Halloween Kills: recensione dell’horror di David Gordon Green con Jamie Lee Curtis

Il film arriva al cinema dal 21 ottobre con Universal Pictures.

Pubblicato il 27 Ottobre 2021 alle 20:29

Titolo originale: Halloween Kills

Diretto da: David Gordon Green

Scritto da: Scott Teems, Danny McBride, David Gordon Green Basato sui personaggi di: John Carpenter

Cast: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Thomas Mann, Anthony Michael Hall

Prodotto da: Miramax, Blumhouse Productions, Trancas International Pictures, Rough House Productions

Uscita: 21 ottobre 2021, #soloalcinema

Distribuzione: Universal Pictures Italia

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2021-10-26T18:44:23+02:00
Federico Vascotto

Titolo originale: Halloween Kills Diretto da: David Gordon Green Scritto da: Scott Teems, Danny McBride, David Gordon Green Basato sui personaggi di: John Carpenter Cast: Jamie Lee Curtis, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton, Thomas Mann, Anthony Michael Hall Prodotto da: Miramax, Blumhouse Productions, Trancas International Pictures, Rough House Productions Uscita: 21 ottobre 2021, #soloalcinema Distribuzione: Universal Pictures Italia

Dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia 2021 alla presenza di Jamie Lee Curtis, è al cinema dal 21 ottobre con Universal Pictures Halloween Kills, secondo capitolo della trilogia pensata da David Gordon Green per rebootare continuare e chiudere il classico horror del 1978 di John Carpenter (lui stesso rebooterà e continuerà anche un altro classico del genere, L’Esorcista, con una trilogia di prossima uscita pensata per Amazon Prime Video).

Halloween Kills: essere il capitolo di mezzo in una trilogia horror

halloween kills recensione

I problemi di Halloween Kills sono principalmente iscrivibili proprio alla sua doppia identità: da un lato essere uno slasher duro e puro (forse troppo) che omaggia il genere, dall’altro l’essere il secondo capitolo di una trilogia. Il primo film del 2018, nel seguire direttamente le vicende del 1978 trent’anni dopo funzionava bene come prologo, costruendo tutto sulla tensione e la paura di qualcosa che stava per accadere ma sembrava non succedere mai, pur con una fine monca da episodio televisivo e non da film per il cinema.

Halloween Kills, essendo “il figlio di mezzo”, vive molto duramente questo suo essere un capitolo di passaggio, che reitera alcuni schemi narrativi in modo anche ridondante ma spingendo sull’acceleratore dell’azione, con Michael che si sposta misteriosamente e velocemente di casa in casa, di luogo in luogo anche distanti fra loro nella cittadina al centro della vicenda, seminando morte e sangue ovunque vada.

Non solo anche questo capitolo ha una fine monca, ma l’ennesima “resurrezione” di Michael – non lo consideriamo spoiler dato che si sa che ci sarà un ulteriore pellicola a chiudere la trilogia – risulta davvero poco credibile, pur nella sospensione dell’incredulità e pur rappresentando il Male Puro. In questo la saga di Halloween si è sempre distinta dagli altri franchise di genere: non c’è spiegazione psicologica, non c’è “evil isn’t born it’s made”, non c’è evento scatenante se non il primissimo omicidio, quello della sorella Judith, c’è il male da estirpare alla radice perché, finché sopravvive, è un pericolo per tutti e non avrà mai fine.

È qui che entra in gioco la comunità protagonista del paesino al centro della vicenda. Questo capitolo, peccando di fluidità narrativa, prova ad inserire alcune tematiche anche interessanti che però non riescono a salvare il quadro completo, nonostante delle sequenze di grande spettacolarità cinematografica per il genere, tra decapitazioni, sangue a fiumi e così via. Da un lato ripesca personaggi dal primissimo film e quindi ecco il tema della comunità che fa gioco di squadra e vuole mostrare che l’unione fa la forza contro il Male comune. Allo stesso tempo però è simbolo di un’isteria collettiva che non solo non riesce a tacciarlo questo Male Puro, ma finisce per attaccare chi non ha colpe nella questione, denunciando le falle del sistema penitenziario e sanitario americano a livello mentale, dato che il gruppo si troverà a rincorrere qualcuno che non è Michael in un inseguimento che ricorda il “Kill the beast” de La Bella e la Bestia. Tra queste falle il non riuscire a comprendere a pieno la malattia mentale e le sue sfumature.

Dall’altra parte abbiamo le tre generazioni della final girl più final di tutte (visti i trent’anni passati) Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), la figlia (Judy Greer, non più in totale negazione) e la nipote (Andi Matichak), questa volta tutte e tre consapevoli e tutte e tre pronte ad affrontare Michael. Anche qui c’è tutto un discorso su vittima e carnefice che si confondono sempre più come ruoli, che viene approfondito.

Alcune trovate di regia, come il gioco di specchi e finestre che ritorna in modo quasi voujeristico, è interessante, così come il seguire con la camera a mano il percorso di Michael attraverso i vicoli e le case che ancora una volta vogliono omaggiare l’originale, ma la riuscita non è del tutto convincente, perché manca appunto di una coesione che amalgami tutti gli elementi bene insieme.

Halloween Ends previsto per ottobre 2022 a quanto pare potrebbe trattare il Covid-19 che è un aspetto sicuramente interessante e attuale da inserire in un horror, soprattutto slasher, ma uscendo il prossimo anno non sarà più attuale indipendentemente da come saremo messi con la pandemia. Speriamo con Halloween Ends la festività horror al cinema finisca per davvero. Una volta per tutte.

In Breve

Giudizio Globale

6.5

Sommario

Un sequel che risente troppo il suo essere il capitolo di mezzo di una trilogia, che propone tematiche molto interessanti e anche innovative per un horror ma che restano troppo impigliate nel suo essere uno slasher duro e puro.

6.5

Punteggio Totale

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