DC’s Legends of Tomorrow 3×15 – Necromancing the Stone | Recensione

Pubblicato il 20 Marzo 2018 alle 15:00

Succumb to the demon…

La terza stagione di DC’s Legends of Tomorrow è al suo climax. Il villain è stato ormai legittimato da una costruzione non impeccabile ma efficace così come l’obbiettivo per sconfiggerlo è stato presentato alle Leggende sotto forma dei mistici Totem, elemento su cui si sono poggiati gli episodi delle ultime settimane.

Ora non resta che alzare la posta in palio e far convergere l’elemento soprannaturale con quello sci-fi e per questo al termine dell’episodio della scorsa settimana – la nostra recensione qui – il contiuum tempo-spazio aveva iniziato a sfaldarsi mettendo in allarme i nostri eroi che hanno iniziato a velocizzare le operazioni per sconfiggere Mallus.

L’episodio di questa settimana intitolato Necromancing the Stone parte proprio da questo aspetto con gli anacronismi che si moltiplicano e il Fire Totem la squadra si separa in gruppi di due per affrontare più missioni contemporaneamente.

Tuttavia il perno dell’episodio saranno Sara e il Death Totem. Mallus infatti “convincerà” Sarah ad indossare l’artefatto che ovviamente sprigionerà il lato peggiore della ragazza costringendo le Leggende ad un vero e proprio assedi all’interno della Waverider.

L’unica soluzione per rompere il legame fra Sara, il Totem e Mallus è quella di contattare colui che per primo aveva imbeccato le Leggende sul ruolo degli artefatti e sugli scopi di Mallus: John Constantine!

Sarà quindi Ava a mettersi sulle trace del demonologo nella speranza che possa fornire un aiuto decisivo mentre il resto delle Leggende resiste agli attacchi della Sarah posseduta cercando di contrastarla con i poteri degli altri totem in loro possesso compreso il redivivo Fire Totem che troverà un inaspettato possessore.

Necromancing the Stone rappresenta una piccola battuta d’arresto per la serie che, a soli tre episodi dalla fine, si concede un episodio di passaggio in cui la componente drama emerge prepotente soprattutto nel finale dell’episodio.

La pecca più grave dell’episodio è non riuscire a centrare benissimo il suo obbiettivo quello cioè di mettere le Leggende contro le loro peggiori paure e facendoli così testare sulla loro pelle il potere del Death Totem. Il tal senso l’intento degli showrunner era quello di aumentare il senso di minaccia del villain vero deus ex machina dietro la momentanea debolezza di Sara.

Non sitratta di un brutto episodio sia chiaro soltanto poco fluido per ritmo ed intenti anche la scelta di relegare Constantine al surreale ruolo di comic relief non paga come dovrebbe e la regia riesce solo a tratti a capitalizzare l’assedio all’interno della Waverider che invece avrebbe potuto fornire una ambientazione ricca di spunti anche “horror” riprendendo il mitico Alien magari.

In definitiva Necromancing the Stone non fa progredire di molto la trama principale di questa terza stagione piuttosto pone sotto i riflettori da un lato Sara – che a giudicare da questo episodio sarà il vero ago della bilancia nella battaglia finale – e soprattutto John Constantine che pur non incisivo quando il primo episodio in cui era comparso si sta ricavando di diritto un posto fra le Leggende per la prossima stagione – almeno a giudicare dai rumor.

Siamo ormai ad un passo dal finale di stagione per DC’s Legends of Tomorrow e le possibilità sono molteplici, speriamo solo che la via scelta da showrunner e sceneggiatori soddisfi le aspettative.

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