DC Rebirth Week 2 – Recensioni dei 5 albi usciti negli USA

Pubblicato il 13 Giugno 2016 alle 14:00

Ecco cosa ci ha riservato la seconda settimana del nuovo rilancio DC Comics.

Seconda settimana dell’era Rebirth in casa DC Comics con ben 5 albi usciti: Action Comics, Aquaman, Detective Comics, The Flash e Wonder Woman.

Il trend positivo della scorsa settimana proseguirà anche con questi nuovi albi?

ACTION COMICS #957
di DAN JURGENS & PATRICK ZIRCHER

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Action Comics ritorna alla sua storica numerazione, pre New 52, e ritorna anche nelle mani di uno degli scrittori maggiormente legati al personaggio quel Dan Jurgens artefice della fortuna del Superman anni ’90.

Lo status quo di Superman è radicalmente cambiato ed Action Comics continua idealmente il percorso iniziato la settimana scorsa con Superman Rebirth #1 e facendo così intravedere il filo conduttore dell’operazione che la DC vuole attuare sul suo personaggio più iconico: un vigoroso ed essenziale colpo di spugna.

L’albo, in cui sono lampanti gli stilemi classici della narrazione di Jurgens, ha un ritmo quasi frenetico ed è giocato subito sulla dicotomia Superman/Luthor ma ancora una volta, come la settimana precedente, c’è poco spazio per l’approfondimento fallendo come starting point per eventuali nuovi lettori.

Il Luthor in armatura e passato dalla parte dei buoni, magistralmente costruito sulle pagine di Justice League, in sole 3 paginette ritorna ad essere il punchig ball per il nuovo Superman che quasi irrazionalmente decide di rivelarsi al mondo abbandonando quella conflittualità legata al celare la sua esistenza, anche per proteggere il figlio Jon, che aveva dominato invece la mini-serie Lois & Clark, ancora una volta necessaria per capire gli avvenimenti delle attuali serie supermaniane.

Sembra quindi una scelta precisa quella della DC di “imporre” il nuovo Superman, ed anche velocemente, ai lettori senza troppi fronzoli tuttavia ai lettori più navigati, e soprattutto a quelli più navigati sul personaggio, il tutto sembrerà stereotipato se non eccessivamente “artefatto”.

Non basta ad incuriosire neanche il cliffhanger finale, con la comparsa di Clark Kent – un secondo Clark Kent -, e la prova maiuscola di Patrick Zircher alle matite davvero a suo agio con il mondo dell’Azzurrone.

VOTO: 5

AQUAMAN REBIRTH #1
di DAN ABNETT, SCOT EATON & OSCAR JIMENEZ

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Non ho mai fatto segreto di riporre molta fiducia in Dan Abnett alla guida di Aquaman: un veterano autore capace e, speriamo, con ancora cartucce da sparare su un personaggio che dopo la gestione Johns è tornata a vivacchiare senza particolari picchi d’attenzione.

Questo Aquaman Rebirth #1 funge quindi da perfetto starting point per nuovi e vecchi lettori da un lato infatti si riassumono avvenimenti ed intenti del personaggio dall’altro l’autore sembra voler (ri)cominciare la narrazione esattamente dove l’aveva interrotta Johns ed è qui che Abnett pecca un pizzico di ingenuità riparandosi, forse troppo, all’ombra della gestione Johns – come ad esempio l’insistere nuovamente sulla percezione “comica” dell’eroe, senza aggiungere in pratica nulla di suo al plot ed alla narrazione.

C’è però uno spunto personale che mi particolarmente colpito ed è l’uso della prosa e dei dialoghi – lampante nello scontro contro The Deluge –  che mi hanno ricordato il Re Jack Kirby; che Abnett quindi voglia mischiare alcune atmosfere a-là Quarto Mondo, per non dire a-là Thor, dando un virata più “fantasy” al tono della serie seguendo dal punto di vista narrativo invece il solco di Johns?

Attendendo Brad Walker alle matite, visto all’opera in maniera sontuosa su Sinestro, il duo Eaton/Jimenez fa un discreto lavoro seppur non precisissimo in alcune fasi.

VOTO: 7

DETECTIVE COMICS #934
di JAMES TYNION IV & EDDY BARROWS

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Anche la storica Detective Comics torna alla sua numerazione originale pre New 52. A differenza di Action Comics, ‘Dec è stata proprio in epoca New 52 un lussuoso riempitivo nell’affollato panorama delle testate batmaniane senza mai brillare per particolari picchi creativi.

Interessante quindi è la scelta della DC di trasformare la testata in una sorta di testata “di gruppo” di alcuni eroi della bat-family qui reclutati dal Cavaliere Oscuro per fronteggiare un misterioso nemico comune.

Nel capoverso precedente si riassumono pregi e difetti di questo albo: Batwoman ritrova nuovamente vigore interagendo con Batman così come Tim Drake, tornato non senza difficoltà alla sua versione originale, ritrova con Spoiler quella alchimia pre New 52 ed impossibile non menzionare l’outsider Clayface caratterizzato superbamente ed in poche battute tenendo a mente la seminale versione di Batman The Animated Series; il risvolto, negativo, della medaglia però è insito in un plot costruito troppo precisamente, quasi meccanicamente, come già visto fare dallo stesso Tynion nelle settimanali Eternal e Batman and Robin Eternal strizzando forse troppo l’occhio un pò al Batman anni ’90 ed un pò al Batman videoludico nuova frontiera di sfruttamento per un franchise capace di reinventarsi decennio dopo decennio.

Il plot di Tynion è impreziosito da un lavoro eccellente di un Eddy Barrows ormai maturo e pronto per questo incarico che lo porterà sicuramente fra i penciller di prima fascia in casa DC.

Se l’autore saprà donare maggiore personalità alla trama, e sfruttare a dovere i personaggi che ha scelto, Detective Comics potrebbe trovare finalmente una strada tutta sua offrendo così uno sguardo diverso all’universo batmaniano.

VOTO: 6,5

THE FLASH REBIRTH #1
di JOSHUA WILLIAMSON & CARMINE DI GIANDOMENICO

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Parlando di questo The Flash Rebirth #1 sarebbe impossibile non partire menzionando l’enorme lavoro fatto da Carmine di Giandomenico perfetto nel miscelare la scuola europea con una attenzione dei particolari tutta americana in tavole che donano vita nuova, e personalissima, al Velocista Scarlatto come aveva fatto Francis Manapul con la versione New 52.

Di Giandomenico è indubbiamente un valore aggiunto ad un albo che è un ottimo starting point per nuovi e vecchi lettori anche se nel corso delle pagine assume sempre più i connotati della continuazione del one shot DC Universe Rebirth uscito due settimane fa, con cui si dava il via al rilancio, e che già ruotava pesantemente intorno ai Velocisti del DCU.

Sia ben chiaro in sé questa non è una pecca anche se bisognerà vedere quanto le trame di quell’albo troveranno spazio in The Flash tanto è vero che del plot di Joshua Williamson, visto all’opera in casa Image su titoli come Birthright e Nailbiter, si vede poco. L’autore sembra ancora troppo timoroso e gioca sul sicuro con dialoghi che toccano corde care ai lettori DC Comics senza neanche disdegnare incursioni nella versione del personaggio attualmente più conosciuta ovvero quella televisiva.

In definitiva un buon albo ma Williamson deve dimostrare più personalità per far ritornare il personaggio, anche nella sua versione cartacea, sotto i riflettori.

VOTO: 7

WONDER WOMAN REBIRTH #1
di GREG RUCKA, MATTHEW CLARK & LIAM SHARP

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“The first casuality of war is truth”

Questa frase riassume perfettamente gli intenti di Greg Rucka nuovamente al timone di quella Wonder Woman che aveva condotto trionfalmente fra il 2003 ed il 2006.

A modesto parere di chi scrive Wonder Woman Rebirth #1 è a mani basse il miglior albo di questa seconda settimana risultando un ottimo starting point per nuovi e vecchi lettori, soprattutto per chi aveva letteralmente abbandonato il personaggio alla fine della run New 52 firmata dal grande Brian Azzarello, riuscendo anche a mostrare la direzione che l’autore vuole intraprendere in questo suo nuovo corso.

Rucka infatti vuole giocare sulle contraddizioni che da sempre regnano nella continuity interna dell’Amazzone aprendo, con un importante messaggio meta-testuale, ad un riflessione sullo stato del fumetto supereroico degli ultimi 15 anni martoriato da continui rilanci ed azzeramenti.

La costruzione dell’albo è magistrale, con le didascalie a farla da padrone ed i dialoghi ridotti al minimo, in cui si incastrano le matite classiche di Sharp e più a-là Yannick Paquette di Clark ed il cui climax è una Diana che decide di utilizzare su sé stessa il suo lazo magico.

C’è davvero poco altro da aggiungere: un ottimo preambolo per quella che ha tutti i presupposti per essere un’ottima run, Unica, personalissima, speranza è che Rucka non decida di spazzare via quanto di buono fatto da Azzarello ma anzi lo inglobi in un più ampio ed organico quadro di un personaggio su cui la DC sembra voglia puntare molto.

VOTO: 8 

 

VERDETTO

  • In casella: Wonder Woman
  • Da valutare: Aquaman, Detective Comics, The Flash
  • Da lasciare sugli scaffali: Action Comics

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