Riverdale 2×19 – Prisoners | Recensione

Pubblicato il 28 Aprile 2018 alle 15:00

I have a theory…

Avevamo lasciato Riverdale nel panico… nell’episodio della settimana scorsa infatti, la nostra recensione qui, la messa in scena del musical Carrie era terminato in tragedia con la scoperta, direttamente sul palco, del cadavere della povera Midge, vittima del redivivo Black Hood.

Il musical aveva inoltre aveva riacceso alcune questioni in sospeso fra alcuni dei protagonisti – Betty e Veronica o ancora Cheryl e Josie – costretti al confronto e che ora si ritrovano a gestire un nuovo lutto.

Inizia proprio dal funerale di Midge l’episodio di questa settimana, intitolato Prisoners, e dal clima di sospetto e di mancanza di sicurezza in cui la cittadina è ripiombata. Cheryl è quella più scossa dalla morte della compagna di scuola tanto da iniziare una crociata personale contro lo Sceriffo Keller.

La ricomparsa di Black Hood inoltre acuisce i sospetti di Archie che non era mai stato così sicuro di essersi liberato del killer. Si iniziano a formulare le prime ipotesi, Jughead e Betty iniziano ad indagare su Chic – pensando ad un killer copycat e ad un altra bravata del ragazzo – mentre proprio Archie viene rapito… da Nick St. Clair.

Il giovane rampollo newyorkese vuole vendicarsi della doppia umiliazione subita a Riverdale e chiede un riscatto a Veronica. Quando Hiram cercherà di temporeggiare, sarà proprio la ragazza a prendere la situazione in mano con una tattica disperata ma alla fine efficace. Una volta libero, Archie chiede aiuto proprio a Hiram: mostrare ancora una volta la sua lealtà nei confronti della famiglia in cambio di liberare la città da Black Hood in maniera definitiva e permanente.

Non va meglio a Jug e Betty che scoprono la verità su Chic. Si tratta di un impostore che ha preso il posto del vero primogenito Cooper, morto parecchi mesi prima di overdose. Mentre Alice confessa tutto al marito Hal, Betty viene contattata da Black Hood che chiede veementemente di potersi occupare di Chic, pur con molte remore Betty accetta. La ragazza riesce a far uscire in segreto di casa Chic per consegnarlo al killer, al suo ritorno però trova solo la madre… si insinua così il sospetto che sia il padre l’uomo sotto il cappuccio.

Pur essendo un episodio denso, Prisoners non riesce a capitalizzare a dovere il cliffhanger della scorsa settimana.

I numerosi filoni narrativi si intrecciano in maniera discreta ma a tratti tornano su stilemi e situazioni già viste, cosa abbastanza inusuale per una serie che riesce ad essere quasi sempre fresca, perdendo un po’ di incisività.

Sono due gli spunti davvero interessanti di questa settimana: da un lato l’inedita alleanza fra Cheryl e Veronica Lodge dall’altro il dubbio che sia Hal Cooper il Black Hood inietta nuova linfa vitale alla trama portante della prima parte della stagione che ora viene riproposta sullo sfondo della battaglia politica che la città si prepara ad affrontare.

Riusciranno showrunner e sceneggiatori a rendere il tutto organico?

Il tono dell’episodio, dopo alcune variazioni più classicamente drama, ritorna a quell’atmosfera morbosa da thriller anni ’80 anche se, ancora una volta, meno fresca rispetto ad inizio stagione.

Prisoners è un episodio di passaggio, ben studiato e discretamente strutturato che però manca di quel mordente che ha reso Riverdale entusiasmante finora.

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