Secondo parere: Superman 1 di George Pérez

Pubblicato il 24 Ottobre 2011 alle 00:00

Il veterano George Pérez dimostra che si può rinnovare un personaggio anche senza snaturarlo e quale esempio migliore si può avere se non dando battesimo a Superman #1?

Superman n. 1

Autori: George Pérez (Testi, bozze e copertina); Jésus Merino (disegni e chine); Brian Buccellato (colori e copertina).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 28 settembre 2011 (USA)

Superman #1 è un albo denso e totalmente differente rispetto al geniale Action Comics di Morrison.

Con queste premesse si assiste ad un’opera di rinnovamento dell’uomo d’acciaio che parte non tanto dal suo protagonista quanto dai suoi comprimari e dall’ambiente che lo circonda: l’albo infatti si apre con la demolizione del vecchio edificio del Daily Planet e l’inaugurazione del nuovo Daily Planet inglobato nelle Galaxy Communications di un ritrovato Morgan Edge.

George Pérez, che qui cura sia i testi che i layout dalla maggior parte dell’albo, fa valere tutta la sua esperienza veleggiando da un aspetto all’altro del personaggio e della trama, o delle trame, in maniera vivace e dinamica: c’è infatti spazio per due trame a lungo respiro la prima è relativa ad una misteriosa assenza di Superman da Metropolis che termina solo in concomitanza della demolizione del Planet, sarà legata alle trame di Action Comics o a quelle della JL oppure più semplicemente si fa riferimento a Grounded di Stracz?, l’altra invece, collegata a Stormwatch e portante di tutto l’albo, è quella dell’invasione e dell’artefatto alieno che riporta Superman a temi cari se vogliamo al periodo Byrne e che ci regala una buona dose d’azione che tutti gli albi del Big Blue ci dovrebbero dare.

Ma c’è anche tempo per l’approfondimento di Clark Kent tornato ad essere single ed introverso scelta a mio modo di vedere azzeccata perché Lois, Jimmy e perfino lo stesso Perry White “ringiovaniti” e rimodernati nei modi, bellissimo lo scontro/flashback di Clark con Lois sull’etica giornalistica che è anche un discorso sui valori morali, vengono infusi di una nuova e fresca vitalità.

La parte grafica è geniale per quanto concerne lo story-telling, da sempre uno dei punti di forza di Pérez, e la costruzione delle tavole in cui il disegnatore gioca sapientemente con didascalie e ricavando riquadri dentro riquadri rendendo l’albo graficamente denso tanto che sembra di aver letto il doppio delle pagine; purtroppo però il vecchio George è un pelino fuori forma: la staticità di alcune figure e di alcune inquadrature risulta a volte pesante nell’economia della tavola fortuna che a soccorrerlo arriva Jesùs Merino che rifinisce in maniera superba alcune tavole.

Uno degli argomenti di discussione sul reboot è se questo fosse un “hard” o un “soft” reboot direi quindi che Pérez riesce a trovare la giusta formula rinnovando Superman ed i suoi personaggi ma senza snaturarli per un reboot/rilancio dovuto dopo anni, fra Robinson e Stracz, in cui il personaggio aveva perso parecchio terreno.

Un #1 fresco per tutti nuovi e vecchi lettori, uno sguardo moderno ma classico, per stile e contenuti, sull’uomo d’acciaio…un ottimo inizio per una testata che se riuscirà a mantenersi interessante, e se ovvierà ai cambi di team creativi già annunciati, potrà essere la giusta controparte di Action Comics.

VOTO: 7

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