Recensione SKAAR, il figlio di Hulk vol. 2 – Panini Comics

Pubblicato il 19 Maggio 2010 alle 11:45

Autori: Greg Pak, Butch Guice, Ron Lim, Dan Panosian
Casa editrice:
Panini Comics
Provenienza:
Stati Uniti
Prezzo:
14,90 Euro


Secondo volume della collana FOR FANS ONLY dedicato a Skaar, il figlio di Hulk. Dopo un primo volume di presentazione del personaggio, adesso la storia entra nel vivo, per culminare in Planet Skaar e nell’atteso incontro/scontro tra Skaar e suo padre.

Ma andiamo per ordine…il volume si apre con uno story-arc che vede il ritorno di Silver Surfer sul selvaggio pianeta Sakaar, dopo che già una volta fu costretto a rimanerci e a battersi con Hulk, nella famosa saga Planet Hulk. Stavolta, però, viene per fare il suo “mestiere”, ovvero quello dell’araldo di Galactus, il Divoratore di mondi. Pare infatti che l’Antico Potere racchiuso nel pianeta abbia attirato l’attenzione del divoratore e solleticato il suo “appetito”. Ecco perché il giovane Skaar dovrà prendere un’ importante decisione e riuscire a salvare il suo popolo.

Da queste premesse inizia una sorta di “percorso formativo” che porrà il figlio di Hulk davanti a delle scelte cruciali e a delle responsabilità forse troppo grandi per lui. Del resto, Skaar nasce in mezzo alle fiamme di un pianeta che si stava distruggendo intorno a lui, privo di una guida, abbandonato e costretto a vivere in un mondo ostile e sanguinario. La sua concezione di bene e di giustizia è quindi inevitabilmente distorta e non ben formata.

Ecco perché la sua rediviva madre, Caiera l’Impetuosa, decide di farlo incontrare con il padre, salvandolo da un mondo troppo violento e in via di distruzione. Da qui inizia la seconda parte del volume, il cui titolo non è un caso…come Hulk, infatti, fu allontanato dalla Terra e spedito ( per errore ) sul pianeta Sakaar nel succitato Planet Hulk, stavolta, in Planet Skaar, avviene il contrario: il figlio di Hulk viene catapultato contro il suo volere nel nostro pianeta, che di fatto diventerà la sua nuova casa…

Skaar è feroce e uccide senza problemi le persone, perché non ha freni inibitori o una vera e propria morale, a differenza di Bruce Banner. Ed è questo che lo rende un personaggio interessante, in quanto non è semplicemente cattivo o cinico come l’Hulk Rosso, ma è solo cresciuto in un mondo barbaro, come il famoso Cimmero di R.E. Howard, a cui è chiaramente ispirato.

Greg Pak, fautore del rilancio della testata del Golia Verde in questi ultimi anni, si riappropria del suo mondo immaginario e dei suoi personaggi, per continuare l’“epopea” iniziata sul pianeta Sakaar, ampliandola sempre di più e coinvolgendo pian piano tutta la cosiddetta “Hulk-family”. Ecco perché questo volume è particolarmente consigliato a chi già segue DEVIL&HULK, in quanto gli avvenimenti qui descritti si ripercuoteranno direttamente sul mensile, nella serie The Incredibile Hulk e anche perché si tratta comunque di una lettura piacevole, divertente e ricca d’azione.

Anche il lato grafico è di buon livello: si inizia con il tratto più sporco e realistico di Butch Guice, per proseguire con uno stile più “fumettoso” ma altrettanto valido di Ron Lim. Meno convincente, invece, il tratto spigoloso e stilizzato di Dan Panosian, fortunatamente supportato da Lim anche nel finale della saga.



VOTO 7

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