Monk! Vol. 1 – Recensione

Pubblicato il 29 Ottobre 2012 alle 13:00

Un monaco scapestrato e dal cuore d’oro è protagonista della nuova commedia piccante di casa Star Comics.

Monk! Vol. 1 di 6

Autori: Hong Dong-kee

Casa Editrice: Star Comics

Provenienza: Corea, 2007

Target: seinen

Genere: commedia, azione, ecchi

Prezzo: € 5,50 (€ 1,90 in promozione), 13×18, B, 192 pp, sovraccoperta

Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2012


Star Comics propone una commedia seinen coreana proveniente dalla rivista Young Daiwon, lo stesso contenitore della Daiwon che ha ospitato anche The Breaker: si tratta di Monk!, opera di Hong Dong-kee del 2007 conclusa in sei volumi.

La storia prende il via nell’altopiano del Tibet, dove i monaci tibetani sono in apprensione per via della ricerca finora infruttuosa della reincarnazione del Dalai Lama ucciso venti anni prima.
Un sogno del monaco reggente, tuttavia, sembra essere premonitore e indica che il nuovo Dalai Lama è da ricercarsi nel prestigioso liceo Muhyeok; e così, al fine di trovare l’importante figura e riportarla in Tibet sano e salva il migliore studente del monastero, dovrà infiltrarsi nel liceo e indagare in gran segreto.
Per una serie di divertenti circostanze a essere scelto per la missione è Dang Dae-ryeong, giovane monaco combina guai considerato una sorta di buono a nulla dai compagni.
Come se non bastasse il ragazzo nasconde un grande potere, il super yang della castità: quando una donna lo eccita esso sprigiona una grande energia che manda fuori controllo il suo portatore, trasformandolo in una sorta di Hulk!
Riuscirà Dang a resistere al fascino femminile che lo aspetta fuori dal monastero?

Con una premessa simile è facile immaginare che il nostro protagonista finirà coinvolto in situazioni da commedia scollacciata, e infatti già nel primo capitolo siamo testimoni dello scatenarsi del suo potere quando inavvertitamente spia la professoressa del liceo, in visita al monastero, mentre fa pipì.
Siparietti osé che contrastano con la personalità assolutamente ingenua del personaggio, ed è proprio questo contrasto a rendere divertenti questi passaggi e a non farli scadere nel becero; anche le gag non a sfondo piccante strappano un sorriso, merito sia della sbadataggine di Dang che delle caricaturali espressioni facciali sia sue che dei personaggi di contorno.
Le arti marziali, invece, restano un po’ in secondo piano nonostante gli strilli in quarta di copertina.
La lettura, senza troppe pretese, è globalmente scorrevole, e grazie a qualche seme di sottotrama gettato da figure misteriose (e non) che tramano nell’ombra contro il protagonista è possibile aspettarsi degli sviluppi più intriganti nei prossimi volumi.

Graficamente Hong Dong-kee realizza delle buone tavole i cui punti di forza risiedono nel tratteggio e caratterizzazione dei personaggi (specialmente quelli femminili) e della loro espressività.
Soddisfacenti gli sfondi dove presenti.

Star Comics propone il manhwa in un volume per sole fumetterie: ma a parte il prezzo e la sovraccoperta la qualità di confezionamento e stampa, che presenta macchie di inchiostro residue e diversi retini afflitti da moiré, non è diversa da un albo “economico” da edicola.

Un volume fondamentalmente indirizzato agli estimatori più incalliti del genere; per tutti gli altri, visto l’affollamento di mercato che viviamo, il consiglio è di rivolgere attenzione e soldi in commedie più meritevoli.


Voto: 6

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