iZombie n. 3 – Recensione

Pubblicato il 10 Febbraio 2013 alle 09:00

Arriva il terzo volume di iZombie imperniato su Gwen Dylan, la deliziosa non morta inventata da Chris Roberson e Mike Allred! Seguite questo nuovo capitolo che mixa horror, umorismo e influenze pop in perfetto stile Vertigo!

iZombie n. 3

Autori: Chris Roberson (testi), Mike Allred, Jay Stephens (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Provenienza: USA

Genere: Horror

Prezzo: € 11,95, 16,8 x 25,6, pp. 128, col.

Data di pubblicazione: gennaio 2013

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L’incredibile successo di The Walking Dead di Robert Kirkman ha contribuito a far tornare di moda gli zombie e oggi non esiste casa editrice americana che non pubblichi serie o miniserie imperniate sugli inquietanti morti viventi resi celebri dal regista George A. Romero. La Vertigo non fa eccezione e da un po’ di tempo sta proponendo iZombie, serial ideato e scritto da Chris Roberson e disegnato dal grande Mike Allred.

Tuttavia, definire il comic-book è difficile poiché le tematiche e i concetti narrativi sono horror ma lo sceneggiatore ha inserito elementi disparati che vanno dalla soap opera all’underground, con influssi pop e stilemi mutuati dalla narrativa chick-lit, genere Bridget Jones, tanto per capirci, con notevole senso dello humour. E in effetti iZombie è divertente e può anche essere considerato un’interpretazione sarcastica e post-moderna della fiction terrifica.

Protagonista della serie è la bella Gwen Dylan, ragazza alternativa e ‘gothic’ che lavora in un cimitero. In realtà è una zombie costretta a divorare cervelli per sopravvivere e ogni volta che ne divora uno ne assorbe momentaneamente i ricordi (e ciò le causa non pochi problemi). Inoltre Gwen frequenta strani amici: Ellie, una stupenda bionda fantasma; e Spot, un ragazzo che si trasforma in un terrier. Ma Roberson si è divertito a inserire altri strampalati personaggi: è il caso, per esempio, di Amon, mummia più che centenaria i cui scopi non sono ancora chiari; un gruppo di perfide e sexy vampire; e soprattutto Horatio, un bellissimo ragazzo attratto da Gwen e che fa parte di una setta di uccisori di creature paranormali (e gli zombie rientrano nella categoria).

Le vicende si svolgono a Eugene, nell’Oregon, luogo che ha una certa importanza per l’immaginario alternativo degli Stati Uniti (e nel fumetto ci sono parecchie allusioni al riguardo) e fino a questo momento Roberson aveva inserito numerose story-line a prima vista scollegate tra loro. Ma in questo terzo tp che include i nn. 13-18 del mensile originale, tutto inizia ad avere un senso e l’esistenza di Gwen si complica. Scopriremo in che modo è morta (finora non avevamo informazioni) e il ruolo di Amon si farà rilevante. Per giunta, il rapporto tra Horatio e Gwen subirà drastici mutamenti.

L’irrefrenabile Roberson fa poi esordire i Presidenti Morti, squadra governativa di creature paranormali. E una scienziata pazza sta compiendo esperimenti con i cadaveri; appare un allucinante cervello senziente di origine russa; le vampire che si aggirano per Eugene non se ne staranno in disparte; e il nonno di Spot, trasformato in una scimmia, e il fratello di Gwen, Gavin, avranno un ruolo nella trama. E non mancano gli zombie; anzi, la città sarà invasa dai morti viventi, in una specie di curioso omaggio ai film di Romero (e si notano pure affettuosi richiami al classico horror movie di James Whale, ‘La Moglie di Frankenstein’).

Roberson si rende responsabile di una delle sequenze più intriganti e spassose della serie, introducendo spunti narrativi che hanno il pregio di coinvolgere e incuriosire. I testi sono vivaci e scattanti come al solito e abbondano i riferimenti ai fumetti (a quelli di Allred, in particolare, a cominciare da Madman e The Atomics), ai videogame, ai giochi di ruolo e all’indie rock.

Alle matite c’è il penciler regolare Mike Allred che, tanto per cambiare, svolge un lavoro sopraffino con il suo delizioso amalgama di pop art alla Roy Lichtenstein e suggestioni underground. Un episodio, dedicato a Diogene, il burbero superiore di Horatio e ambientato in Amazzonia tra culti ancestrali e splendide sacerdotesse vampire, è invece illustrato da Jay Stephens, anch’egli di impostazione underground ma influenzato dai cartoon. Nel complesso, iZombie si conferma una delle proposte Vertigo più valide e interessanti.


Voto: 8

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