Fables Everafter Vol. 2 – Educazione (poco) Sentimentale | Recensione

Pubblicato il 2 Agosto 2018 alle 17:00

Si conclude Fables Everafter, la serie spin-off di Fables! Cosa succederà agli Shadow Players alle prese con tre ragazzini in possesso di pericolosi artefatti magici? Scopritelo in questo volume imperdibile per tutti gli amanti del fantasy made in Vertigo!

Fables è stata una delle collane di punta della Vertigo, grazie alle sorprendenti sceneggiature di Bill Willingham e ai disegni dell’ottimo Mark Buckingham. L’idea di fondo della serie, incentrata sui classici personaggi delle fiabe che vivono in un contesto contemporaneo, è risultata vincente, dando vita a numerose iniziative collaterali. Malgrado Fables si sia ormai conclusa, continuano a uscire miniserie ambientate nell’affascinante universo delle favole.

Fables Everafter appartiene a questo genere di produzioni e, come è facile intuire dal titolo, si colloca dopo la chiusura della testata principale. Come sanno i fan, si è verificato un incredibile evento, l’Everafter, che non è stato privo di conseguenze. Adesso nel mondo degli uomini scienza e magia convivono e gli esseri umani sono consapevoli dell’esistenza delle creature fiabesche. E’ diventato relativamente facile ottenere poteri occulti e questo spesso provoca danni. Di conseguenza, sono nati gli Shadow Players.

Si tratta di una squadra di agenti che si pongono l’obiettivo di affrontare minacce fiabesche. Agiscono più o meno come supereroi o spie e in effetti la serie, scritta da Dave Justus e Lilah Sturges, allude all’immaginario supereroico e spionistico. In pratica, gli Shadow Players potrebbero essere considerati la versione favolistica della marvelliana Shield guidata da Nick Fury. Il leader è il misterioso Feathertop e il team è composto dalla deliziosa Bo Peep, l’aggressivo Peter Piper, l’esuberante Connor, figlio bisessuale di Bianca Neve e Luca Wolf, e altri strampalati personaggi che collaborano con loro.

Questo tp include gli episodi conclusivi della serie, tratti dai nn. 7-12 della testata originale. L’ironia è presente ma stavolta la vicenda assume toni più drammatici. Un ruolo importante lo giocano Bobby Speckland, un’altra Fiaba dagli incredibili poteri, e una donna che fa parte dell’Acquisizione, un’associazione nemica degli Shadow Players che ha il compito di impadronirsi di ogni manufatto magico esistente. Il figlio, insieme a due amici, ha preso alcuni di questi oggetti per vendicarsi dei bulli che lo hanno sempre tormentato.

Le conseguenze saranno agghiaccianti e forse neanche gli Shadow Players riusciranno a risolvere la situazione. Dave Justus e Lilah Sturges, con il pretesto di un fantasy in stile Vertigo, affrontano il tema del bullismo che, specialmente negli Stati Uniti, suscita parecchia preoccupazione. Alludono pure all’uso indiscriminato delle armi da fuoco tramite la metafora degli oggetti magici che, in mano ai tre ragazzi, vengono usati in maniera letale ai danni dei loro compagni.

Malgrado, come ho scritto, siano sempre presenti i registri dell’ironia, rilevabili in particolare nei dialoghi, gli autori non ci risparmiano momenti angoscianti. Si consentono inoltre un piacevole citazionismo. Per esempio, il liceo è un microcosmo dominato da pulsioni deviate e perverse, simile a certe ambientazioni ballardiane, e a tratti i corridoi e le aule della scuola, divenuti sfondo di atti sessuali e di violenza, fa venire in mente pellicole come Il Demone Sotto La Pelle di Cronenberg.

Ci sono poi riferimenti pop con J.J. Abrams e altri più colti (versi della Saint Joan di George Bernard Shaw) e l’effetto è spiazzante. In pratica, Justus e Sturges firmano una story-line assolutamente non banale che può essere letta a diversi livelli. Chi cerca l’intrattenimento lo troverà. Chi vorrà spunti di riflessione non rimarrà deluso.

I disegni del n. 7 sono del grande Mark Buckingham, già apprezzato penciler di Fables. Come per la serie di Bill Willingham, l’artista inglese ci dona tavole valorizzate dal particolare e inventivo lay-out che i suoi fan hanno imparato ad apprezzare e dallo stile plastico che lo contraddistingue. Gli altri episodi sono invece illustrati dall’efficace Travis Moore che punta sul dinamismo.

Nel complesso, Fables Everafter è da tenere d’occhio e piacerà agli estimatori di Fables e della Vertigo in generale.

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