazzato da Ultimate X-Men: la rielaborazione in chiave folkloristica nipponica degli Uomini X da parte di Peach Momoko infatti è una delle proposte più originali della Marvel degli ultimi anni, ma sicuramente è molto distante dall’immaginario classico dei mutanti.
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Con Ultimate Wolverine troviamo invece le versioni Ultimate di tante facce note, in un contesto più vicino a quello classico degli X-Men, ovvero un gruppo di ribelli in lotta con un regime ostile.
Le critiche riguardano il ritmo veloce e la narrazione non sempre lineare: ci può essere qualche difficoltà a seguire i vari saltelli temporali e l’assenza di dialoghi da parte di Wolverine.
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Non aspettatevi un Wolverine tragico e riflessivo: questa rivisitazione è più macchina letale che mutante tormentato. Se cercate introspezione profonda o dialoghi d’impatto, resterete un po’ delusi. È però proprio nel silenzio e nella brutalità che si costruisce il potenziale di accendere la colonna narrativa del prossimo anno Ultimate.
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Ultimate Wolverine #1 è un forte inizio: visivamente magnetico, ricco di azione, con una visione netta del suo personaggio come arma controllata, spinta fino al limite. Non ideale per chi cerca narrazione riflessiva o emotiva, ma perfetto per chi ama un’interpretazione selvaggia, spietata e visivamente potente del mito di Logan. Con un buon equilibrio tra azione, mistero e world-building, la serie promette di decollare nel corso del 2025, mano a mano che il velo sul mistero del passato di Logan si alzerà (formula che ha fatto la fortuna della controparte classica negli anni d’oro).
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In breve
Storia
7
Disegni
7.5
Cura editoriale
7
Sommario
Una serie senza tanti fronzoli, carica di azione e misteri che si dipanano velocemente numero dopo numero. Adatta sia a chi legge tutto il nuovo Ultimate Universe che a chi vuole una nuova chiave di lettura degli X-Men ma è rimasto spiazzato da Ultimate X-Men. Rispetto alle altre serie Ultimate da l’impressione di correre molto di più con l’acceleratore pigiato a tavoletta.


