Lucifer – Stagione 5 Parte 1

Pubblicato il 22 Agosto 2020 alle 12:30

Il Principe delle Tenebre è tornato.
Genere: police procedural, fantasy urbano, commedia, dramma
Soggetto e artwork originale: Neil Gaiman, Sam Kieth, Mike Dringenberg
Ideatore serie: Tom Kapinos
Paese di origine: Stati Uniti d’America
Cast: Tom Ellis, Lauren German, Kevin Alejandro, D. B. Woodside, Lesley-Ann Brandt, Rachael Harris, Scarlett Estevez, Kevin Rankin, Tricia Helfer, Aimee Garcia, Tom Welling, Inbar Lavi
Numero episodi totale stagione 5: 16
Numero episodi Parte 1: 8
Durata singolo episodio: 42-62 min.
Distribuzione: Netflix
Data di uscita: 21 agosto 2020

Lucia Lasorsa
Lucia Lasorsa
2020-08-22T12:30:25+00:00
Lucia Lasorsa

Il Principe delle Tenebre è tornato. Genere: police procedural, fantasy urbano, commedia, dramma Soggetto e artwork originale: Neil Gaiman, Sam Kieth, Mike Dringenberg Ideatore serie: Tom Kapinos Paese di origine: Stati Uniti d’America Cast: Tom Ellis, Lauren German, Kevin Alejandro, D. B. Woodside, Lesley-Ann Brandt, Rachael Harris, Scarlett Estevez, Kevin Rankin, Tricia Helfer, Aimee Garcia, Tom Welling, Inbar Lavi Numero episodi totale stagione 5: 16 Numero episodi Parte 1: 8 Durata singolo episodio: 42-62 min. Distribuzione: Netflix Data di uscita: 21 agosto 2020

Quando si scrive in una redazione come me può capitare di dover guardare una intera stagione di una serie per cercare di far uscire una buona recensione in tempi quanto più ristretti possibile, il che può essere anche una bella fatica, se lo si fa unicamente per questo, per lavoro. Ma non è il mio caso.

Nonostante questa sia per me la prima volta che mi accingo a redigere una recensione di Lucifer, mi sono appassionata alla serie diverso tempo fa e attendevo con ansia quella che sarebbe dovuta essere l’ultima stagione della serie basata sul personaggio creato per DC Comics da Neil Gaiman, Sam Kieth e Mike Dringenberg.

Certamente mi sarebbe piaciuto potermi gustare la stagione 5 di Lucifer per intero, ma Netflix ha deciso di suddividerla in due parti che constano di 8 episodi ciascuna. Il lato positivo è però che mi sono potuta sparare tutti e 8 i primi episodi in un giorno solo, e non di certo solo per portarvi una recensione il giorno dopo la messa in onda su Netflix. A me Lucifer piace sul serio.

YOU’RE GOING TO BURN IN HELL

Recensire una serie TV con protagonista il Diavolo in persona senza infarcirla di citazioni di brani heavy metal? Impossibile.

Chiarito questo punto fondamentale, entriamo nel vivo della recensione. Come sempre, prima di iniziare a visionare i nuovi episodi Netflix ci mette a disposizione un breve riassunto di quanto avvenuto nella stagione precedente: i Demoni, stanchi di autogestirsi all’Inferno, hanno preteso dal loro Signore che tornasse a sedere sul proprio trono, diversamente avrebbero scatenato l’Inferno in Terra, è proprio il caso di dirlo.

Per Lucifer non è stato affatto semplice separarsi dai suoi amici, ma soprattutto da Chloe; tuttavia, la sua è stata una scelta obbligata, e ora prova a fare del suo meglio per gestire l’Inferno come dovrebbe.

I’M GOING THROUGH CHANGES

Un dettaglio che mi ha colpita in maniera decisamente positiva è il fatto che si sia cercato di rinnovare il brand inserendo elementi narrativi, intrecci e anche personaggi nuovi, dimostrando tutta l’audacia della nuova produzione Netflix.

Nel primo degli 8 episodi, ad esempio, Lucifer e la detective, come gli piace chiamare la sua partner Chloe Decker, i due lavorano alla risoluzione del medesimo caso, anche se separatamente, per poi ritrovarsi a far convergere le proprie indagini. E non solo.

Un altro espediente narrativo interessante, che mi ha fatto pensare al vecchio episodio sui Ghostfacers di Supernatural, è quello di far indagare Chloe e Lucifer sul set di una serie televisiva ispirata alle loro indagini e avventure, il che è reso ancor più divertente dal fatto che, solo per il terzo episodio, la serie cambia titolo da Lucifer a Lieutenant ¡Diablo!

E ancora, il quarto episodio della quinta stagione, La fine del pollo, è ambientato negli anni ’40 del ‘900, per cui si è scelto di utilizzare un filtro in bianco e nero per l’intera durata della puntata, e anche in questo caso la brevissima sigla introduttiva della serie subisce una variazione non solo per quanto riguarda la veste grafica, poiché è anch’essa in bianco e nero, ma anche l’orecchio vuole la sua parte: il tema musicale è infatti stato riarrangiato in chiave nostalgica, per essere più a tema e in sintonia con l’atmosfera generale dell’intero episodio.

Il fatto che due episodi su 8 si presentino strutturalmente e visivamente differenti da quelli a cui siamo abituati mi ha fatto pensare a uno dei miei anime preferiti, Excel Saga: all’inizio di ogni episodio, l’autore del manga da cui è stata tratta la serie animata, Kōshi Rikudō, dà la sua autorizzazione scritta per trasformare Excel Saga in qualcosa di diverso, per cui ogni puntata segue un filone differente.

E poi, vogliamo parlare del cameo di Sharon Osbourne, la moglie del Principe delle Tenebre Ozzy nel secondo episodio, Lucifer! Lucifer! Lucifer! (così ora sapete perché ho citato nel titolo di questo paragrafo Changes dei Black Sabbath)? O della citazione quasi esplicita di Shining nella puntata numero 7, Il nostro potere?

A PLEASANT SHADE OF GRAY

Un altro dettaglio fondamentale per apprezzare al meglio Lucifer è il fatto che da sempre si diverta a sovvertire i dogmi della religione cristiana, mostrando la fallacia di un sistema morale che prevede solo la distinzione fra giusto e sbagliato, buono e cattivo, bianco e nero, e che quindi ignora, di fatto, tutta la vasta, vastissima gamma di sfumature di grigio che invece fanno parte della vita reale.

Questa tematica è ben rappresentata in questa parte iniziale della stagione 5 di Lucifer attraverso l’introduzione di Michael, il gemello di Lucifer meglio conosciuto anche come Arcangelo Michele.

Sapete già che Lucifer, nonostante tutti lo ritengano il re dell’inganno e delle menzogne, non mente mai; ebbene, durante il corso delle puntate noterete che Michael e Lucifer sono identici dal punto di vista fisico, ma diametralmente opposti sotto il profilo caratteriale, al punto che verrebbe da chiedersi come mai quello denigrato e osteggiato da tutti e infine condannato a marcire all’Inferno non sia Michael.

la profondità della narrazione di questa serie si evince anche nel momento in cui Amenadiel spiega a Chloe la vera natura del suo rapporto con Lucifer, utilizzando una situazione della quale è stato egli stesso protagonista come metro di paragone e arricchendo il parallelismo con le proprie osservazioni a riguardo, costruendo così uno dei punti narrativamente più alti e complessi di tutta la serie fino a questo momento.

CONCLUSIONI

I primi 8 episodi della stagione 5 di Lucifer sono appassionanti, intriganti, divertenti (il senso dell’umorismo e il sarcasmo sono onnipresenti) e aprono a tutta una serie di nuiovi elementi narrativi che ne ravvivano l’impostazione iniziale, fornendole nuova linfa vitale.

L’episodio 8, poi, dall’emblematico titolo Spoiler alert, si conclude con un cliffhanger davvero inatteso che introduce un ulteriore, nuovo elemento che verrà certamente eviscerato al meglio negli episodi conclusivi, la cui data di uscita non è ancora stata annunciata ufficialmente.

Per questo, vi invito a restare sulle nostre pagine, per non perdervi tutti gli aggiornamenti sulla parte conclusiva della Stagione 5 di Lucifer.

In Breve

Voto Complessivo

8.7

8.5

Punteggio Totale

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