Captain Marvel 1 | Recensione

Pubblicato il 13 Aprile 2019 alle 18:00

La supereoina divenuta popolare grazie al film standalone della Casa delle Idee viene ora proposta dalla Panini Comics in una nuova, entusiasmante, serie.

Carol Danvers è tornata in azione, ed è più agguerrita che mai. Dopo aver combattuto  lontana dalla Terra, e dopo essersi presa un periodo di pausa in seguito alla perdita della madre, Captain Marvel ha fatto il suo ritorno a New York per riconquistare un ruolo da protagonista. La nuova serie della Marvel, dedicata al personaggio femminile al quale è stato dedicato l’ultimo film della Casa delle Idee, inizia in maniera frizzante chiarendo, ancora una volta, che, personaggi carismatici come Carol Danvers non sono facili da trovare.

Il primo numero della serie dedicata a Captain Marvel inizia con Carol a colloquio con Tony Stark, dopo aver combattuto un mostro marino notevole. Il buon Iron Man ha in mente una strategia per rendere nuovamente popolare il personaggio dopo la sua lunga assenza dal pianeta Terra, ma Carol non è così facile da convincere. A riportarla al centro dell’azione sarà però l’Uomo Nulceare, un super cattivo che sembra essere animato da una forte componente misogina.

A scrivere la storia è Kelly Thompson, sceneggiatrice che ha lavorato anche su Jessica Jones, e che ha dato frizzantezza a tutta la serie. I dialoghi di questo primo numero di Captain Marvel sono infatti abbastanza incisivi, e riescono ad alternare  battute citazioniste, e momenti in cui l’introspettività di Carol Danvers viene esaltata. Il momento per la supereroina non è facile, e deve tornare a scalare le gerarchie e la popolarità all’interno degli Avengers. Inoltre, il personaggio di Rhodey sembra dimostrare interesse nei suoi confronti, ma Carol non avrà abbastanza tempo per godersi le sue attenzioni.

Chiaramente il Girl-Power la fa da padrone, ma quella fatta da Kelly Thompson non è l’esaltazione banale di un personaggio femminile, bensì un’apertura su un inverso introspettivo e di comportamenti capace di mettere in rilievo la complessità di un essere umano, che ragiona  e vive diversamente rispetto alle sue controparti maschili. Il mondo di Carol Danvers è vivace, pieno di vita ed azione, ma i testi della Thompson fanno intuire che Carol ha un universo interiore, ed una serie di problematiche di vita, che tenta di trascinarsi ed affrontare nonostante il Mondo la solleciti a sempre più grosse imprese, e a dimostrare sempre qualcosa in più.

A dare vivacità, e ad esaltare i concetti espressi dai testi della Thompson, sono i disegni di Carmen Carnero, la quale con uno stile capace di mischiare il cartoonesco con il realistico riesce ad essere dinamica ed espressiva a secondo dell’esigenza del momento. E poi il tutto viene ulteriormente vivacizzato ed esaltato dai colori Tamra Bonvillain, colorista in grado di dare chiarezza e luminosità ad ogni singola vignetta, facendo intendere al lettore che la base di Captain Marvel è comunque la vivacità ed il richiamo ad un certo sense of wonder (e la scena iniziale del combattimento di Carol con il mostro acquatico ne è un esempio) da sempre appartenente alla Casa delle Idee.

La Panini Comics è riuscita a proporre questa nuova serie Marvel in tempi da record, considerando che l’albo è stato lanciato negli Stati Uniti a marzo di quest’anno. Inoltre, il prezzo di lancio di appena un euro è un buon richiamo per i lettori da edicola, i quali potranno essere piacevolmente sorpresi da un formato “all’americana” che riesce a rendere lo spillato snello, ma allo stesso tempo efficace, senza troppi (e a volte poco funzionali) serie riempitive.

Insomma, un lancio efficace, ed una prima storia che promette di esaltare al meglio un personaggio diventato celebre grazie al film da poco proposto nelle sale cinematografiche. Captain Marvel è una serie ideale per i neofiti e per i grandi appassionati della Casa delle Idee.

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