Recensione Ken Il Guerriero Vol. 13 e 14 (di 27) – d/visual

Pubblicato il 23 Marzo 2010 alle 11:10

Autori Buronson (testi) e Tetsuo Hara (disegni)

Casa Editrice d/visual

Provenienza Giappone

Prezzo € 9,30

A cura di Roberto IceMan Addari


Con i volumi 13 e 14 la riedizione deluxe di uno dei manga più amati e conosciuti in Italia raggiunge un momento importante della sua serializzazione: ci troviamo infatti all’inizio dei capitoli conclusivi della “prima serie” (prendendo la divisione dell‘anime, assente nel manga), quando i cinque astri in cerchio a difesa dell’ultimo dei sei sacri guerrieri di Nanto fanno la loro apparizione per ostacolare il cammino del grande Re, Raoh, e permettere a Kenshiro di raggiungere il castello in cui risiede l’ultimo condottiero.

Conosciamo (o riscopriamo, per chi ha letto già una delle due precedenti edizioni italiane della serie o ha visto il cartone animato in televisione) personaggi carismatici come Fudo della Montagna o Juza delle Nuvole, e assistiamo a scontri appassionanti come quello che vede contrapposti Raoul e Juza, senza dimenticare la rivelazione cruciale sull’identità dell’ultimo condottiero e perché questi sia così importante per riportare l’ordine nell’epoca tumultuosa di fine secolo.

A vent’anni dalla prima edizione italiana e a quasi trenta dall’esordio su Shonen Jump, l’epopea di Hokuto no Ken mantiene inalterato il proprio fascino anche nei confronti di chi l’ha già gustata in passato: nonostante la storia segua una struttura lineare che vede Ken incontrare ciclicamente nuovi avversari da sconfiggere, seguito da flashback e momenti rivelatori, la forza dell’idea di Buronson e il pantheon di personaggi dalla statura epica, impegnati a scontrarsi in nome della tradizione di duemila anni di Hokuto, in nome dell’amore e per decidere le sorti dell’umanità in un mondo sprofondato nel caos, risultano ancora avvincenti e rendono la lettura un intrattenimento più che piacevole.

La sensazione di freschezza è amplificata dalla sontuosa edizione confezionata da d/visual: innanzi tutto il grande formato, un 18×26 che rende giustizia alle maestose e minuziose tavole di Tetsuo Hara, e poi la presenza di tavole a colori e in bicromia per la prima volta in una edizione italiana dell’opera; il tutto stampato finalmente (dopo due edizioni assolutamente non all‘altezza) su ottima carta e con una qualità di resa notevole, come da standard per l’editore.
La morbidezza del volume rende piacevole la lettura, senza compromettere la resistenza e la solidità dell’albo.
A fronte di queste caratteristiche tecniche, il prezzo di € 9,30 (per 190 pagine) è decisamente concorrenziale.

 


VOTO 7,5

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