The Fuse Vol. 1 & 2 | Recensione

Pubblicato il 20 Dicembre 2017 alle 17:00

Image Comics propone un interessante crime-fantascientifico, ambientato in una città spaziale distopica.

Image Comics cerca da sempre di stupire e ricercare l’originalità. Per questo motivo spesso dà spazio a storie che sono delle vere e proprie  commistioni di generi. The Fuse è il chiaro esempio di una tra queste commistioni: stiamo parlando infatti di un incrocio tra un police procedural ed un fumetto fantascientifico.

Il Fuse è una stazione spaziale divenuta nel tempo una città orbitante all’interno della quale vivono mezzo milione di persone. Così come in tutte le città ed i luoghi civilizzati che si rispettino anche all’interno del Fuse esiste una polizia investigativa: tra i suoi componenti di maggior spicco vi è la veterana Klem Ristovych, che ad inizio storia verrà affiancata dal giovane Ralph Dietrich.

Nel primo volume, dal titolo  Il Turno Russo,  la nuova coppia d’investigatori s’imbatterà in un caso piuttosto scottante, che coinvolgerà membri di spicco della città orbitante. Il volume si apre con l’uccisione di alcuni barboni (chiamati cabler), uno dei quali in particolare desterà l’attenzione della polizia: si tratta infatti del fratello del sindaco Rocky Swanson.

Partirà da qui un’interessante storia che si dipanerà tra investigazioni, misteri, nuove uccisioni e colpi di scena, che condurranno ad un finale inaspettato e sorprendente.

Il copione è simile anche nel secondo volume, intitolato Gridlock.  La storia si apre con la morte di Catherine Kuang, una diva del Gridlock,  uno sport praticato su scooter con levitazione magnetica, molto popolare sul Fuse. Chi può volere la morte di una giovanissima diva sportiva? Quali interessi si nascondono dietro quest’uccisione?

The Fuse pone fin dall’inizio l’attenzione sulla convivenza e mescolanza tra etnie all’interno di una storia fantascientifica, elemento inaugurato a fine anni sessanta dalla serie tv Star Trek: i protagonisti della storia infatti sono un’agente russa abbastanza avanti con l’età, ed un giovane poliziotto tedesco di colore, i quali sfrutteranno le differenze tra i propri usi e costumi come elementi di conoscenza e crescita.

La questione razziale e sociale è un punto focale dell’intero fumetto, che spesso fa riferimento alle rivolte dei poveri e della popolazione di colore avvenute sulla città orbitante fin dalla sua fondazione. E sotto questo punto di vista il primo volume è il più interessante: l’uccisione del fratello del sindaco Rocky Swanson permetterà di approfondire una vecchia vicenda legata proprio alle ribellioni razziali accadute decenni prima sul Fuse.

Ma tematiche controverse a sfondo sociale e politico saranno protagoniste anche del secondo volume Gridlock, nel quale l’uccisione della diva sportiva Catherine Kuang  si legherà alla popolarità dello sport illegale Gridlock, al traffico di droga, ed agli interessi sull’acquisizione dei diritti televisivi del Gridlock da parte dei network della città orbitante.

Insomma gli elementi presenti su The Fuse sono interessanti, le trame crime sono ben costruite, e soprattutto non sono prevedibili (cosa fondamentale per storie di questo genere). Ciò che manca è un pizzico d’azione e umorismo in più, utili per stemperare l’atmosfera da police procedural che a volte appesantisce un po’ la storia.

Inoltre i disegni  di  Justin Greenwood  hanno una linea poco dettagliata che si avvicina più al cartoonesco che al realistico, elemento utile per alleggerire il tono della storia, ed al quale si sarebbe ben accompagnato un po’ di umorismo  in più nella sceneggiatura. Inoltre Greenwood ha un tocco che sa più di europeo che statunitense, un elemento interessante considerando il fatto che la divisione della gabbia invece ha uno stile puramente made in Usa.

In conclusione The Fuse è un’interessante commistione tra un poliziesco ed un fumetto fantascientifico. La base della storia possiede alcuni elementi molto interessanti: la nascita stessa della città orbitante, la non facile convivenza di uomini di etnie e ceti sociali diversi. Insomma, ci sono pezzi di storia che vengono accennati e approfonditi nel corso dei volumi che compongono l’ossatura di base di The Fuse  e che invogliano ad aspettare le prossime uscite del fumetto per comprendere cosa si nasconde dietro alla nascita e sviluppo della città orbitante.

La Image Comics quindi non ha sbagliato a proporre questa storia, e Saldapress ha fatto bene a proporla al pubblico italiano.

 

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