Supergirl 3×23 – Battle Lost and Won | Recensione

Pubblicato il 19 Giugno 2018 alle 20:00

E’ tempo di season finale per Supergirl: quale sarà l’esito della battaglia finale contro Reign?

Selene e il culto di Juru erano riusciti, con un abilissima manovra, a distrarre Supergirl e a far avanzare in maniera decisiva il loro piano così come visto nell’episodio della settimana scorsa, la nostra recensione QUI. Reign non aveva più bisogno di un ospite umano, pur rimanendo collegata a Sam, e la Terra poteva essere terraformata per rinascere come un nuovo Krypton.

Fortunatamente però Supergirl e Mon-El erano riusciti, grazie all’aiuto di Alura, a tornare sulla Terra in tempo per riorganizzare l’offensiva.

Il season finale, intitolato Battle Lost and Won, riprende quindi con Sam impegnata ad affrontare Reign nel suo subconscio mentre Supergirl e gli altri eroi, compresa la Legione, arginare gli effetti della terraformazione. Sarà però il sacrificio di M’yrnn, il padre di J’onn, fondamentale per fermare Reign quasi giunta al nucleo terrestre.

Ma se la prima battaglia è andata a favore dei nostri, la guerra è tutt’altro che terminata. Sarà ancora una volta Sam l’ago della bilancia. La battaglia finale dovrà essere portata direttamente da Selene, con Supergirl convinta che la minaccia è talmente grande da dover rischiare di utilizzare qualsiasi mezzo a sua disposizione pur di fermare Reign, ma sarà Sam a sferrare il colpo decisivo; colpo decisivo che però costringe la stessa Supergirl letteralmente a rivedere la sua strategia pur di salvare, davvero, tutti i suoi amici e alleati.

Se per Supergirl la vittoria porterà conseguenze “mentali” più che fisiche, anche per i suoi alleati le conseguenze non saranno da meno con alcuni importanti cambiamenti.

Battle Lost and Won è un discreto season finale che, seppur meno spettacolare rispetto non solo alla costruzione della villain ma anche a livello puramente tecnico rispetto ad altri episodi di questa terza stagione, riesce a chiudere in maniera più che dignitosa le molte trame ancora aperte e a fornire ottimi spunti per la già confermata quarta stagione.

Showrunner e sceneggiatori basano quindi tutto l’episodio, che a dirla tutta ci mette qualche minuto di troppo a carburare a dovere, sulle conseguenze non tanto della battaglia finale quanto piuttosto di tutti gli avvenimenti avvenuti in questa stagione: da Winn, che verrà coinvolto suo malgrado negli affari della Legione, a J’onn e Alex – ottimo in questo senso l’idea di “incastrare” le sottotrame di Alex in un quadro più ampio per la prossima stagione – fino a Mon-El e Supergirl con il primo “costretto” a ritorno nel futuro e la seconda che abbandona l’idea di trasferirsi ad Argo City ed entrambi stretti nella morsa delle loro responsabilità. Per finire poi con James – che decide di dare una svolta definitiva alla sua doppia identità di Guardian – e Lena che si candida ovviamente a villain principale della prossima stagione.

L’episodio strappa quindi più di una pagina da Man of Steel da un lato e dal primo seminale Superman di Richard Donner condensando una lunga, ma meno stucchevole del previsto, parte drama nel finale dell’episodio che si chiude con un cliffhanger che sembra riprendere l’incipit della serie New 52 dedicata all’eroina.

Per gran parte dell’anno, e di conseguenza di questa stagione televisiva, Supergirl è stato il miglior show targato DC/The CW.

La serie infatti aveva trovato sin dai primi episodi un equilibro notevole fra componenti sci-fi, comiche, drama e quel tocco fumettistico che negli altri show si è purtroppo perso e/o diluito troppo negli anni. Di contro la serie ha sofferto una programmazione a dir poco ballerina con continue pause che ne hanno inficiato, soprattutto in questo filotto finale di episodi, la fruizione. Altro aspetto negativo da sottolineare è stata la presenza di qualche episodio di passaggio davvero sottotono che si innesta però nell’ormai congenito problema della lunghezza delle serie The CW che, con i loro 22/23 episodi a stagione, sono sempre soggette a cali fisiologici spesso brutali.

Così come questo finale ha lasciato intendere la prossima stagione si prospetta carica di novità e con spunti di partenza davvero, davvero interessanti.

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