One Piece: la fine di un’epoca

Pubblicato il 27 Marzo 2019 alle 09:00

Dopo quasi due anni, la saga di Whole Cake Island si è finalmente conclusa con l’ultimo episodio di One Piece andato in onda in Giappone la scorsa domenica (qui potete trovare la mia recensione della puntata), nel quale all’azione si sono alternati anche una breve sezione “musical” e un momento particolarmente toccante…

Pirati Firetank, abitanti dell’Isola di Zou, Germa 66, Pirati del Sole e perfino Homies di Big Mom: senza l’intervento di tutti questi personaggi secondari (che però tanto secondari non sono) la fuga da Tottoland per i Pirati di Cappello di Paglia sarebbe stata impossibile, e Rufy questo lo sa molto bene. Ancora una volta, la struttura narrativa di One Piece ricorda molto da vicino quella dell’Odissea, in cui il destino del protagonista è legato ai desideri e ai capricci di divinità fortemente umanizzate, che qui vengono sostituite dal fato e da nemici imponenti come Dei; e sempre come la grandissima opera di Omero, la nave dei protagonisti viene sballottata a destra e a manca non solo da eventi malevoli, ma anche da interventi provvidenziali, assimilabili ai concetti del classico Deus ex machina e della Divina Provvidenza di manzoniana memoria.

One Piece è molto più di un semplice shonen di combattimento: è un’opera mastodontica unica nel suo genere che racchiude al suo interno una spontanea rivendicazione al diritto di essere liberi, tematiche di forte denuncia sociale e personaggi caratterizzati in maniera così sfaccettata e approfondita da sembrare vivi, reali.

La Saga di Whole Cake Island stessa può essere vista come una denuncia della società consumistica moderna, per vivere nella quale siamo disposti a rinunciare a parte del nostro tempo e, quindi, della nostra vita. Nel complesso, si è trattato di una sezione narrativa dagli spunti interessanti, inficiati tuttavia da una eccessiva prolissità, che ne ha spezzato il ritmo, decisamente più rapido e serrato nel manga rispetto all’anime.

SIAMO IN MISSIONE PER CONTO DI DIO

Questa saga ci ha anche mostrato ancora una volta come il percorso di vita di Rufy sembri influenzato da un fato per nulla avverso, come se una divinità superiore o il destino stesso avessero scelto per lui una strada da percorrere fino alla fine, fino a quando, cioè, non diventerà il nuovo Re dei Pirati. E poiché la sua missione ha caratteristiche pressoché divine, non importa quali ostacoli gli si pareranno davanti e quante persone dovranno sacrificarsi perché infine avvenga ciò che il fato stesso o una qualche divinità hanno scelto.

Ma naturalmente Rufy non è il solo protagonista di One Piece in generale e della saga di Whole Cake Island in particolare: è stato infatti proprio durante questo arco narrativo che abbiamo potuto scoprire la vera identità di Sanji, protagonista insieme a Pudding, suo malgrado, di una delle scene più toccanti viste ultimamente in questo anime.

THE BRIDE

Pudding ha un ultima richiesta per il suo amatissimo Sanji, ma non deve essere nulla di buono: la non-sposa è infatti visibilmente affranta, e una volta visto cosa ha intenzione di fare è facilmente intuibile il perché di tanta tristezza…

Non solo: come nel manga, quando la ragazza si avvicina dolcemente a Sanji, la scena non viene mostrata esplicitamente. Cosa sia avvenuto in quei brevi istanti viene lasciato all’immaginazione dei lettori e degli spettatori: poiché Pudding getta via la sigaretta dalle labbra di Sanji prima di avvicinarsi a lui, è probabile che lo abbia baciato, e la scelta di non mostrare esplicitamente questa dolcissima scena  conferisce a questo sincero atto di amore puro una dimensione quasi eterea, incorporea, fuori dal tempo e dallo spazio.

Ciò che avviene immediatamente dopo, è invece esplicitato: Pudding ama il suo Sanji a tal punto da scegliere di non far vivere anche a lui il dolore immenso della separazione, così decide di portare da sola questo fardello cancellando dalla memoria del suo amato tutti i momenti più felici trascorsi insieme.

L’episodio si conclude con i Pirati di Cappello di Paglia che lasciano le acque territoriali di Tottoland, pronti a ripartire per una nuova, emozionante avventura insieme a tutti gli altri loro compagni nel Paese di Wano!

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