Riverdale 2×18 – A Night to Remember | Recensione

Pubblicato il 21 Aprile 2018 alle 15:00

Musical and madness…

Avevamo lasciato Riverdale circa tre settimane fa con un episodio dai connotati decisamente “politici” – la nostra recensione qui. La cittadina infatti era stata sconvolta dalle rivelazioni di Hiram Lodge il quale vuole costruire nella parte sud un carcere privato mentre la corsa per l’elezione del nuovo sindaco era arrivata ad un punto di svolta contrapponendo Hermione Lodge e Fred Andrews.

Usando Archie come perno per mostrare questi importanti cambiamenti “d’umore” della piccola comunità – la perdita dell’innocenza, la diffidenza sociale – showrunner e sceneggiatori aveva anche mutato lo status quo fra i quattro protagonisti, con Veronica vero e proprio pomo della discordia ritenuta ormai falsa e doppiogiochista, e risolto alcune sottotrame come quella di Chic e quella di Cheryl.

Nell’episodio di questa settimana, intitolato A Night to Remember, come preannunciato dal cliffhanger del precedente episodio, tutto il liceo si sta preparando all’allestimento del musical di Carrie. Con l’attenzione concentrata sulla performance, sulla cittadina cala una calma apparente ma ben presto gli attriti iniziano ad emergere pericolosamente.

Le parti assegnate da Kevin infatti sembrano ricalcare troppo i connotati dei loro interpreti: ad esempio Betty è la ragazza dalla porta accanto mentre Veronica è la ragazza ricca e viziata, il confronto fra le due, ma non solo, sarà inevitabile. Intanto Cheryl, che si è impossessata del ruolo della protagonista, deve dimostrare di meritare il ruolo anche se a Kevin viene intimato di cambiare protagonista da lettere anonima che imitano quelle del Black Hood.

Quando la madre di Cheryl scopre il ruolo che la famiglia avrebbe dovuto interpretare nel musical le vieta di partecipare, Kevin sollevato allora sceglie Midge come sostituta. Mentre Jug cerca di risolvere il mistero delle lettere anonime, pensando a Ethel come colpevole, Archie viene messo fra l’incudine e il martello: non ha detto al padre che Hiram gli ha regalato un’auto. Quando Hiram cerca di incrinare il rapporto fra i due, Archie lo affronta a muso duro riavvicinandosi così al padre.

Tutte queste tensioni terminano il giorno della prima ma all’ingresso in scena di Midge/Carrie la scoperta sarà raccapricciante.

A Night to Remember è stato presentato come l’episodio musical durante la pausa che l’ha preceduto.

Cercando di cavalcare il rinnovato amore per il genere del pubblico americano, Riverdale non riesce però a realizzarne una versione convincente a causa di canzoni prive di mordente seppur supportate da prestazioni canore tutto sommato convincenti da parte di tutto il cast.

Se invece prendiamo in considerazione A Night to Remember come un episodio a tema allora showrunner e sceneggiatori centrano in pieno il bersaglio: la scelta di mettere in scena Carrie fornisce parecchi interessanti spunti di confronto fra i vari personaggi, rimescolando ancora una volta lo status quo che ritorna, almeno per alcuni personaggi secondari, in pratica al punto zero.

Ruba la scena Cheryl con la sua “live performance” di Carrie davanti alla madre, mentre sarà interessante osservare gli sviluppi del confronto fra Archie e Hiram che è stato il primo vero segnale di rottura fra i due dopo un avvicinamento pressoché senza ostacoli per tutta la seconda parte della stagione.

La reintroduzione di Black Hood, o presunta tale, è una scelta rischiosa che potrebbe far devolvere un po’ le trame verso territori già battuti resta però il fatto che il cliffhanger di questo episodio è senz’altro uno dei più riusciti della serie merito anche di una regia che gioca con diversi sottogeneri – dal mockumentary a scelte stilistiche anni ’70 – accompagnata da una discreta soundtrack che fa da contraltare alle canzoni originali, come già detto, non molto convincenti.

A quattro episodi dalla fine Riverdale subisce una scarica di adrenalina dall’episodio meno “dinamico” della stagione che tuttavia rappresenta un discreto esperimento che potrebbe senz’altro essere ripreso in altre “salse” la prossima stagione.

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