Secondo parere: Batman 1 di Scott Snyder

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 alle 10:00

Dopo Detective Comics riparte anche Batman ed è un centro pieno merito anche di una caratterizzazione classica ma fresca sotto la guida del duo Snyder/Capullo.

Batman n. 1

Autori: Scott Snyder (Testi); Greg Capullo (Disegni e copertina); Jonathan Glapion (chine); FCO Plascencia (colori).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 21 settembre 2011 (USA)

Appena finito Batman #1 l’unica cosa che ho esclamato è stata: “Posso averne un altro, signore?”.

L’ho letto e riletto cercando un difetto vero per questo albo è la verità è che non l’ho trovato…denso, ricco di pathos e con un cliffhanger da urlo Batman si prospetta essere non solo il miglior albo di questa settimana ma senza esagerare anche uno fra i migliori 5 di tutto il rilancio dei 52!

Fautore di questo piccolo gioiello è probabilmente il team creativo più azzeccato che ho visto finora fra i 52 ovvero l’accoppiata Scott Snyder e Greg Capullo.

Iniziamo con ordine: Snyder sa di dover scrivere un #1 e sa di dover scrivere un’ottima storia che quantomeno rivaleggi con il suo precedente ciclo storie con protagonista Batman…detto fatto l’albo si apre con Batman che seda una evasione di massa ad Arkham, dove con una magistrale splash-page i villain compaiono tutti lì o quasi qualcuno diverso solo nel look, con l’aiuto del Joker, la narrazione si sposta poi nella bat-caverna, dove ancora una magistrale splash-page ci mostra che il passato di Batman è presente e non è cambiato compreso il dinosauro gigante, ed un breve discussione fra Bruce Wayne ed il suo “ospite” proveniente da Arkham ci re-introduce un elemento che negli ultimi anni si era un po’ perso ovvero i bat-gadget che qui risultano molto, molto tecnologici ed avanzatissimi.

Ancora cambio di ambientazione siamo a Villa Wayne con l’aiuto della nuova tecnologia appena introdotta conosciamo Dick Grayson, ex-Robin ora Nightwing, Tim Drake, ex-Robin ora Red Robin e Damian Wayne, attuale Robin, che accompagnano Bruce in quella che sembra essere una importante cena per presentare un nuovo progetto di riqualificazione urbana per Gotham.

Ultimo cambio di location, e come un cerchio che si chiude, è di nuovo Batman in azione sul luogo di un macabro omicidio che porterà al cliffhanger finale, che non vi svelo ovviamente, ma che a mio modesto parere è il migliore fra quelli proposti finora.

Snyder concentra tutto quello che c’è da sapere su Batman in maniera organica senza fretta e con un ritmo invidiabile, si appoggia sapientemente sui comprimari Gordon, Afred, i ragazzi, Bullock dandogli una collocazione classica ma fresca e soprattutto si appoggia su una Gotham mai così in evidenza e Nolan-iana nelle atmosfere e nelle location. Geniale poi la scelta di aprire l’albo con Arkham fornendo un punto d’appiglio a chi ad esempio ha giocato il videogame Batman: Arkham Asylum…ed infine la trama che l’autore ha in mente sembra una di quelle che procede mese dopo mese senza esclusioni di colpi e che dire se non “ci voleva”.

Menzione d’onore a Capullo che sembra essere nato per disegnare Batman il suo tratto è meno invadente di quello del suo mentore McFarlane, di cui recupera la plasticità e l’attenzione per i dettagli risultano però molto, molto più solido e con una spiccata sensibilità per i chiaroscuri che avvicinano questo Batman a quello della serie animata anni ’90 come mai prima d’ora. Certo ci sono delle ingenuità in alcune tavole come l’altezza sbagliata fra Dick e Bruce, ma sono peccati veniali e firmerei per avere Capullo a vita su Batman!

Batman #1 è forse fra gli albi letti finora il miglior starting point per i nuovi lettori: avvincente, chiaro nella narrazione e disegnato magistralmente; i vecchi lettori troveranno un albo confortante in cui Batman sotto la guida di Snyder e Capullo è finalmente tornato a quella caratterizzazione potremmo dire a-la The Dark Knight che è a mio modesto parere la caratterizzazione fondamentale del personaggio e a cui si doveva per forza di cose ritornare dopo la gestione Morrison.

VOTO: 8,5

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