Descender Vol. 5 – La rivolta dei Robot di Jeff Lemire & Dustin Nguyen | Recensione

Pubblicato il 22 Giugno 2018 alle 17:00

Lemire e Nguyen sbrogliano matasse in vista del capitolo finale nel volume 6.

L’avventura dell’universo di Descender continua imperterrita a testa alta con il nuovo volume firmato dalla penna del fantascientifico Jeff Lemire e dalle matite e i colori di Dustin Nguyen.

Ci sono voluti nove mesi di attesa in Italia per questo quinto volume, pubblicato in Italia da Bao Publishing e “partorito” dalla mente e dalle mani dei due autori americani, ma l’attesa è stata ripagata in pieno.

Avevamo lasciato la narrazione in sospeso e in un momento dal climax alto, con parte dei protagonisti che avevano rivelato la loro reale natura. In particolare, Tim-22 aveva tenuto sotto scacco il dottor Quon e Telsa mettendo entrambi in estremo pericolo. Tim-21, l’intelligenza artificiale ricercata dal Consiglio e dai robot, intanto aveva scoperto che il suo “fratellino” umano è ancora vivo e sta arrivando verso di lui.

 

Le prime pagine della narrazione servono subito per risistemare i sospesi del volume precedente: che fine aveva fatto Trivella, ritrovatosi in un pianeta sconosciuto? Che sta facendo Tim-22? E Tim-21 riuscirà a cavarsela, imprigionato dal perfido robot Psius?

Il quinto tomo chiude nelle prime pagine i quesiti aperti verso la fine del quarto, ponendo altre domande in vista dell’ultimo volume che chiuderà la narrazione. Si inizia a intravedere uno spiraglio di dettagli sull’origine e sull’identità dei Mietitori, ai quali sarebbe legata l’essenza recondita di Tim-21. Di contro, Andy è infinitamente sempre più vicino al suo fratellino-robot. Nel frattempo Psius, con il fiato sul collo del Consiglio, fa partire la ribellione di tutti i robot presenti sui pianeti che abbiamo conosciuto nell’universo di Descender: i comandi celati all’interno delle i.a. di Gnish, Sampson e Niyrata. Silenos e Knossos si attivano per iniziare una devastante guerra contro gli esseri umani. Parallelamente, si aprono nuove piccole sottotrame, presentando (soprattutto verso la fine) nuovi personaggi che saranno indubbiamente elementi chiave nel volume di prossima uscita.

 

  • INTELLIGENZE ARTIFICIALI CONTRO TUTTI

Signore e signori, ecco a voi doppie splash page come se piovessero!

I macro-dettagli delle vicende campeggiano su doppie pagine ben dettagliate, offrendo un’ampia visione dei tradimenti, dei sogni robotici, della ribellione e delle azioni dei protagonisti. Nguyen non perde lo smalto dei volumi precedenti, disegnando scene dalla forza epica con spennellate morbide e liquide. Le emozioni trasmesse sono vissute sulla pelle del lettore tramite movimenti “cinematografici” delle vignette: il disegnatore sceglie di rappresentare principalmente i sentimenti dei personaggi, lasciando in secondo piano un’ambientazione poco dettagliata e appena accennata. L’autore cede al colore in sottofondo il compito di inviare il messaggio emotivo al lettore.

Sotto il punto di vista narrativo, Jeff Lemire conferma un aspetto individuabile nella maggior parte delle sue storie, che è un difetto e un pregio al tempo stesso: prende trame di storie che un ultra-venticinquenne ha già letto nell’infanzia, le spolvera, le rimette in microonde a scaldare e le serve alle nuove generazioni di lettori, presentandole come “il piatto della nonna”. Funzionano? Certo che sì.

 

Chiudendo il volume, non si ha affatto la sensazione che la storia stia per volgere al termine, bensì si ha l’impressione che ancora molto altro deve essere raccontato: ci auguriamo che le avventure del piccolo Tim-21 non si limitino al solo universo di Descender.

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