The Flash 5×07 – O Come, All Ye Thankful | Recensione

Pubblicato il 28 Novembre 2018 alle 20:00

Mentre su Central City si abbattono strani fenomeni meteorologici, scopriamo le origini di Cicada.

The Flash arriva da un discreto episodio, quello della scorsa settimana – la nostra recensione QUI – tutto incentrato su Caitlin e Killer Frost che aveva “diluito” i filoni narrativi principali legati all’indagine sull’identità di Cicada e che si erano poi concretizzati non solo nel recupero della parte principale del satellite, precipitato a Central City dopo il fallito attacco di Thinker ed effettivamente irradiato di materia oscura, ma anche ottenendo un importante indizio sulla sua identità incrociando i dati relativi alle persone ferite proprio dai frammenti del satellite… come aveva sostenuto Joe, Cicada è con tutta probabilità un genitore.

L’episodio di questa settimana intitolato O Come, All Ye Thankful – a tema Ringraziamento pur con qualche giorno di ritardo – riprende proprio da qui con il Team Flash che ha ormai stretto il cerchio intorno a Cicada ma con le indagini bloccate da alcune misteriose tempeste di fulmini e anomalie meteorologiche che si stanno abbattendo sulla città.

Mentre riviviamo, con una serie di sequenze flashback le origini di Cicada, Flash dovrà vedersela con una nuova meta legata, come facilmente intuibile, a Weather Wizard in uno scontro generazionale che coinvolge anche Nora e Barry e soprattutto la meta-tecnologia, cioè quegli stessi oggetti colpiti dai frammenti dei satelliti e capaci di donare capacità metaumane ai loro portatori. Nora infatti, per la prima, volta si rende conto della pericolosità e dei rischi che il padre corre ogni volta che entra in azione.

Il Ringraziamento infine darà a Cisco l’idea definitiva per scoprire l’identità di Cicada che finalmente avrà anche per il Team Flash un volto e un nome: Orlin Dwayer.

Per essere un episodio votato a rivelare le origini del villain di questa quinta stagione di The FlashO Come, All Ye Thankful colpisce il bersaglio in maniera davvero sbilenca colpa di una sceneggiatura che vuole strafare avendo davvero pochi assi nella manica.

La scena delle sequenze flashback è poco incisiva e di fatto non aggiunge nulla alle informazioni e alle motivazioni che avevamo potuto già ricavare su Cicada e sul suo alter-ego, questa scelta complica ovviamente il compito della regia che si difende in maniera più che egregia riuscendo per fortuna a mantenere il ritmo dell’episodio piuttosto alto così come l’attenzione dello spettatore.

Il merito va rintracciato nell’aver voluto riprendere il filone della tecnologia-meta introdotto qualche episodio fa e poi abbandonato; rimane assodato che sfruttarlo solo come corroborante del “villain della settimana” è davvero uno spreco.

L’episodio poi pecca nel momento in cui si ripiega sui soliti, stucchevoli stilemi intimisti che coinvolgono Barry e Nora e che risultano poco incisivi, mal sfruttati e alla fine dell’episodio assolutamente inutili.

O Come, All Ye Thankful è un episodio che si incaponisce in soluzioni prive di mordente – per introdurre in maniera efficace il villain sarebbe bastato forse seguire il canovaccio del terzo episodio della quarta stagione di Supergirl – e che soprattutto ad un solo episodio dal crossover evento, che partirà il 9 dicembre, dimostra come showrunner e sceneggiatori navighino a vista alla ricerca di una scintilla che possa ravvivare l’interesse di una stagione fino a questo momento piatta.

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