Recensioni Fumetti

Il lato oscuro della Luna – Le Storie Bonelli n. 5 – Recensione

Carmine De Cicco 04/03/2013

article-post
Il cammino editoriale de Le Storie si arricchisce di un ulteriore, gradevolissimo albo firmato dal duo Bilotta-Mosca. Dopo Parigi, il Giappone, l’India e Chicago, la serie Bonelli conduce i lettori…nello spazio.

Le Storie n. 5 – Il lato oscuro della Luna

Autori: Alessandro Bilotta (testi), Matteo Mosca (disegni).

Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.

Provenienza: Italia.

Genere: Fantascienza – Psicologico

Prezzo: 3,50 Euro

Data di pubblicazione: Febbraio 2013


Siamo nel 1963 e tre astronauti sono in viaggio verso la Luna. Ad un certo punto uno di loro, Lloyd Clark, si ritrova completamente solo, all’oscuro del destino dei propri compagni di viaggio. Prova a chiedere sostegno e delucidazioni da Huston, ma la base texana afferma di aver ben altro di cui occuparsi: un misterioso assassino ha appena ucciso il presidente statunitense John F. Kennedy…

Detta così, la trama de Il lato oscuro della Luna, 5° albo della collana Le Storie firmato da Alessandro Bilotta e Matteo Mosca, offre già diversi motivi di interesse, ma di elementi ulteriori ce ne sono, eccome.

È evidente fin dall’inizio del racconto, infatti, lo svolgimento parallelo di due linee temporali: quella del presente, nella quale lo sfortunato Lloyd a poco a poco viene roso dai virus della follia, dell’incertezza e della solitudine, e quello del passato, che consente ai lettori di capire come e perché il protagonista ha deciso di intraprendere la carriera di viaggiatore dell’universo.

E così nell’angusto spazio di una navicella spaziale, grazie ai numerosi ma mai fastidiosi flashback, si muovono svariati personaggi, che danno contezza di età storiche, caratteri e comportamenti totalmente diversi.

La storia approntata da Bilotta sa appassionare e inquietare al tempo stesso, sa far riflettere e stupire. Dissemina indizi, provoca dubbi, gioca con i dettagli e affascina il lettore.

Lo fa anche grazie all’ottima prova di Matteo Mosca ai disegni, a suo agio tanto tra le tecnologiche e metalliche pareti del velivolo che conduce Lloyd verso il lato oscuro della Luna citato dal titolo, che tra gli spazi aperti e affollati degli Stati Uniti degli anni della seconda Guerra Mondiale.

Come non citare, poi, la deliziosa copertina di Aldo Di Gennaro, unico punto fermo di una serie che si propone di alternare continuamente autori e personaggi, fedele unicamente al marchio dell’avventura?

A rifletterci meglio, il copertinista non è l’unica sicurezza de Le Storie. C’è anche la qualità e il valore degli albi che finora hanno raggiunto le edicole. Le singole storie possono piacere ora più ora meno, possono essere innovative o tradizionali, toccare le corde di questi o di quei lettori, ma sulla bontà de Le Storie nel complesso c’è poco da discutere. Leggere questo mix di avventura, fantascienza e approfondimento psicologico per credere.


Voto: 8

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Che splendida giornata! | Recensione

    L’ottimismo è il profumo della vita, diceva un vecchio saggio. E in effetti, se si guarda alle cose con un’ottica positiva, tutto ci sembrerà migliore, anche se in effetti magari non lo è.  Si tratta semplicemente del punto di vista che cambia tutto. Sembra facile, ma in realtà non è proprio così. Il libro di […]

  • preview

    Il tempo che volevi | Recensione

    Nella società moderna il tempo spesso sembra non bastare mai. Sfugge, lo rincorriamo continuamente senza raggiungerlo. Cerchiamo di ritagliarcene una parte per fare quello che più ci piace, ma sembra non sia mai sufficiente. Come è possibile? Eppure, il tempo, è la cosa più preziosa che abbiamo e di cui bisognerebbe avere sempre una gran […]

  • preview

    A casa da solo | Recensione

    A tutti noi è capitato da bambini di rimanere a casa da soli. C’è chi viveva questo momento con ansia e paura. Mentre chi lo viveva con grande eccitazione e non vedeva l’ora che ciò accadesse. La casa diventava un luogo da esplorare e tutto per noi dove fare come volevamo senza che nessuno ci […]