Spider-Man .1: recensione

Pubblicato il 8 Novembre 2011 alle 10:27

Arriva il numero .1 della serie dedicata all’Arrampicamuri, inserita nell’iniziativa Marvel .1, ideale punto di partenza per coloro che volessero avvicinarsi all’universo narrativo di uno dei più rappresentativi eroi della Casa delle Idee.

Spider-Man .1

Autori: Dan Slott (testi), Humberto Ramos, Stefano Caselli (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 1,00, 17 x 26, pp. 32, col.
Data di pubblicazione: ottobre 2011

Che l’Uomo Ragno sia uno dei personaggi più conosciuti e rappresentativi della Marvel è un dato di fatto e la sua notorietà è ulteriormente aumentata dopo le pellicole cinematografiche di Sam Raimi a lui dedicate. Il successo di questi film ha avuto il merito di attrarre potenziali lettori che fino a quel momento non si erano mai fatti intrigare da un albo Marvel. Pur essendo in sé positivo, ciò ha comportato per la Casa delle Idee qualche problema.

Come tutti sanno, infatti, Spidey, al pari di altri character storici dell’etichetta statunitense, ha alle sue spalle decenni di avventure e per un neofita l’inizio della lettura di un episodio ragnesco potrebbe risultare difficoltoso. Di conseguenza, la Marvel, per venire incontro ai nuovi fan, ha varato l’iniziativa Marvel .1 che consiste in una serie di comic-book auto-conclusivi che presentano un episodio che, invece di riassumere le puntate precedenti, fa il punto della situazione e mette in evidenza le caratteristiche basilari di un eroe e dei vari comprimari.

La situazione dell’Uomo Ragno è radicalmente mutata, come è evidente se si prendono in considerazione i recenti sviluppi: Peter Parker, innanzitutto, non è più sposato con la bella Mary Jane; è uno scienziato dell’Horizon Labs, diretta dal geniale Max Modell, e ha una storia con una ragazza che lavora al dipartimento di polizia di New York, Carlie Cooper, peraltro non a conoscenza della doppia vita del nostro. Inoltre, l’Uomo Ragno è attualmente membro dei Vendicatori, dei Nuovi Vendicatori nonché della Future Foundation, il gruppo che ha preso il posto dei Fantastici Quattro.

Negli ultimi tempi, per giunta, sta passando un brutto momento a causa della morte di Marla Madison, moglie di J.J. Jameson, attuale sindaco di New York, e la sua vita è, nel complesso, complicata come al solito. In questo numero .1, che include Amazing Spider-Man 654.1, i riflettori sono, però, puntati sul nuovo Venom.

E di chi si tratta? Nientemeno che di Flash Thompson, presente nel cast di Spider-Man sin dai primordi: colui che al liceo aveva tormentato Peter per poi in seguito divenire uno dei suoi migliori amici. Dopo aver perso l’uso delle gambe, Flash si è sottoposto al Progetto Rinascita ed è divenuto, appunto, Venom e ora agisce come agente segreto, stile James Bond, per conto del governo.

Bastano questi elementi per comprendere come, purtroppo, le storie dell’Uomo Ragno siano divenute farsesche. Alla ricerca esasperata di novità e colpi di scena, gli autori Marvel hanno, a mio parere, perso la bussola, ricorrendo a trovate demenziali e stravolgendo le atmosfere delle trame del Tessiragnatele. Senza considerare il fatto che il rispetto delle psicologie dei personaggi è ormai un’utopia e basti pensare, appunto, a Flash. Quando mai ha avuto la mentalità di un agente segreto? Mah!

I testi di Dan Slott sono anonimi e non si discostano dalle modalità tipiche del comicdom americano, con dialoghi banali e risaputi e story-line vuote e superficiali che lasciano il tempo che trovano. Per giunta, questo numero .1 non è che aiuti a chiarire lo status dell’Uomo Ragno, considerando che, lo ripeto, i riflettori sono puntati su Venom. La parte grafica è pregevole, grazie all’ottimo Humberto Ramos, già in passato illustratore di Spidey, con il suo riuscito mix di influssi manga e stile USA e con un’interessante impostazione della tavola. E va pure segnalato il breve contributo finale di Stefano Caselli. Ma, nel complesso, Spider-Man .1 è evitabile: l’autentica prova del basso livello in cui è purtroppo giunta la gloriosa Marvel Comics.

Voto: 5

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