X-Men: Dark Phoenix – l’incontro con cast e regista a Roma

Pubblicato il 26 Maggio 2019 alle 14:00

Dopo la proiezione in anteprima, organizzata da 20th Century Fox e la Casa del Cinema di Roma, la stampa italiana ha avuto modo di incontrare il cast di X-Men: Dark Phoenix (Sophie Turner, Michael Fassbender, James McAvoy, Jessica Chastain) e il regista Simon Kinberg, in collegamento esclusivo da Londra.

“Il film è stato realizzato nell’era dei diritti civili e penso che tocchi tematiche forti: il mutante più potente è una donna e penso che questo sia significativo” comincia Fassbender, interrogato sulla capacità di Magneto di mettere da parte i suoi interessi per un bene superiore, collegato al clima di tensione politico – sociale che attanaglia l’Europa in questo periodo “Il nucleo centrale è sicuramente quello di persone che si sentono escluse e nel mondo c’è sempre qualcuno che per un motivo o un altro si sente così, tutto sta nell’atteggiamento che abbiamo noi verso le minoranze. Delle volte, in periodi di crisi, si tende a dare la colpa di tutti i propri problemi agli altri, siano essi rifugiati, minoranze, o qualcosa del genere: è così che si crea una divisione, e questo spaventa. Spesso ci troviamo sorpresi di situazioni del genere, perché la storia ci ha già fornito diverse lezioni e dovremmo conoscere le conseguenze di un clima d’odio. Io comunque resto fiducioso, credo in un futuro luminoso dove le nuove generazioni possano portare la loro energia positiva per risolvere le cose”.

Sicuramente, la presenza di un così caratterizzato personaggio femminile è una novità più che positiva nell’universo X-Men: “Jean Grey non è solo la protagonista del film, ma anche il villain e, in modo ancora più completo, un essere umano a tutto tondo, pieno di difetti, credo sia una rappresentazione completa di come sia una donna. E’ fantastico che, vicino a lei, ci sia il personaggio di Jessica (Chastain, ndr), è come se una dia potere all’altra” commenta Sophie Turner, alla quale segue Jessica Chastain “Il merito di dare spazio ad altre voci non va dato comunque agli Studios di Hollywood, che avrebbero già dovuto farlo da tempo, ma al pubblico che ha dato successo a film come Wonder Woman, Captain Marvel, Black Panther, che ha significativamente fatto capire cosa vuole vedere. Quello che amo di Dark Phoenix è questo suo portare sullo schermo la rabbia femminile, una situazione che in genere non si vede nel cinema e nei media. C’è sempre stato lo stereotipo di vedere le donne come ‘piccole caramelline zuccherose’ senza nessun lato oscuro, ma senza buio non ci potrebbe essere la luce e credo che nel portare sullo schermo questo ci sia qualcosa di davvero liberante, soprattutto visti i tanti movimenti femministi attualmente operativi nel mondo. Mi auguro che tante persone si identifichino nel personaggio”.

La trama del film vedrà più volte messa in discussione l’autorità del Professor Xavier, a causa di situazioni interne al gruppo: “Tutti siamo portati a mettere in discussione le autorità, a partire da quando siamo bambini con i propri genitori e penso questo sia importante” spiega James McAvoy “Non c’è una messa in discussione perché necessariamente l’autorità in questione ha torto, ma perché è un qualcosa che abbiamo insito dentro di noi come specie. Non sempre le autorità sono limitative e negative, la situazione che penso sia tremenda è quando ignoranza e autorità vengono combinate insieme“.

Immancabili poi, domande relative all’imminente passaggio degli X-Men ai Marvel Studios, argomento sul quale è stato interrogato il regista Simon Kinberg: “Ho realizzato il film in questi tre anni senza pensare alla trattativa tra Fox e Disney, ma solamente avendo in mente tutto il percorso narrativo dei film dell’universo X-Men. La prova più grande per loro sta non nell’affrontare un nemico, ma nel gestire la crisi di un membro della famiglia che perde il controllo, come succede normalmente anche nella vita reale, dove le famiglie prima o poi affrontano un trauma e si tenta di fare gruppo per uscirne insieme e diventare più uniti. I personaggi si ritrovano ad essere separati e poi uniti, poiché come ha detto in precedenza Michael per loro è difficile vivere all’interno della società, dove corrono continuamente il rischio di essere emarginati. Dark Phoenix, in un certo senso, è il film più complesso e iconico degli X-Men, il culmine della narrazione di questo universo nel quale lavoro da più di dieci anni. Da regista, per questo film non ho pensato al futuro, ma solamente a realizzare la storia migliore possibile, godendomi con passione ogni momento in questi tre anni, tornando quasi ai tempi in cui da piccolo leggevo storie fumettistiche intense, che recentemente si sono viste poco”.

X-Men: Dark Phoenix uscirà nelle salite italiane il 6 giugno.

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