Xenozoic: tornano gli anni ’80 con il capolavoro di Mark Schultz – Recensione

Pubblicato il 2 Marzo 2016 alle 11:20

Un uomo chiamato Cadillac, una bella ragazza e tanti dinosauri! Di cosa si tratta? Di Xenozoic Tales, capolavoro del grande Mark Schultz! Non perdete uno dei migliori fumetti americani degli anni ottanta proposto da Editoriale Cosmo in Cosmo Pocket!

L’Editoriale Cosmo ha occupato un posto importante nel mercato nostrano con la sua politica editoriale incentrata sulla pubblicazione di ottimo materiale a un prezzo accessibile. La casa editrice ha posto particolare attenzione sin dal principio ai fumetti di area bd ma ormai nel suo ricco catalogo non mancano opere italiane e statunitensi. Per quanto riguarda la letteratura disegnata a stelle e strisce, la pubblicazione di Xenozoic Tales, gioiello del bravissimo Mark Shultz, è degna di considerazione.

La serie si compone di due albi in formato bonellide e in bianco e nero ed è uscito il primo numero. Coloro che non sanno di cosa si tratta farebbero bene a non trascurarla poiché è una lettura di indiscutibile qualità. Xenozoic Tales (in questa edizione solo Xenozoic) fu realizzata da Shultz durante la seconda metà degli anni ottanta, nel clima del cosiddetto Rinascimento Americano che rappresentò un momento irripetibile di inventiva e innovazione. Molti degli autori coinvolti tentarono di allontanarsi dal genere supereroico dilagante e proposero lavori con case editrici indipendenti.

La serie esordì con un breve episodio nell’antologico Death Rattle e, sulla scia dell’interesse suscitato, proseguì con un comic-book ottenendo crescente successo, tanto che può vantare diverse edizioni per la Kitchen Sink, la Dark Horse e persino la Marvel e ha dato pure vita un videogioco. Classificarla è arduo. Potremmo definirla fantascientifica, dal momento che le vicende si svolgono nel ventiseiesimo secolo. La terra è stata devastata da una catastrofe e la vita ha subito mutamenti radicali. Gli esseri umani si trovano, tutto sommato, in una situazione di relativa tranquillità ed esistono le armi e la tecnologia.

Ma ci sono pure dinosauri e creature preistoriche. L’idea di Mark Shultz è infatti questa: narrare avventure caratterizzate da un mix di primitivismo, esotismo e contemporaneità con una sensibilità post-moderna. Il protagonista di Xenozoic Tales è Jack Tenrec, detto Cadillac. E’ un meccanico forte e coraggioso che, come avrete modo di scoprire, rimane coinvolto nelle vicissitudini della splendida Hannah Dundee, una scienziata che appartiene a una delle tante comunità che vivono nell’Era Xenozoica, impegnata in un’importante missione diplomatica.

Senza spoilerare, aggiungo solo che i due saranno costretti dalle circostanze ad agire insieme e rimarranno implicati in incredibili peripezie. Appariranno dinosauri, pterodattili, umanoidi di aspetto rettiliano, avventurieri e criminali di vario tipo. Schultz delinea story-line brevi contrassegnate da un ritmo adrenalinico e indiavolato, quasi sempre auto-conclusive. Ognuna di esse, però, fa parte di un vasto puzzle narrativo, decisamente coinvolgente.

L’autore si fa influenzare dalla tradizione pulp, mixando il genere avventuroso di E.R. Burroughs, il fantasy di Robert E. Howard e, di tanto in tanto, qualche elemento horror alla Lovecraft. E si rilevano echi dei film di serie b di Hollywood e dei fumetti della Golden Age. Il tutto è filtrato da una sensibilità, come ho scritto, post-moderna. Il risultato è un piacevole amalgama di classico e contemporaneo che non può non intrigare. Testi e dialoghi sono inoltre curati e spesso valorizzati da gradevole ironia.

Se le sceneggiature sono di alto livello, lo stesso vale per i disegni. Lo stile di Schultz è naturalistico, dettagliato, cinetico e impreziosito da un dinamismo esasperato. Per quanto concerne la rappresentazione della sensuale bellezza di Hannah, Schultz ricorda, facendo i debiti distinguo, gli esiti espressivi del leggendario Frank Frazetta e di illustratori del calibro di Howard Pyle e di N.C. Wyeth, nonché dei ritrattisti collocabili nel contesto delle pin-up alla Betty Page. Schultz ottiene risultati altrettanto efficaci raffigurando le mastodontiche figure dei dinosauri e degli altri esseri dell’Era Xenozoica e vanno tenuti d’occhio i raffinatissimi giochi d’ombra di tante tavole.

Insomma, se c’è un fumetto che questo mese vale la pena leggere è proprio Xenozoic Tales.

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