Graveyard Kids Vol. 1 di Davide Minciaroni | Recensione

Pubblicato il 22 Settembre 2020 alle 14:30

Graveyard Kids Vol. 1 è l’esordio ufficiale di Davide Minciaroni. Un volume a metà tra shonen manga e fumetto underground.

Autori: Davide Minciaroni (testi & disegni)

Casa Editrice: Edizioni BD

Genere: shonen

Provenienza: Italia

Prezzo: € 13, 15×21, B. con sovracoperta, b/n, 200 pp.

Data di pubblicazione: 23 settembre 2020

Domenico Bottalico
Domenico Bottalico
2020-09-22T14:30:43+00:00
Domenico Bottalico

Graveyard Kids Vol. 1 è l’esordio ufficiale di Davide Minciaroni. Un volume a metà tra shonen manga e fumetto underground. Autori: Davide Minciaroni (testi & disegni) Casa Editrice: Edizioni BD Genere: shonen Provenienza: Italia Prezzo: € 13, 15×21, B. con sovracoperta, b/n, 200 pp. Data di pubblicazione: 23 settembre 2020

Edizioni BD continua a scavare nel sempre ricco panorama di talenti italiani con il suo progetto BD Next e ripropone Graveyard Kids Vol. 1 di Davide Minciaroni già uscito sotto forma di albi autoprodotti e vincitore nel 2018, nella categoria Miglior serie dal tratto non realistico, il Premio Micheluzzi del Comicon.

Graveyard Kids Vol. 1 – c’è un nuovo ragazzo in città

In Graveyard Kids Vol. 1 facciamo la conoscenza di Rob che si è appena trasferito in città e si è iscritto alla scuola media Cipollo II. Lì stringerà subito amicizia con Chico, grazie alla comune passione per i Pokémon, ma si scontrerà subito con Bill e la sua temibile banda.

A Rob non piacciono i bulli e Bill difende il suo status con botte e torture: non dà mai pace alle piccole e indifese matricole che sperano di mettere piede nel complesso scolastico, esercita la legge della giungla urbana decretendo la vita (poca) e la morte (tanta) di chiunque voglia conquistare il loro territorio.

La miccia è accesa e ci vorrà solo del tempo prima che i due si scontri. Rob capisce che ha bisogno di alleati per livellare lo scontro ma non ha fatto i conti con l’esperienza del suo rivale e soprattutto con la sua spietatezza.

Quando di mezzo ci finisce Fratellino, il fratello di Rob, per i Graveyard Kids sembra scoccata l’ultima ora. Ma quando si dà il via ad un guerra si deve avere il coraggio di finirla…

Graveyard Kids Vol. 1 – battle shonen all’italiana

La lettura di Graveyard Kids Vol. 1 è agile, veloce, ritmata a tratti quasi frenetica. La cifra stilistica di Davide Minciaroni è, sempre ombra di dubbio, il battle shonen di matrice nipponica spogliato però di quegli elementi extra-normali e riportato alla sua dimensione urbana e scolastica vedasi certe opere di Akira Miyashita e simili.

L’autore non cerca di nascondere la sua ispirazione né gli stilemi tipici su cui è costruito il genere. Il protagonista è quindi “bello e buono” pronto a difendere i deboli, gli alleati pronti a sacrificarsi per lui e per la sua missione, l’antagonista è spietato ma ha un passato tragico.

La differenza quindi è tutta nella sensibilità, nei filtri verrebbe da dire per usare un gergo social, con cui Minciaroni racconta questa che è di fatto una storia di rivalsa e che utilizza come cuore tematico un tema semplice, diretto e sempre attuale come quello del bullismo senza però scendere in stucchevoli morali artefatte.

Nella schiettezza del plot imbastito da Davide Minciaroni c’è da sottolineare anche il coraggio di creare un cliffhanger netto, seppur non imprevedibile, alla fine di questo volume che ricordiamo è il primo di una trilogia.

Con i suoi dialoghi spinti, al limite dello slang, con le ambientazioni familiari e con situazioni e personaggi con cui soprattutto i lettori più giovani si identificheranno istantaneamente Graveyard Kids Vol. 1 rappresenta davvero una sintesi quasi perfetta fra fumetto popolare e manga.

Davide Minciaroni – personalità e margini di miglioramento

È ovviamente nella parte grafica di questo Graveyard Kids Vol. 1 che questa sintesi trova la sua naturale valvola di sfogo.

È ancora il manga a rappresentare il substrato principale su cui Minciaroni basa il suo tratto basti vedere le marcate linee cinetiche che ricordano l’Eiichiro Oda più scattante e dinamico. Il tutto poi si cristallizza in un evidente influsso di una certa scuola anglo-americana legata al fumetto indipendente, soprattutto nel character design minimale, fino ad arrivare a quel tratto irrealisticamente plastico molto in voga nel nuovo fumetto popolare italiano da ZeroCalcare a Paolo Cattaneo.

Un mix interessantissimo, molto personale, che forse pecca soltanto un pochino nella fase di costruzione della tavola che, nella frenesia della battaglia, si perde non tanto nell’impatto quanto forse nello story-telling puro e semplice.

Cura editoriale

Interessante la scelta di Edizioni BD di presentare Graveyard Kids Vol. 1 in formato tankobon classico, quello proprio dei manga. Si tratta di un massiccio volume da oltre 200 pagine in bianco e nero che però non presenta extra di sorta.

Acquista Graveyard Kids Vol. 1 di Davide Minciaroni

In Breve

Storia

7.5

Disegni

7.5

Cura Editoriale

7.5

Sommario

Con i suoi dialoghi spinti, al limite dello slang, con le ambientazioni familiari e con situazioni e personaggi con cui, soprattutto i lettori più giovani, si identificheranno istantaneamente Graveyard Kids Vol. 1 rappresenta davvero una sintesi quasi perfetta fra fumetto popolare e manga.

7.5

Punteggio Totale

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