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Airborne 44 vol. 2 – Inverno in Armi, il capitolo conclusivo – RECENSIONE

Sergio L. Duma 14/11/2015

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Arriva il capitolo conclusivo del secondo ciclo di Airborne 44, l’avvincente serie ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, scritto e disegnato dal bravissimo Philippe Jarbinet! Non perdete una storia intensa ricca di azione e pathos!

Tra i vari gioielli finora presentati da Mondadori Comics spicca Airborne 44, avvincente e drammatica saga le cui vicende si svolgono durante la Seconda Guerra Mondiale. I personaggi sono protagonisti di avventure di solito situate in territorio francese. Nell’ambito della collana Historica era stato già tradotto il primo ciclo narrativo. Ora è invece il turno del secondo, concepito in due capitoli, pubblicato invece nella collana Prima.

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Il presente volume include la seconda e ultima parte e, come avrete modo di scoprire, si tratta di un lavoro di indiscutibile qualità, scritto e disegnato dal bravissimo Philippe Jarbinet. Airborne 44 si concentra su vari soldati impegnati a combattere i nazisti. Nel caso del secondo ciclo, l’autore si occupa degli aviatori ma non mancano combattenti che agiscono non in cielo ma nei campi di battaglia pieni di cadaveri.

La trama si basa sulle vicende di due fratelli che il destino e soprattutto le circostanze della guerra hanno separato. E’ uno di loro, Tom, a ricoprire un ruolo preponderante nella storia. In seguito agli eventi del volume precedente, si trova da solo in una desolata regione francese tormentata dal freddo e dal gelo. Tuttavia, riesce a entrare in contatto con un esercito in lotta contro i nazisti ed è di nuovo coinvolto in una pericolosa missione.

Le forze del Terzo Reich, infatti, sono ormai penetrate nel territorio francese e non risparmiano nessuno (è significativa in tal senso la terribile sequenza di un manipolo di nazisti che prende di mira un gruppo di innocenti contadini) e la situazione è senz’altro difficile. Tom, quindi, accetta la missione e si troverà presto nei guai. Appaiono però pure stavolta il fratello di Tom e la splendida Tessa, una coraggiosa ragazza che a suo modo darà filo da torcere ai nazi.

Con questi e altri personaggi Jarbinet realizza una narrazione corale, caratterizzata da scene d’azione e di battaglia che sono in realtà pretesti per denunciare l’orrore di ogni forma di conflitto. In una guerra, sembra volerci dire l’autore, a perdere sono sempre i soldati semplici, vittime della follia dei potenti. Tuttavia, sebbene le brutture non manchino, la guerra fa venir fuori anche l’eroismo, il coraggio e l’abnegazione degli esseri umani migliori. E questi possono essere soldati, umili contadini o persino bambini che le circostanze costringono a crescere in fretta.

I testi di Jarbinet sono intensi ed efficaci e i dialoghi hanno sovente una profondità che fa di Airborne 44 un fumetto non banale. Ma pure la parte grafica è eccellente. Il penciler ha un tratto elegante e raffinato, non esente da piacevoli influssi pittorici. Le tavole ambientate nelle immense, inquietanti distese nevose sono a dir poco eccellenti e quelle più tranquille e di ambientazione quotidiana hanno un’espressività innegabile. La cura dei dettagli è inoltre maniacale e impreziosisce ulteriormente l’opera.

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Da lodare sono poi i colori dello stesso Jarbinet, non eccessivamente vividi; risultano, anzi, tenui e crepuscolari, quasi impressionisti nell’impostazione, e adatti al tono cupo e riflessivo della storia. In pratica, anche questo secondo ciclo di Airborne 44 è valido e merita un tentativo. Piacerà agli estimatori dei fumetti di guerra e a coloro che prediligono la narrativa disegnata di area bd.

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