BATMAN: CAVALIERE MALEDETTO, di Jeph Loeb e Tim Sale | Recensione

Tre racconti ambientati durante la Notte delle Streghe, dove il Cavaliere Oscuro dovrà fare i conti con le sue paure più profonde ! Firmano due nomi che non hanno bisogno di presentazioni: Jeph Loeb e Tim Sale !!!

Pubblicato il 4 Luglio 2022 alle 17:00

Autori: Jeph Loeb (testi), Tim Sale (disegni)

Formato: 17×26, 192pp., C., colori

Prezzo: 23,00 euro

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Casa editrice: Panini Comics

Data di pubblicazione:  10 mar. 2022

Marco -Spider-Ci- Novelli
Marco -Spider-Ci- Novelli
2022-07-04T17:00:55+02:00
Marco -Spider-Ci- Novelli

Autori: Jeph Loeb (testi), Tim Sale (disegni) Formato: 17×26, 192pp., C., colori Prezzo: 23,00 euro Genere: Supereroi Provenienza: USA Casa editrice: Panini Comics Data di pubblicazione:  10 mar. 2022

Prima che venisse consacrata definitivamente con Il lungo Halloween, la premiata coppia d’autori formata da Jeph Loeb e Tim Sale si era già approcciata con il Cavaliere Oscuro, realizzando tre speciali della collana Legends of The Dark Knight legati alla festa più spaventosa dell’anno, Halloween con BATMAN CAVALIERE MALEDETTO

Questi tre splendidi racconti, poi raccolti in un volume unico chiamato Batman: Haunted Knight e riproposto da Panini sulla collana Dc Library col titolo Batman: Cavaliere Maledetto, riassumono perfettamente la sinergia unica che si era creata tra i due autori, e la loro capacità di centrare a pieno l’essenza del personaggio, in ogni sua sfaccettatura.

Loeb infatti è sempre stato in grado di presentarci il Batman più granitico e inarrestabile, ma allo stesso tempo ci ha rivelato anche le sue debolezze e fragilità, legate soprattutto al suo passato tormentato e alla sua ritrosia nell’aprirsi agli altri ed esternare i propri sentimenti.

In Cavaliere Maledetto, ad esempio, l’Uomo Pipistrello affronterà delle sue nemesi storiche ed eccentriche, come lo Spaventapasseri, il Cappellaio Matto e il Pinguino, ma dovrà anche fare i conti con le sue paure più recondite e ancestrali, che questi scontri in qualche modo riporteranno a galla…

Nel primo episodio, il veleno dello Spaventapasseri acuirà i dubbi e le perplessità di Bruce Wayne a proposito della sua crociata, messa alla prova da una nuova relazione amorosa, con la misteriosa quanto affascinante Jillian Maxwell. A seguire, i due autori ci immergono nel folle mondo del Cappellaio Matto e del noto romanzo di Lewis Carroll a cui si ispira, solo per rivelarci che quella favola aveva un valore profondo per il nostro eroe, legato alla sua infanzia e a quella fatidica notte a Crime Alley, che in qualche modo rivivrà, ritrovandosi tra le braccia di una vecchia amica

Nel terzo e ultimo episodio, Loeb omaggia invece un altro classico della letteratura, come il Canto di Natale di Charles Dickens, lasciando interpretare a Batman la parte del burbero Scrooge, sicuramente troppo preso dalla sua missione e poco incline a relazionarsi con gli altri, così da lasciarsi scappare anche opportunità importanti, come la collaborazione con Lucius Fox, suo storico braccio destro alle Wayne Enterprises.

In questo caso è curioso notare come lo scrittore abbia utilizzato alcuni villain del Pipistrello per il ruolo di “spirito guida”, oltre a suo padre Thomas, appesantito dal fardello delle catene che lui stesso si era costruito, anteponendo spesso il lavoro alla famiglia.

Come al solito, Loeb riesce a scavare nell’intimità del Cavaliere Oscuro in maniera molto semplice e delicata, senza cerebrali sedute psicanalitiche, ma con elementi che arricchiscono il passato del personaggio e ci aiutano a comprenderlo più a fondo.

Quello che intuiamo è che Batman sia solo apparentemente un giustiziere irreprensibile, ma nel profondo rimane sempre quel bambino impaurito, a cui sono stati strappati via i genitori troppo presto. Il trauma che ne è conseguito ha portato a farlo diventare ciò che è adesso, con una missione che rischia di logorarlo dall’interno e lo rende incapace di instaurare vere amicizie e relazioni sentimentali durature. Sta a lui riuscire a conciliare una parvenza di vita “normale” con la sua crociata, dando il giusto peso anche ai sentimenti

Essendo molto avvincenti, nonché ricche di pathos e azione, oltre che profonde, le storie di Batman firmate da Jeph Loeb possono essere considerate un perfetto compendio se si vuole conoscere il Cavaliere Oscuro e il suo mondo. Specialmente quelle in coppia con il compianto Tim Sale, con il quale ha formato uno dei sodalizi artistici più fortunati della storia dei comics.

Riammirare adesso le tavole del grande Sale aggiunge quel pizzico di nostalgia e amarezza alla meraviglia che già provavamo prima… E’ sempre una tragedia quando un artista ci lascia così prematuramente, infatti, specie se talentuoso ed unico nel suo stile come Sale.

In questi tre racconti, realizzati prima di capolavori come Il Lungo Halloween e Vittoria Oscura ( ma potremmo citare anche la quadrilogia dei colori di casa Marvel, ad esempio ) già si vede pienamente l’energia incredibile che sprizzava da ogni tavola, i giochi di luce, la scansione e la dinamicità dello storytelling, oltre a quel suo tratto inimitabile, tanto essenziale quanto efficace.

Quella di Sale è stata indubbiamente una grave perdita per il mondo del fumetto, ma questo volume, così come tutti gli altri firmati dall’artista, possono essere comunque una buona occasione per ammirare ancora una volta il suo incredibile talento, e mantenerne vivo il ricordo attraverso la sua arte.

In Breve

Storia

7.5

Disegni

8

Cura editoriale

8

8

Punteggio Totale

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