Recensione: Occhi dietro vol. 1 (di 3)

Pubblicato il 6 Dicembre 2010 alle 11:04

Autori: Shusuke Michio (romanzo originale e adattamento), Nokuto Koike (disegni).
Casa editrice:
Ronin Manga.
Provenienza:
Giappone.
Prezzo:
5,90 Euro.
Note:
192 pagine, b/n, brossurato.


Michio è un giovane scrittore (ovviamente ricalcato sull’autore stesso, visto che si chiama nello stesso modo), che decide di passare qualche giorno in una sperduta località montana giapponese, teatro però, come scoprirà a sue spese, di misteriose sparizioni di alcuni bambini qualche anno prima; la zona si presenta fin da subito con quel qualcosa di inquietante e disturbante, ma quando iniziano a sibilare voci sinistre nell’aria, al protagonista viene ben più di qualche dubbio (e timore).

La faccenda si complica con la comparsa di uno studioso del paranormale, e si infittisce di ulteriori, incredibili particolari, come alcune foto che rivelano dettagli sconvolgenti apparsi sulla schiena di alcune persone morte suicide, guarda caso proprio nella medesima zona; ma non basta, forse un ragazzo, che sta per togliersi la vita, ha conosciuto uno dei possibili responsabili, ma non riesce assolutamente a capacitarsi che sia chi crede di essere.

Nulla da dire, a guardare l’atmosfera misteriosa, da incubo e a tratti claustrofobica che viene intessuta, c’è di che appassionarsi e soprattutto impaurirsi (sperando che le premesse vengano mantenute anche per i prossimi due volumi); se un sano brivido d’orrore ci passa per la schiena però, il merito è anche del disegnatore, qui alla sua prima prova, che visti i risultati può dirsi pienamente superata, con tratteggi che gettano oscure zone d’ombra alternati a vignette fatte di personaggi ritratti con una linea chiara che coglie anche la più piccola inquietante espressione.

Notevole anche la qualità dell’edizione Ronin, partita da quel punto di vista direttamente con uno standard altissimo, sia per carta che per rilegatura, e con traduzioni e adattamenti finora in regola; discutibile la grafica semmai, uniforme per tutte le loro proposte, sia che il volume abbia la sovracopertina o meno, e forse proprio per questo esteticamente un po’ penalizzante (ma de gustibus), sicuramente un’impostazione adottata appositamente in modo da rendere più evidente e far risaltare la presenza dei propri volumi, che sembrano addirittura dei piccoli libri, nelle fumetterie e nelle librerie di varia.


Voto: 7 e 1/2.

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