Spider-Man Team-Up vol. 1 – Marvel Saga – recensione

Pubblicato il 4 Aprile 2011 alle 11:06

Spider-Man Team-Up vol. 1 – Marvel Saga

Autori: Len Wein (testi), Gil Kane, Sal Buscema, Jim Mooney (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 6,00, 17 x 26, pp. 144, col.
Recensione


I fumetti dei supereroi hanno caratteristiche che li rendono peculiari: per esempio, la continuity, croce e delizia dei fans e degli autori, che ha spesso influenzato e compromesso l’inventiva dei cartoonist, impossibilitati a compiere specifiche scelte narrative poiché in contraddizione con alcune vicende. Oppure i crossover, gli incroci tra collane che sovente complicano la fruizione di una saga.

E c’è un altro, importante elemento: i team-up, cioè le alleanze e gli incontri tra buffoni in calzamaglia che, comunque, entusiasmano un numero elevato di lettori. Del resto, se i supereroi DC e Marvel vivono in universi condivisi, è logico che i characters interagiscano tra loro. E tali incontri a volte hanno assunto una valenza mitica: basti pensare al primo, storico team-up tra il Flash di Terra 1 e quello di Terra 2.

Nello specifico della Marvel, fu evidente, sin dal principio, che Fantastici 4, Uomo Ragno e compagnia vivevano nello stesso mondo e se si analizza con attenzione la produzione della Casa delle Idee dei primi anni sessanta, ci si rende conto che Lee e i vari disegnatori realizzarono un numero notevole di team-up. Nel 1971, comunque, la Marvel decise di varare un comic-book che dei team-up faceva la base narrativa fondamentale. E tale mensile non poteva non essere dedicato all’Uomo Ragno che, all’epoca, era l’eroe più rappresentativo e di successo della casa editrice.

Nacque, quindi, Marvel Team-Up, imperniato sulle vicissitudini di Spider-Man che, mese dopo mese, viveva svariate avventure in coppia con un supereroe sempre diverso. Le story-line si concentravano sull’azione adrenalinica ed erano quasi del tutto assenti le situazioni soap-operistiche e il lato ‘privato’ della vita di Peter Parker che avevano reso Amazing Spider-Man uno dei serial di punta dell’etichetta.

Tuttavia, malgrado le finalità meramente commerciali di Marvel Team-Up (specie nei primi anni, il serial fu utilizzato proprio per pubblicizzare personaggi meno popolari di Spidey), il comic-book non era male e fu realizzato da autori di tutto rispetto. Panini Comics negli ultimi mesi ne ha proposto gli episodi iniziali nella defunta Spider-Man Collection. Ma ora riprende la pubblicazione nella collana Marvel Saga che, per quattro mesi, proseguirà la run di Marvel Team-Up.

La prima uscita comprende i nn. 16-24 del comic-book originale (ad eccezione dei nn. 18 e 23 perché dedicati alla Torcia Umana) e bisogna dire che le storie, pur chiaramente in linea con gli stilemi espressivi dei seventies, sono godibili, poiché a scriverli c’è il grande Len Wein, geniale creatore di Wolverine e di Swamp Thing, tra le altre cose, che coinvolge il ragno in avventure differenti nell’ambientazione, a seconda del personaggio a lui affiancato.

In questo numero, Spidey collaborerà con Capitan Marvel, nel periodo in cui il guerriero Kree condivideva un legame psichico con il giovane Rick Jones e l’episodio segnerà la nascita del letale Basilisco; con Mister Fantastic, in un momento di profonda crisi del Quartetto; con il signore della giungla Ka-Zar, in una celebre storia che vede l’esordio del mostruoso uomo dinosauro Stegron e che ha un tono delizioso da b-movies; e con la Pantera Nera, primo eroe afroamericano dei comics a stelle e strisce. Bisogna, inoltre, segnalare il team-up con il Dr. Strange, alle prese con lo stregone Xandu, cioè un omaggio al secondo annual di Amazing Spider-Man disegnato da Steve Ditko, primo penciler dei due eroi (presente, per giunta, nel terzo Marvel Masterwork dedicato al ragno). Nonché una storia macabra e horror con l’inquietante Fratello Voodoo.

I testi di Wein, pur datati, sono efficaci e pieni di humour. E, per ciò che concerne i disegni, va segnalato un nome leggendario, quel Gil Kane che ha ammaliato generazioni di lettori con Lanterna Verde, lo stesso Uomo Ragno, Hulk, Batman e altri importanti character. Il suo tratto non ha perso nulla del suo fascino e lo stesso vale per il particolarissimo lay-out delle tavole. Sono anche della partita Sal Buscema, altro nome importante della Marvel, e Jim Mooney, ricordato per la sua versione di Supergirl degli anni sessanta, forse meno incisivi ma altrettanto piacevoli.

Insomma, se volete assaporare atmosfere classiche, Marvel Team-Up potrebbe essere una buona scelta. E noto con piacere che Panini Comics, magari stimolata dalle proposte d’epoca della concorrente Planeta, sta dimostrando attenzione nei confronti di questo genere di produzioni. Mi auguro che non si tratti di un fenomeno passeggero e, per ciò che riguarda le alleanze ragnesche, auspico che vengano riproposti gli episodi di fine anni settanta scritti da Chris Claremont e disegnati da John Byrne: vale a dire, il punto qualitativamente più alto di Marvel Team-Up.


Voto: 7

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