The Cannon God eXaXXion vol. 5-7 (di 7) – Recensione

Pubblicato il 6 Febbraio 2012 alle 07:23

La cataclismatica conclusione del manga robotico-fantascientifico di Kenichi Sonoda!

The Cannon God eXaXXion vol. 5-7 (di 7)

Autore: Kenichi Sonoda.
Casa editrice: GP Publishing.
Provenienza: Giappone.
Prezzo: 5,90 Euro con sovracopertina.
Data di pubblicazione: 2011

Si conclude con gli ultimi tre volumi la bella saga fantascientifica di Kenichi Sonoda, che omaggia a modo suo il genere robotico con chiare strizzate d’occhio al lontano Mazinga Z (il dualismo dio/demone a seconda di chi pilota il megarobottone di turno, ma non solo), condendolo con elementi hentai e incastrando il tutto in uno scenario fantapolitico dove la sci-fi più estrema la fa da padrone.

Riassumendo brevemente, la Terra è da dieci anni una colonia del pianeta Riofard, anche se i terrestri pensano di essere semplicemente alleati dei ben più avanzati tecnologicamente fardiani; il giorno del decimo anniversario, gli amichevoli alieni hanno calato la loro maschera benevola, ma non tutti i terrestri sono stati presi in contropiede.

Il classico scienziato (un po’ sopra le righe) Hosuke Kano, nonno del giovane protagonista Hoichi, dopo essere entrato in possesso dell’unità aliena XXX, la più potente dei fardiani e da loro misteriosamente smarrita, aveva costruito negli anni una mega-base sotterranea e diversi androidi (dalle procaci fattezze femminili) per potersi preparare al peggio; dopo aver affidato l’immenso robottone eXaXXion al prode nipote, il gagliardo inventore s’è messo al comando di tutte le operazioni strategiche necessarie per vincere la guerra contro gli invasori alieni, non risparmiando colpi bassi né fermandosi davanti a nulla pur di manipolare le informazioni su scala mondiale e far passare gli avversari per ancora più cattivi e lui e il nipote come i salvatori dell’Umanità.

Dopo lo scontro frontale tra l’eXaXXion e il Dagnof 1, il robottone nemico dal cannone ancora più ragguardevole (!), terminato rocambolescamente a favore dei Nostri dopo molti rovesciamenti di fronte (siamo alla fine del quarto volume), la situazione precipita in una spirale abbastanza complessa di trattative segrete e continue (subdole) strategie per avere la meglio sull’avversario da entrambe le parti; a complicare ulteriormente le cose un quadro politico molto frammentato, con il fronte dei fardiani spaccato in più punti (chi voleva conquistare la Terra era solo una fazione), così come quello dei terrestri (c’è chi considera Hoichi un eroe, chi già cerca di uccidere i fardiani in suo nome, chi invece lo vede come un nemico dell’Umanità e un terrorista).

Purtroppo, questa continua escalation del conflitto su più livelli (quello dell’informazione, quello sul campo di battaglia, quello della negoziazione), e su più fronti (fardiano e terrestre a loro volta frantumati in diverse fazioni), arriva quasi al parossismo proprio nei volumi finali, soprattutto il 5 e 6; qui infatti, con l’eXaXXion in riparazione dopo l’ultimo scontro, si gioca tutta una partita socio-politica e tattico-strategica resa in maniera a tratti indecifrabile dai dialoghi infarciti di dettagli tecnici, scrupolosi, minuziosi, ma anche così avveniristici e incredibili, per rendere a dovere la tecnologia avanzatissima degli alieni, da risultare spesso indigesta.

Sullo sfondo di questo complicatissimo conflitto, dove ad ogni pagina uno dei due contendenti sembra prendere il sopravvento sull’altro, salvo poi vedere il tutto ribaltato un istante dopo, incombe l’arrivo dal pianeta madre dei fardiani di una potentissima nave ammiraglia, in grado di spazzare via la Terra con un solo colpo e di cui fino alla fine non si sa quale saranno le vere intenzioni (potrebbero anche sacrificare il loro stesso distaccamento pur di annientare la pericolosissima unità XXX ora in mano nemica); vale la pena menzionare lo scontro finale, ambientato addirittura all’interno di una distorsione spaziale (!), decisamente suggestivo, idea notevole che regala al lettore una delle rappresentazioni fantascientifiche (e spaziali) tra le più riuscite.

Sarà complicato e un po’ difficoltoso seguire la trama iper-dettagliata e iper-avveniristica dell’autore, ma di certo alla fine il lettore può dirsi soddisfatto per la risoluzione di ogni aspetto del conflitto, anche se, emblematicamente, tutto è giocato su una tale ambiguità da entrambe le parti che non ci si potrà certo aspettare una vittoria netta di una fazione rispetto alle altre; ed è in fondo anche il bello di una conclusione non completamente a favore di uno dei contendenti, né tantomeno assolutoria per le parti, e sicuramente non a lieto fine a tutti i costi per i buoni (quali che siano, in quanto è anche  difficile stabilire a chi guardare in tal senso).

Disegni al passo con la trama e quindi notevoli nel descrivere tecnologie avveniristiche, con trovate grafiche veramente molto godibili e a tutt’oggi molto moderne, nonché dettagliati e particolareggiati, fantastici sia per macchinari e armi (di cui l’autore è un appassionato, e si vede), che molto buoni anche nel tratteggiare i vari personaggi, alieni e terrestri, che soprattutto le forme prosperose delle numerose protagoniste femminili (altra passione dell’autore, e si vede pure in questo caso).

Voto: 7,5

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