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Death Stranding diventa una serie animata: “ISOLATIONS” in arrivo su Disney+ nel 2027

Eleonora Masala 13/11/2025

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Hideo Kojima torna a sorprendere il mondo, questa volta non con un videogioco, ma con una serie animata ispirata all’universo di Death Stranding. Durante l’evento Disney+ Originals Preview al parco di Hong Kong Disneyland Resort, il leggendario game designer ha annunciato ufficialmente “Death Stranding ISOLATIONS” (titolo provvisorio), una serie originale che debutterà in esclusiva su Disney+ nel 2027.

A fianco di Kojima, sul palco è salito anche Takayuki Sano, che dirigerà il progetto, mentre il design dei personaggi sarà firmato da Ilya Kuvshinov, noto per il suo lavoro su Ghost in the Shell: SAC_2045. L’animazione sarà invece curata dallo studio giapponese E&H Production, con un approccio 2D tradizionale e un’estetica che promette di fondere poesia visiva e inquietudine, come da marchio di fabbrica di Kojima.

A differenza del videogioco originale, Death Stranding ISOLATIONS racconterà una storia completamente nuova, ambientata nello stesso universo ma con protagonisti inediti: un giovane e una giovane donna che tenteranno di sopravvivere e ritrovare un senso di connessione in un mondo distrutto dal “Death Stranding”. Tra guerre, solitudini e frammenti di umanità, la serie esplorerà nuovi punti di vista sul tema che da sempre anima la saga: il legame tra le persone, anche quando ogni contatto sembra impossibile.

Il gioco originale, pubblicato nel 2019, aveva ridefinito i confini del videogioco come forma d’arte, mescolando introspezione, isolamento e speranza in un mondo post-apocalittico. Il suo seguito, Death Stranding 2: On the Beach, è uscito nel giugno 2025, ampliando ulteriormente la mitologia dell’universo creato da Kojima Productions.

Con ISOLATIONS, questo mondo espande ancora una volta i propri confini, approdando nell’animazione. Una nuova esplosione sta per scuotere l’umanità, e questa volta, avverrà su Disney+.

Un passo che segna non solo l’evoluzione di Death Stranding, ma anche quella del suo creatore, deciso a ridefinire ancora una volta i confini tra gioco, cinema e arte visiva.

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