George Miller e la Justice League che non fu

Pubblicato il 15 Novembre 2017 alle 11:25

Justice League uscirà in Italia il 16 novembre.

Il nuovo film dell’universo cinematografico DC unirà per la prima volta sullo schermo i supereroi più famosi della casa editrice americana.

Batman, Superman, Wonder Woman, Aquaman, Flash, Cyborg: com’era accaduto per i supereroi Marvel in Avengers di Joss Whedon (Whedon che è stato parte attiva anche in Justice League, avendo effettuato le riprese aggiuntive e curato la post-produzione del film dopo che Zack Snyder ha dovuto abbandonare il set per una tragedia familiare) ora tocca a loro fare squadra per sconfiggere una minaccia altrimenti insormontabile in quello che è probabilmente l’evento più atteso di questa stagione cinematografica.

Sicuramente la Warner Bros. crede molto nel progetto, che segnerà un punto di ripartenza per il suo “neonato” universo cinematografico, partito nel 2013 con Man of Steel.  All’epoca la casa di produzione di Burbank si stava lasciando alle spalle il remunerativo franchise de Il Cavaliere Oscuro creato da Christopher Nolan, che aveva riletto il mito di Batman con uno sguardo realistico e atmosfere spiccatamente thriller.

Fu proprio in quel periodo che nacque la prima idea di realizzare un lungometraggio sulla Justice League. Dietro a quell’idea c’era George Miller.

Come sappiamo quel film non fu mai realizzato (dopo il fallimento di quel progetto Miller si mise a lavoro su quello che sarebbe diventato uno dei migliori film della storia del cinema, Mad Max: Fury Road, quindi è andata bene così), ma visto che fra qualche giorno la prima versione cinematografica della Justice League arriverà nei cinema di tutto il mondo, MangaForever ha pensato di proporvi un’analisi in retrospettiva di Justice League Mortal, il film sulla Justice League che non verrà mai realizzato.

Miller nel corso degli anni si è sbottonato parecchie volte sul progetto naufragato, la cui produzione sarebbe dovuta partire nel 2007 (con un’uscita nei cinema fissata per il 2009) ma venne prima interrotta dallo sciopero degli sceneggiatori (che si protrasse fino al 2008), poi dal governo australiano, che impose una troupe australiana.

La formazione del team sarebbe stata più o meno simile a quella proposta da Zack Snyder (con l’eccezione di Martian Manhunter, che Snyder ha sostituito con Cyborg) ma il cast che la Warner e Miller aveva scelto non avrebbe potuto essere più diverso da quello odierno:  D. J. Cotrona sarebbe stato Superman, Armie Hammer avrebbe indossato il cappuccio di Batman, alla formosa Megan Gale sarebbe andato il lazo di Wonder Woman, mentre Flash avrebbe avuto il volto della star di The O.C. Adam Brody, il rapper Common (splendido e divertentissimo in John Wick 2) sarebbe stato la Lanterna Verde John Stewart e il tridente di Aquaman l’avrebbe impugnato Santiago Cabrera.

Come in Justice League di Zack Snyder anche in Justice League Mortal sarebbe stato Batman a reclutare i vari metaumani, ma invece di affrontare la minaccia di Steppenwolf nel film di Miller il superteam avrebbe dovuto vedersela con Maxwell Lord (che avrebbe avuto il volto di Jay Baruchel). Addirittura in una scena (descritta proprio da Baruchel come “superviolenta”) Lord avrebbe usato le sue temibili abilità di controllo mentale per prendere possesso di Superman e obbligarlo a scontrarsi con Wonder Woman.

Ma il mondo non vedrà mai Justice League Mortal di George Miller, che finirà lì dove vanno a finire tutti gli affascinanti progetti ingurgitati dalla macchina di Hollywood, magari fianco a fianco col Batman estremo di Darren Aronofsky (basato su Anno Uno di Frank Miller). Quel Batman poi sarebbe stato rimpiazzato dalla trilogia di Christopher Nolan, un progetto che avrebbe riscosso il plauso di pubblico e critica.

E da giovedì potremo finalmente vedere il progetto di Zack Snyder per la Justice League dell’universo cinematografico DC.

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